Pensieri in attesa di un pensatore - Incontro

Opera di Ettore Spalletti

 

Dal 23 Febbraio 2022 al 23 Febbraio 2022

Roma

Luogo: Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Indirizzo: Viale Belle Arti 131

Orari: ore 17.30

E-Mail info: gan-amc.comunicazione@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://lagallerianazionale.com


Mercoledì 23 febbraio alle ore 17.30 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea organizza un incontro in collaborazione con la Società Psicoanalitica Italiana in occasione della mostra Ettore Spalletti. Il cielo in una stanza, a cura di Eric del Chassey. In una conversazione aperta, la psicoanalista Gabriella De Intinis e la storica dell’arte Daniela Lancioni dialogheranno attorno alle riflessioni che partono dall’incontro con la figura di Spalletti, per allargare poi il campo di discussione su altri elementi che nascono da nuovi punti d’osservazione, come quello della psicoanalisi. 

Vi è un tipo di attenzione che è ricettiva, paziente, passiva, in attesa dell’avvento di ciò che non è conosciuto, di una luce vera. Sono pensieri e visioni che sono oggetto di ricerca da parte di un pensatore, un pittore, un artista, uno scrittore, uno psicoanalista. È un’attenzione rivolta ad una idea nuova, ad una luce nuova, ad un azzurro nuovo.
L’opera di Ettore Spalletti invita ad un impatto estetico con la luce e con il colore. La superficie polverosa di una qualità quasi sensoriale delle sue sculture evoca un tocco delicato, una carezza, ma anche qualcosa di intoccabile o, diversamente, la possibilità di lasciare un’impronta. Emerge una trama sottostante una stratificazione di colore, un chiarore.
 
Osservando l’opera di Spalletti, vediamo anche come questa sia contemporaneamente costituita e decentrata da se stessa, mentre sembra muoversi come se si volesse liberare dalla parete. L’esperienza del bambino nella relazione con la madre genera una forma di tensione dialettica necessaria per la creazione del soggetto nello spazio tra madre e bambino. Analogamente, l’analista a volte funziona come estensione, altre volte come specchio riflettente del paziente, un riflesso di sé nell'altro, che apre ad un incontro e ad una trasformazione di sé nell'incontro con l’altro.
L’artista trascende il dato concreto, il punto di partenza, di movimento quale memoria e sensazione e lo trasforma in essenze vibranti e luminescenti.

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI