Gec. Cala la notte
Dal 19 Dicembre 2012 al 14 Gennaio 2013
Siena
Luogo: Circolo artistico e musicale unTubo
Indirizzo: vicolo del Luparello 2
Orari: da martedì a sabato 19-01
Curatori: Gaia Pasi
Costo del biglietto: Ingresso soci libero; tessera progetto annuale “arte produce arte” € 15 con consumazione
Telefono per informazioni: +39 0577 271312
E-Mail info: circolo@untubo.it
Sito ufficiale: http://untubo.it
Cala la notte è la solo show dell’artista Gec che inaugurerà mercoledì 19 dicembre dalle 18 in poi a Siena. La mostra s’inserisce nel progetto ARTE PRODUCE ARTE ideato dalla curatrice Gaia Pasi e fa seguito alle residenze d’artista e alle produzioni di opere promosse durante tutto l’anno dal circolo unTubo affiancato da sponsor differenti; ma segna anche la riapertura di un dibattito e un confronto culturale tra Siena e Roma grazie alla concessione del Palazzo Chigi Zondadari da parte della Fondazione Pastificio Cerere di Roma e quindi l'inizio di una nuova collaborazione tra spazi privati, aperti al pubblico per la creazione di un'offerta culturale condivisa, partecipata e trasversale, che ha come obiettivo la promozione di un dibattito sul cittadino, sulla società e gli aspetti dell’arte contemporanea emergente.
Cala la notte è il risultato di un progetto di matrice Pop, durato 6 mesi nel quale, tramite utilizzo del web, Gec ha raccolto 12.000 gratta&vinci usati. Un progetto di coinvolgimento sociale, che ha impegnato tabaccherie e singoli individui ad una raccolta fatta su tutto il territorio nazionale. Durante il recupero, un gruppo di matematici “Fate il nostro gioco”, che da anni si cimenta nello studio e nel calcolo delle probabilità di vincita (o meglio di perdita) al gioco, ha contribuito alla diffusione della ricerca in tutte le conferenze che trattano i rischi, le patologie e le future problematiche legate al gioco d’azzardo legalizzato. Un primo intervento è avvenuto lo scorso 31 agosto nelle calli di Venezia in occasione della 13° Biennale di Architettura. Prima o dopo la ruota gira.
Prima o poi la dea bendata colpisce e stravolge la vita di qualcuno. La vincita improvvisa di tanti soldi è l'orizzonte di felicità agognato da milioni d’italiani.
Gec lavora, come sempre, con la sua ironica visione delle cose e dell'umano, costruendo un lavoro, la cui struttura stessa è fatta da ciò che resta di un sogno infranto. Che la fede cieca in una casuale e improvvisa vincita non faccia apparire gli adulti simili a bambini? Che il delirio collettivo che porta milioni di italiani a buttare soldi e speranze in questa frenetica ossessione non rappresenti una forma di dipendenza attuale che segna l’epoca e massifica “il gesto impulso”, schizofrenico, artistico, trascendentale del comune “grattare” immortalandolo come un costume e un usanza culturale? Si può pensare ad una "epidemic crazyness" orientata verso un'illusoria "happyness"? Molte sono le domande poste, sottilmente, da questa installazione, studiata per essere successivamente affissa in uno spazio cittadino: il Palazzo Chigi Zondadari di Siena, adiacente al circolo unTubo. Il tentativo è quello di bloccare in un’immagine la situazione attuale, in cui sulle forme delle città italiane, sta calando lentamente il buio, nella speranza che la notte non sia troppo lunga. Da questo progetto è nata una serie di lavori, che saranno esposti ad unTubo. Qui sotto, lo schema dello studio realizzato dal gruppo “Fate il nostro gioco”, sui cartoncini utilizzati per l’opera che sarà visibile nel cortile del Palazzo Chigi Zondadari fino al 14/01/2013.
2.073 gratta & vinci utilizzati nell’opera
€ 10.387 spesi per acquistare questi 2.073 gratta & vinci
32,5 secondi impiegati in Italia per grattare e spendere € 10.387 in gratta & vinci
0,82% probabilità che tra tutti i 2.073 gratta & vinci ce ne sia almeno uno che faccia vincere 10.000 o più euro.
Cala la notte è il risultato di un progetto di matrice Pop, durato 6 mesi nel quale, tramite utilizzo del web, Gec ha raccolto 12.000 gratta&vinci usati. Un progetto di coinvolgimento sociale, che ha impegnato tabaccherie e singoli individui ad una raccolta fatta su tutto il territorio nazionale. Durante il recupero, un gruppo di matematici “Fate il nostro gioco”, che da anni si cimenta nello studio e nel calcolo delle probabilità di vincita (o meglio di perdita) al gioco, ha contribuito alla diffusione della ricerca in tutte le conferenze che trattano i rischi, le patologie e le future problematiche legate al gioco d’azzardo legalizzato. Un primo intervento è avvenuto lo scorso 31 agosto nelle calli di Venezia in occasione della 13° Biennale di Architettura. Prima o dopo la ruota gira.
Prima o poi la dea bendata colpisce e stravolge la vita di qualcuno. La vincita improvvisa di tanti soldi è l'orizzonte di felicità agognato da milioni d’italiani.
Gec lavora, come sempre, con la sua ironica visione delle cose e dell'umano, costruendo un lavoro, la cui struttura stessa è fatta da ciò che resta di un sogno infranto. Che la fede cieca in una casuale e improvvisa vincita non faccia apparire gli adulti simili a bambini? Che il delirio collettivo che porta milioni di italiani a buttare soldi e speranze in questa frenetica ossessione non rappresenti una forma di dipendenza attuale che segna l’epoca e massifica “il gesto impulso”, schizofrenico, artistico, trascendentale del comune “grattare” immortalandolo come un costume e un usanza culturale? Si può pensare ad una "epidemic crazyness" orientata verso un'illusoria "happyness"? Molte sono le domande poste, sottilmente, da questa installazione, studiata per essere successivamente affissa in uno spazio cittadino: il Palazzo Chigi Zondadari di Siena, adiacente al circolo unTubo. Il tentativo è quello di bloccare in un’immagine la situazione attuale, in cui sulle forme delle città italiane, sta calando lentamente il buio, nella speranza che la notte non sia troppo lunga. Da questo progetto è nata una serie di lavori, che saranno esposti ad unTubo. Qui sotto, lo schema dello studio realizzato dal gruppo “Fate il nostro gioco”, sui cartoncini utilizzati per l’opera che sarà visibile nel cortile del Palazzo Chigi Zondadari fino al 14/01/2013.
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