Ermete Trismegisto, misteriosa e affascinante guida per la scoperta del Duomo di Siena
Dal 24 Ottobre 2015 al 24 Ottobre 2015
Siena
Luogo: Associazione Archeosofica Sezione di Siena
Indirizzo: via Banchi di Sopra 72
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 366 1897344
E-Mail info: Info.siena@boxletter.net
All’eterno fascino di Ermete Trismegisto, figura di grande rilevanza nel pavimento del Duomo di Siena è dedicato il quinto ed ultimo incontro del ciclo di conferenze sul simbolismo della cattedrale senese che il prossimo sabato 24 ottobre, alle ore 18, ad ingresso libero in occasione del suo trentennale, l’Associazione Archeosofica Sezione di Siena offre alla città, presso la sede di via Banchi di Sopra, 72 (Siena).
Ermete Trismegisto, fu un grande istruttore del passato. Il suo mito risale ai sapienti dell’antico Egitto, che lo avevano chiamato Thoth considerandolo il padre di tutte le arti e di tutte le scienze, inventore dei numeri e delle lettere e autore di innumerevoli testi manoscritti. Di lui si dice che abbracciasse tutto lo scibile umano.
Per tale ragione gli storici contemporanei lo relegano a personaggio mitico sostenendo che non può essere esistito un uomo in grado di contenere in sé tutta questa conoscenza.
Della sua esistenza ci è però giunta l’autorevole testimonianza di Clemente Alessandrino, Istruttore presso il Didaskaleyon di Alessandria d’Egitto, che negli “Stromata” riferisce che: “gli Egizi avevano attinto la loro conoscenza dalle istruzioni del più grande Uomo ch’avesse giammai vissuto. Questi era stato anch’egli Egizio ed era stato chiamato con il Nome di Thoth dagli egiziani ed Ermete Trismegisto dai Greci”.
Il Duomo di Siena, da secoli, custodisce nei suoi marmi la meravigliosa tradizione di Ermete come testimonia la meravigliosa tarsia che dà avvio al ciclo disposto lungo la navata centrale che conduce al “trono” episcopale. Alla base di questa tarsia che rappresenta Ermete-Thoth, unico esemplare pavimentale al mondo, si legge infatti la “frase sibillina”: “HERMES MERCURIUS TRISMEGISTUS CONTEMPORANEUS MOYSI” che tradotto alla lettera significa: “Ermete Mercurio Trismegisto contemporameo di Mosè”.
Per saperne di più, e per scoprire come mai una figura pagana sia così importante per il pavimento di una cattedrale cristiana, l’appuntamento è per sabato 24 ottobre in via Banchi di Sopra, 72 con inizio alle ore 18.
Ermete Trismegisto, fu un grande istruttore del passato. Il suo mito risale ai sapienti dell’antico Egitto, che lo avevano chiamato Thoth considerandolo il padre di tutte le arti e di tutte le scienze, inventore dei numeri e delle lettere e autore di innumerevoli testi manoscritti. Di lui si dice che abbracciasse tutto lo scibile umano.
Per tale ragione gli storici contemporanei lo relegano a personaggio mitico sostenendo che non può essere esistito un uomo in grado di contenere in sé tutta questa conoscenza.
Della sua esistenza ci è però giunta l’autorevole testimonianza di Clemente Alessandrino, Istruttore presso il Didaskaleyon di Alessandria d’Egitto, che negli “Stromata” riferisce che: “gli Egizi avevano attinto la loro conoscenza dalle istruzioni del più grande Uomo ch’avesse giammai vissuto. Questi era stato anch’egli Egizio ed era stato chiamato con il Nome di Thoth dagli egiziani ed Ermete Trismegisto dai Greci”.
Il Duomo di Siena, da secoli, custodisce nei suoi marmi la meravigliosa tradizione di Ermete come testimonia la meravigliosa tarsia che dà avvio al ciclo disposto lungo la navata centrale che conduce al “trono” episcopale. Alla base di questa tarsia che rappresenta Ermete-Thoth, unico esemplare pavimentale al mondo, si legge infatti la “frase sibillina”: “HERMES MERCURIUS TRISMEGISTUS CONTEMPORANEUS MOYSI” che tradotto alla lettera significa: “Ermete Mercurio Trismegisto contemporameo di Mosè”.
Per saperne di più, e per scoprire come mai una figura pagana sia così importante per il pavimento di una cattedrale cristiana, l’appuntamento è per sabato 24 ottobre in via Banchi di Sopra, 72 con inizio alle ore 18.
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