Hoc opus fecit… Pietro Lista
Dal 25 Novembre 2016 al 01 Maggio 2016
Pontecagnano Faiano | Salerno
Luogo: Museo archeologico nazionale di Pontecagnano
Indirizzo: via Lucania snc
Orari: 9.00-19.00 (ultimo ingresso 18.30) Chiuso lunedì
Enti promotori:
- Polo museale della Campania
- Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino
Telefono per informazioni: +39 089 848181
E-Mail info: sabap-sa.pontecagnano@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.polomusealecampania.beniculturali.it
Venerdì 25 novembre, alle ore 18, nel Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, il Polo museale della Campania e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino presentano la mostra “Hoc opus fecit… Pietro Lista”, terza edizione di ‘Contemporaneamente Museo’.
La manifestazione, ideata e curata da Maria Giovanna Sessa, si svolge nell’ambito del Piano per l’arte contemporanea della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, nelle scorse edizioni ha presentato le opere della ceramista Wanda Fiscina e le terrecotte di Alessandro Mautone.
In questa esposizione l’artista che si cimenterà - presentando oltre 50 opere - nel complesso rapporto dialettico tra l’arte contemporanea e le antiche testimonianze archeologiche del museo è Pietro Lista, dinamico interprete dei principali movimenti artistici del Novecento, dall’informale all’astrattismo, al concettuale, al ready made, alla pop-art e soprattutto all’Arte Povera. Nato a Castiglione del Lago nel 1941 e formatosi nel milieu culturale napoletano degli anni Sessanta, tra personalità quali Achille Bonito Oliva e Filiberto Menna, l’artista ha vissuto con Gillo Dorfles l’intensa ed appassionata esperienza di continuità tra archeologia ed arte contemporanea con il “Museo dei Materiali Minimi” a Paestum.
Il suo universo poetico è popolato da testimoni di un mondo perduto di cui sono sopravvissute soltanto alcune enigmatiche tracce: la sua pratica artistica, risonante di echi primordiali e di arcaici riferimenti, si sofferma sulla rappresentazione pittorica di figure acefale, le deiecta membra che rievocano il mito della morte di Dioniso, fatto a pezzi dai Titani. I corpi diventano la zona di confine dell’identità, esprimono una sensazione tra presenza e assenza, tra erotismo e morte.
La sua produzione plastica rispecchia tale concezione in cui la materia tende a regredire nel suo movimento magmatico: ne costituiscono un esempio paradigmatico i tre vigorosi busti in terracotta ingobbiata, memori della statuaria classica ma segnati da incisioni, graffi, fori, abrasioni che li assimilano ai corpi martoriati raffigurati sulla tela. Le Trame, installazioni in forma di cubi, sfere, piramidi di corda intrecciata danno conto della sua spiccata manualità e della capacità espressiva di creare messaggi di novità linguistica e formale.
Anche i Vestimenta, fantasmatiche presenze emerse da un mondo pre-archeologico, sono realizzati con la corda che l’artista ha reso sfilacciata e lacunosa per equipararla a quella dei brandelli di abiti che vestivano uomini del passato, a figure inquietanti, ai frammenti superstiti allo sfacelo dei corpi ed alla consunzione della materia.
La rappresentazione primordiale, asimmetrica, volutamente piatta, l’uso minimale della geometria e del colore sono gli strumenti attraverso i quali Lista, “archeologo-contemporaneo”, esprime la sua inclinazione all’imperfezione, all’estrema semplificazione della composizione alla preistoria della forma.
Durante la mostra sono previsti incontri e attività didattica che contribuiranno ad una riflessione approfondita sull’inedito accostamento tra archeologia e arte contemporanea.
Un programma di Percorsi guidati condotti da giovani curatori, critici e collezionisti e dallo stesso autore, offriranno approfondimenti e nuove chiavi di lettura ai visitatori che si avvicinano al mondo dell’arte contemporanea su opere, tecniche, temi e linguaggi espressivi specifici.
Il catalogo è edito dalla Casa editrice Area blu, testi di Anna Imponente, Francesca Casule, Luigina Tomay, Ernesto Sica, Angela Pontrandolfo, Maria Giovanna Sessa, Antonello Tolve, Rosa Carafa, con un’intervista di Maria Giovanna Sessa ad Achille Bonito Oliva, appendice bio-bibliografica di Rosa Cuccurullo.
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