Donna per sempre. L’immagine della femminilità oltre la vita
Dal 15 Maggio 2014 al 30 Giugno 2014
Salerno
Luogo: Biblioteca di Palazzo Fiore
Indirizzo: via Trotula de' Ruggiero 6/7
Orari: 9-13 / 16.30-19.30
Enti promotori:
- Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno Avellino Benevento e Caserta
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 089 5647201
E-Mail info: sba-sa.promozione@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://http//www.archeosa.beniculturali.it/
Giovedì 15 maggio, alle ore 11.30, il Soprintendente per i Beni Archeologici Adele Campanelli inaugurerà la mostra archeologica "Donna per sempre. L'immagine della femminilità oltre la vita", allestita negli spazi della Biblioteca di Palazzo Fiore, sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta.
La mostra presenta al pubblico gli ornamenti e i monili che prediligevano le donne, che - tra l’VIII e il VII secolo a.C. - vivevano nel territorio di Salerno, nell'area dei Monti Picentini e a Buccino, l’antica Volcei. In particolare sono presenti in mostra oggetti preziosi già noti da tombe esposte nei musei archeologici di Pontecagnano e Buccino e corredi inediti da scavi recenti a S. Maria a Vico (Giffoni Valle Piana), Boscariello, Fontanelle (Montevetrano).
Oggi questi materiali – restituiti alla collettività grazie allo scavo archeologico, allo studio e al restauro – raccontano quanto il desiderio di sentirsi belle fosse forte anche nelle donne dell’antichità, dimostrando come il passato possa essere più contemporaneo di quel che a volte si riesca a immaginare.
La mostra presenta al pubblico gli ornamenti e i monili che prediligevano le donne, che - tra l’VIII e il VII secolo a.C. - vivevano nel territorio di Salerno, nell'area dei Monti Picentini e a Buccino, l’antica Volcei. In particolare sono presenti in mostra oggetti preziosi già noti da tombe esposte nei musei archeologici di Pontecagnano e Buccino e corredi inediti da scavi recenti a S. Maria a Vico (Giffoni Valle Piana), Boscariello, Fontanelle (Montevetrano).
Oggi questi materiali – restituiti alla collettività grazie allo scavo archeologico, allo studio e al restauro – raccontano quanto il desiderio di sentirsi belle fosse forte anche nelle donne dell’antichità, dimostrando come il passato possa essere più contemporaneo di quel che a volte si riesca a immaginare.
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