Tiepolo nero. Opera grafica e matrici incise

Gianbattista Tiepolo, Giovane seduto e appoggiato su un vaso

Gianbattista Tiepolo, Giovane seduto e appoggiato su un vaso, Istituto Nazionale per la Grafica, Roma

 

Dal 18 Aprile 2012 al 03 Giugno 2012

Roma

Luogo: Istituto Nazionale per la Grafica

Indirizzo: via della Stamperia 6

Orari: 10-19; chiuso lunedì

Curatori: Lionello Puppi, Nicoletta Ossanna Cavadini

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: .+39 06 69980238

E-Mail info: angelina.travaglini@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://www.grafica.beniculturali.it


Dopo la prima svizzera di grande successo al m.a.x. museo di Chiasso, approda a Roma, negli ambienti della Calcografia di via della Stamperia, la grande mostra Tiepolo nero, opera grafica e matrici incise, a cura di Lionello Puppi e Nicoletta Ossanna Cavadini, dedicata all’opera grafica di Giovanbattista Tiepolo (1696-1770) e di suo figlio Giandomenico (1727-1804).
 
Una occasione unica per gli appassionati e studiosi del Tiepolo perché per la prima volta vengono esposte a Roma le matrici in rame dei Tiepolo, di proprietà del Museo Correr di Venezia, restaurate a cura dell’Istituto Nazionale per la Grafica, insieme a tutto il corpus delle opere grafiche dei Tiepolo.
 
L’esposizione, che ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, nasce dalla collaborazione con il m.a.x. Museo di Chiasso e ricostruisce e mette a confronto tutte le fasi di ideazione creativa e di produzione delle opere grafiche dei due artisti veneti.
 
L'edizione romana della mostra “Tiepolo Nero opera grafica e matrici incise”, a cura di Rita Bernini , presenta alcune novità rispetto all'esposizione di Chiasso. Sarà esposta infatti la serie dei “Capricci”, dieci acqueforti di Giovanbattista Tiepolo dell'edizione dedicata a Girolamo Manfrin, proveniente dal Gabinetto Nazionale delle Stampe. Una sezione della mostra sarà dedicata alle possibili connessioni artistiche tra Giovanbattista Tiepolo e Giovanbattista Piranesi, l'architetto e incisore veneziano di cui la Calcografia Nazionale possiede l’intero corpus delle matrici. Infine tra le aggiunte, dalle collezioni dell’Istituto saranno esposte l'Adorazione dei magi di Giambattista, accanto alla matrice originale e San Giuseppe e il Bambino.
 
Una sezione di volumi settecenteschi della Biblioteca Corsiniana illustrerà la polemica erudita sulla magia tra Scipione Maffei e Tartarotti, dalla quale potrebbero aver preso spunto le enigmatiche acqueforti di Giambattista dei Capricci e degli Scherzi.       
 
Sorprendono e divertono le opere di Gianbattista, riunite nella serie dei Capricci (1733-1742 ca.) e degli Scherzi di fantasia (1743-1757) così come la selezione delle stampe del figlio Giandomenico che ne continua l’attività incisoria, per i soggetti misteriosi che il Tiepolo utilizza: scheletri, maghi, creature oniriche, scimmie e figure esotiche, il cui significato rimane ancora in buona parte nascosto per i continui rimandi allegorici e simbolici ma anche per l’ideazione e la qualità del segno che lo proiettano a buon diritto nella storia della grafica moderna.
 
Fulcro del Tiepolo Nero sono le 12 matrici incise in rame il cui restauro è stato effettuato proprio dall’Istituto Nazionale per la Grafica, sede istituzionale che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dedicato alla tutela, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio grafico nazionale.
“Unico nel panorama nazionale per la sua raccolta di ventitremila matrici incise dal XVI al XX secolo, centocinquantamila stampe, trentamila disegni, l’Istituto documenta tutte le fasi del processo creativo dell’opera incisa, dal disegno preparatorio, alla matrice, alla stampa – spiega la dirigente, la dottoressa Maria Antonella Fusco, da due anni al vertice dell’istituzione – ed è grazie a questa sua unicità che ci avviamo alla costituzione del Museo Didattico dell’Istituto, proprio negli spazi della Calcografia appena restaurati. Il Museo – continua la Fusco - si avvarrà di strumenti e postazioni multimediali per la fruizione di un patrimonio che nel 2020 ha in calendario la celebrazione di  Piranesi, a trecento anni dalla sua nascita”.
 

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