ROMA SEGRETA - Figure di artisti dagli anni '30 agli anni '70
Dal 11 Novembre 2021 al 17 Dicembre 2021
Roma
Luogo: Galleria Marchetti
Indirizzo: Via Margutta 8
Orari: LU 16.30-19.30; MAR-SA 10.30-13.00 / 16.30-19.30
Curatori: S. Pegoraro
Costo del biglietto: ingresso gratuito (con mascherina correttamente indossata e rispetto della distanza regolamentare tra le persone, nell’osservanza delle norme anti Covid-19)
Telefono per informazioni: +39 06 3204863
E-Mail info: info@artemarchetti.it
Sito ufficiale: http://www.artemarchetti.it
A partire da giovedì 11 novembre 2021 la Galleria Marchetti di Roma ospiterà la mostra ROMA SEGRETA – Figure di artisti dagli anni ’30 agli anni ’70 (a cura di S. Pegoraro) che resterà allestita fino al 17 dicembre 2021.
In esposizione alcune delle opere pittoriche più interessanti realizzate tra i primi anni ‘30 e gli anni ’70 – da 21 artisti operativi a Roma dal decennio che precede la seconda guerra mondiale agli anni del vivace clima artistico e culturale del dopoguerra: Manfredo Acerbo, Ugo Attardi, Giovanni Checchi, Pericle Fazzini, Gilberto Filibeck, Franco Gentilini, Mino Maccari, Sante Monachesi, Marcello Muccini, Giovanni Omiccioli , Carlo Quaglia , Antonietta Raphaël, Amedeo Ruggiero , Manlio Sarra, Antonio Scordia, Carlo Socrate, Giovanni Stradone, Orfeo Tamburi, Antonio Vangelli, Armiro Yaria, Alberto Ziveri.
Tutti artisti legati a una figurazione che oscilla tra una scrupolosa, anche eticamente rigorosa ricerca del “vero”, e una rigogliosa fantasia visionaria ed espressionistica, che ha spesso per oggetto proprio la città di Roma e il territorio circostante. Si tratta di personalità artistiche inizialmente molto attive e affermate nell’ambito del dibattito artistico-culturale che caratterizzò Roma e l’Italia in quei decenni, ma che successivamente, scontrandosi con l’egemonia quasi assoluta delle poetiche dell’avanguardia, dell’astrazione, espressionista o razionalista, e dell’iconismo massmediologico, hanno proseguito il loro lavoro nel silenzio dei propri studi, ignorate dal discorso critico dominante e perlopiù estromesse dal sistema economico-finanziario dell’arte contemporanea, pur continuando a produrre opere di grande intensità poetica e di alta qualità pittorica, oltre che ampiamente giustificabili con gli strumenti offerti dalla filosofia, dall’antropologia, dalla psicologia. In tal senso, la scelta di questi artisti di muoversi nell’ambito di una tradizione estetica e tecnica può rivelarsi un vero atto di trasgressione.
Catalogo Grafiche Turato Edizioni, in Galleria.
In esposizione alcune delle opere pittoriche più interessanti realizzate tra i primi anni ‘30 e gli anni ’70 – da 21 artisti operativi a Roma dal decennio che precede la seconda guerra mondiale agli anni del vivace clima artistico e culturale del dopoguerra: Manfredo Acerbo, Ugo Attardi, Giovanni Checchi, Pericle Fazzini, Gilberto Filibeck, Franco Gentilini, Mino Maccari, Sante Monachesi, Marcello Muccini, Giovanni Omiccioli , Carlo Quaglia , Antonietta Raphaël, Amedeo Ruggiero , Manlio Sarra, Antonio Scordia, Carlo Socrate, Giovanni Stradone, Orfeo Tamburi, Antonio Vangelli, Armiro Yaria, Alberto Ziveri.
Tutti artisti legati a una figurazione che oscilla tra una scrupolosa, anche eticamente rigorosa ricerca del “vero”, e una rigogliosa fantasia visionaria ed espressionistica, che ha spesso per oggetto proprio la città di Roma e il territorio circostante. Si tratta di personalità artistiche inizialmente molto attive e affermate nell’ambito del dibattito artistico-culturale che caratterizzò Roma e l’Italia in quei decenni, ma che successivamente, scontrandosi con l’egemonia quasi assoluta delle poetiche dell’avanguardia, dell’astrazione, espressionista o razionalista, e dell’iconismo massmediologico, hanno proseguito il loro lavoro nel silenzio dei propri studi, ignorate dal discorso critico dominante e perlopiù estromesse dal sistema economico-finanziario dell’arte contemporanea, pur continuando a produrre opere di grande intensità poetica e di alta qualità pittorica, oltre che ampiamente giustificabili con gli strumenti offerti dalla filosofia, dall’antropologia, dalla psicologia. In tal senso, la scelta di questi artisti di muoversi nell’ambito di una tradizione estetica e tecnica può rivelarsi un vero atto di trasgressione.
Catalogo Grafiche Turato Edizioni, in Galleria.
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