Collezionisti e mecenati

 

Dal 14 Luglio 2015 al 27 Settembre 2015

Sassari

Luogo: Pinacoteca Mus'A

Indirizzo: via Santa Caterina 4

Enti promotori:

  • MiBACT

Telefono per informazioni: +39 079 231560

E-Mail info: mariapaola.dettori@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://www.pinacotecamusa.it


Settanta opere raccontano la Città di Sassari e il suo territorio. Buona parte delle raccolte museali italiane si è formata, e si va ancora formando, grazie alla generosità di singoli mecenati. Così è accaduto per i nostri maggiori donatori del passato, Giovanni Antonio Sanna e Giuseppe Tomè, ma così accade anche oggi, in un flusso tutto sommato continuo di arricchimento del patrimonio della Pinacoteca. La mostra Collezionisti e mecenati nasce con un duplice obiettivo: omaggiare i nostri nuovi mecenati presentando per la prima volta insieme gli ultimi dipinti arrivati nelle collezioni Mus’a, ovvero Processione a Ollolai di Giuseppe Biasi, del 1931 (donazione Scapinelli Crovetti) e Pescatore che riammaglia le reti di Ausonio Tanda (1962, donazione Ruju Piredda), pervenuto insieme al suo disegno preparatorio; e al contempo offrire un viaggio tra alcune delle maggiori collezioni private isolane, focalizzando l’attenzione sulle opere che raccontano Sassari e il territorio del Nord Sardegna. Con questo scopo presentiamo sessanta opere, tutte di grande importanza per la storia e la storia dell’arte della Sardegna, e quasi tutte inedite: un’antologia di lavori finora sconosciuti, celati nelle raccolte private o, come è il caso della cassa lignea della Madonna Assunta del Museo Diocesano di Sassari, la più antica finora nota nell’Isola (è datata 1527) e frutto anch’essa di una recente donazione, ancora non debitamente resi noti con uno studio ad hoc. Il Museo si offre perciò alla Città non solo come contenitore di opere d’arte, ma anche come motore di ricerca: un’anteprima di questa volontà l’ha offerta la presentazione della tavola inedita del Maestro di Castelsardo, scoperta importantissima per la storia dell’arte sarda, comunque collegata a questa mostra; ma non sono da meno le opere che si presentano qui per la prima volta al pubblico e agli studiosi: gli acquerelli inediti del Verani e del Cominotti, reporters d’eccezione che nel primo XIX secolo percorrono l’Isola registrandone genti e paesaggi, colori e ambienti; il bozzetto per il concorso nazionale per la decorazione del Palazzo della Provincia di Sassari, di Giuseppe Sciuti; la Fontana di Rosello ritratta dal grande pittore del Novecento italiano Anselmo Bucci, giunto in Sardegna nell’estate del 1912 per la prima tappa di un viaggio esotico che lo porterà in Africa; le contemporanee matrici per l’incisione di Giuseppe Biasi, da poco ritrovate, e l’intenso, inedito Concertino…e si potrebbe continuare. La Pinacoteca ringrazia la generosità dei privati che mettono a disposizione il meglio delle collezioni isolane, in uno scambio di studio e valorizzazione che vuole essere un primo passo per fruttuose collaborazioni e nuovi risultati. In una carrellata che attraversa diversi secoli vi aspettano dunque presenze isolane e forestiere, italiane e straniere, come l’argentino Héctor Nava, la cui tela, mai esposta prima se non quasi cento anni fa a Buenos Aires nel 1923, è uno dei vertici del suo periodo sardo; ma nessuna descrizione può eguagliare l’interesse e l’emozione di trovarsi davanti alle opere che raccontano la nostra storia: vi aspettiamo per questo.

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