Altare Vetro Arte
Dal 10 Novembre 2012 al 06 Gennaio 2013
Altare | Savona
Luogo: Museo dell’arte vetraria altarese
Indirizzo: piazza Consolato 4
Orari: domenica, martedì e venerdì 16-19; sabato 15-19
Enti promotori:
- ISVAV (Istituto per lo Studio del Vetro e dell’Arte Vetraria)
- Museo dell’Arte Vetraria Altarese
Costo del biglietto: euro 3
Telefono per informazioni: +39 0195 84734
E-Mail info: peg@pegrel.it
Sito ufficiale: http://www.museodelvetro.org
Seconda edizione per la rassegna “Altare Vetro Arte”, che si terrà dal 10 novembre al 6 gennaio al Museo dell’Arte Vetraria di Altare, con 18 opere che vedono protagonisti Annamaria Gelmi, Fukushi Ito e Carlo Nangeroni, tre artisti che hanno voluto accostare il loro stile pittorico all’impiego del vetro.
Gelmi e Nangeroni hanno affidato la loro ricerca alla vetrofusione, creando formelle ispirate a loro precedenti opere pittoriche, mentre Fukushi Ito ha lavorato con il vetro soffiato, realizzato nella fornace del Museo dal maestro vetraio Elena Rosso, savonese, che si è formata proprio ad Altare sotto la guida del maestro Dorino Bormioli .
Annamaria Gelmi: opera fin dagli anni Settanta, servendosi di materiali
plastici; affianca alla ricerca pittorica la creazione di installazioni che dialogano con lo spazio circostante. Non è nuova al mondo del vetro che ha avvicinato fin dal 1978 in occasione di un soggiorno a Murano, dove ha avuto modo di collaborare con diversi maestri vetrai.
Fukushi Ito: dagli anni Ottanta opera in Italia, dove si è trasferita dal Giappone. Nei suoi lavori mescola le radici della cultura che l’ha formata con quella occidentale, in un proficuo e stimolante dialogo, apprezzato anche a livello internazionale.
Carlo Nangeroni: seguendo la vicenda biografica, quella
pittorica oscilla tra Stati Uniti e Italia, ricca di scambi e contatti con le correnti artistiche più caratteristiche del secondo dopoguerra, dall’action painting all’informale.
La manifestazione, ideata da Mariateresa Chirico ed Enzo L’Acqua, promossa dall’ISVAV (Istituto per lo Studio del Vetro e dell’Arte Vetraria) e dal Museo dell’Arte Vetraria Altarese, fa seguito alla precedente rassegna dedicata al design e coinvolge artisti e designer invitati a cimentarsi con il vetro, in un rapporto sinergico con i maestri altaresi, in un reciproco, intenso e proficuo scambio di competenze e conoscenze. Un’occasione d’incontro, di dialogo, di confronto in modo che Altare possa trasmettere e rendere ancora attuale e vivo il proprio secolare “saper fare”. Altare, piccolo centro dell’entroterra ligure, lega la sua storia millenaria alla lavorazione del vetro. Sin dal Medioevo la produzione vetraria ha caratterizzato la vita economica e sociale del paese, rendendolo famoso nel mondo per la realizzazione di vetri d’uso, da farmacia e di oggetti artistici. La lavorazione “à la façon d’Altare”, grazie anche alla tendenza migratoria dei vetrai altaresi, si è diffusa in tutta Europa, dando fama e prestigio al paese. Ancora oggi, infatti, il comparto del vetro costituisce una delle più importanti risorse produttive ed economiche dell’intera Val Bormida.
Gelmi e Nangeroni hanno affidato la loro ricerca alla vetrofusione, creando formelle ispirate a loro precedenti opere pittoriche, mentre Fukushi Ito ha lavorato con il vetro soffiato, realizzato nella fornace del Museo dal maestro vetraio Elena Rosso, savonese, che si è formata proprio ad Altare sotto la guida del maestro Dorino Bormioli .
Annamaria Gelmi: opera fin dagli anni Settanta, servendosi di materiali
plastici; affianca alla ricerca pittorica la creazione di installazioni che dialogano con lo spazio circostante. Non è nuova al mondo del vetro che ha avvicinato fin dal 1978 in occasione di un soggiorno a Murano, dove ha avuto modo di collaborare con diversi maestri vetrai.
Fukushi Ito: dagli anni Ottanta opera in Italia, dove si è trasferita dal Giappone. Nei suoi lavori mescola le radici della cultura che l’ha formata con quella occidentale, in un proficuo e stimolante dialogo, apprezzato anche a livello internazionale.
Carlo Nangeroni: seguendo la vicenda biografica, quella
pittorica oscilla tra Stati Uniti e Italia, ricca di scambi e contatti con le correnti artistiche più caratteristiche del secondo dopoguerra, dall’action painting all’informale.
La manifestazione, ideata da Mariateresa Chirico ed Enzo L’Acqua, promossa dall’ISVAV (Istituto per lo Studio del Vetro e dell’Arte Vetraria) e dal Museo dell’Arte Vetraria Altarese, fa seguito alla precedente rassegna dedicata al design e coinvolge artisti e designer invitati a cimentarsi con il vetro, in un rapporto sinergico con i maestri altaresi, in un reciproco, intenso e proficuo scambio di competenze e conoscenze. Un’occasione d’incontro, di dialogo, di confronto in modo che Altare possa trasmettere e rendere ancora attuale e vivo il proprio secolare “saper fare”. Altare, piccolo centro dell’entroterra ligure, lega la sua storia millenaria alla lavorazione del vetro. Sin dal Medioevo la produzione vetraria ha caratterizzato la vita economica e sociale del paese, rendendolo famoso nel mondo per la realizzazione di vetri d’uso, da farmacia e di oggetti artistici. La lavorazione “à la façon d’Altare”, grazie anche alla tendenza migratoria dei vetrai altaresi, si è diffusa in tutta Europa, dando fama e prestigio al paese. Ancora oggi, infatti, il comparto del vetro costituisce una delle più importanti risorse produttive ed economiche dell’intera Val Bormida.
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