Osvaldo González. Viaje
Dal 29 Maggio 2021 al 31 Agosto 2021
San Gimignano | Siena
Luogo: Galleria Continua
Indirizzo: Arco dei Becci
Orari: da lunedì a domenica, 10-13 / 14-19, su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 0577943134
E-Mail info: info@galleriacontinua.com
Sito ufficiale: http://www.galleriacontinua.com
Galleria Continua è lieta di presentare per la prima volta in Italia una mostra personale di Osvaldo González. L’artista cubano compie un “viaggio” simbolico attraverso alcune delle sue passioni e principali ricerche: l’interesse per la rappresentazione di spazi interni vincolati alle sue vicende personali, per le capacità espressive ottenibili da un materiale usa-e-getta come lo scotch, il desiderio di costruire nuove situazioni ed esperienze partendo dall’intervento su spazi fisici
“Viaje” è composta da un’installazione site specific, omonima alla mostra, realizzata con scotch, e da una serie di installazioni tratte dalla sua serie più recente “Archivo personal”, realizzate con scotch e resina su plexiglas. In tutte queste opere l’effetto traslucido del materiale è accentuato dalla presenza della luce.
“Viaje”, trasformando l’Arco dei Becci e generando un’esperienza sensoriale su scala architettonica, corona una delle ossessioni dell’artista: veicolare sensazioni a partire dalla materia. Entrando nello spazio pare che la resina di un materiale ambrato, diventata liquida, si sia rovesciata, espansa, congelata e sia infine salita verso l’alto. Partendo dall’unione di vari punti dello spazio, il percorso espositivo, dall’idea di essere “dentro” o “fuori” dall’installazione, conduce alla possibilità di esservi eternamente intrappolati come una zanzara nell’ambra. Grazie alla adozione di questa nuova logica interna dello spazio la mostra invita a percorrerlo in un modo alternativo.
Le immagini alla base delle installazioni provengono dall’archivio personale dell’artista. Ci rivelano alcuni dettagli del suo ambiente domestico, familiare, lavorativo e in generale affettivo. Sebbene generalmente ritraggano spazi interiori, hanno sempre una connessione con il paesaggio esterno attraverso, per esempio, la luce che entra da una porta, una finestra o una scala.
Il viaggio a cui fa riferimento González è un viaggio intimo, meticoloso, di riaffermazione delle sue ricerche e scoperta di se stesso e della sua maturità. Tuttavia non si tratta di un percorso individuale. La profondità delle immagini, il loro potenziale narrativo e i punti di fuga ci spingono insieme all’artista “a varcare la soglia” delle sue opere. Forse il fascino maggiore emana da “Templo”, il polittico di grande formato che ci pone davanti a noi un angolo “accogliente” della casa di González, dove le piante sono le protagoniste, che ci invita a immaginare diverse storie; questo spazio abitato, sebbene privo della figura umana, ci rende partecipi dell’intimità dell’artista.
Osvaldo González (Camagüey, Cuba, 1982) si é laureato all’Istituto Superiore dell’Arte all’Avana nel 2006. Fra le sue principali mostre personali e colletive menzioniamo: “Truc à faire” (2020, Galleria Continua, Parigi, Francia); “Mirador Circular” (2020, Galleria Continua, La Habana, Cuba); “Ámbar” (2020, NC-Arte, Bogotá, Colombia); “El principio de todo” (2019, Galería Servando, La Habana, Cuba); “Umbrales” (2019, Galleria Continua, La Habana, Cuba); “Art of the Treasure Hunt” (2019, varie sedi, Toscana, Italia); “Ola Cuba” (2018, Gare de Saint Sauveur, Lille, Francia); “Diamante en bruto” (2018, Galleria Continua, La Habana, Cuba); “Cuba mi amor” (2017, Galleria Continua, Les Moulins, Francia); “¿Soy Cuba?” (2017, Palazzina dei Bagni Misteriosi, Milano, Italia); “Nido sin árbol” (2017, Unión Nacional de Arquitectos e Ingenieros de la Construcción de Cuba UNAICC, La Habana, Cuba). Nel 2018 ha ricevuto da Rockefeller Brothers Fund una borsa di studio per la residenza “Residency Unlimited” a New York e ha vinto il Premio de Adquisición al Mejor Artista Emergente della fiera Zona Maco, Città del Messico.
“Viaje” è composta da un’installazione site specific, omonima alla mostra, realizzata con scotch, e da una serie di installazioni tratte dalla sua serie più recente “Archivo personal”, realizzate con scotch e resina su plexiglas. In tutte queste opere l’effetto traslucido del materiale è accentuato dalla presenza della luce.
“Viaje”, trasformando l’Arco dei Becci e generando un’esperienza sensoriale su scala architettonica, corona una delle ossessioni dell’artista: veicolare sensazioni a partire dalla materia. Entrando nello spazio pare che la resina di un materiale ambrato, diventata liquida, si sia rovesciata, espansa, congelata e sia infine salita verso l’alto. Partendo dall’unione di vari punti dello spazio, il percorso espositivo, dall’idea di essere “dentro” o “fuori” dall’installazione, conduce alla possibilità di esservi eternamente intrappolati come una zanzara nell’ambra. Grazie alla adozione di questa nuova logica interna dello spazio la mostra invita a percorrerlo in un modo alternativo.
Le immagini alla base delle installazioni provengono dall’archivio personale dell’artista. Ci rivelano alcuni dettagli del suo ambiente domestico, familiare, lavorativo e in generale affettivo. Sebbene generalmente ritraggano spazi interiori, hanno sempre una connessione con il paesaggio esterno attraverso, per esempio, la luce che entra da una porta, una finestra o una scala.
Il viaggio a cui fa riferimento González è un viaggio intimo, meticoloso, di riaffermazione delle sue ricerche e scoperta di se stesso e della sua maturità. Tuttavia non si tratta di un percorso individuale. La profondità delle immagini, il loro potenziale narrativo e i punti di fuga ci spingono insieme all’artista “a varcare la soglia” delle sue opere. Forse il fascino maggiore emana da “Templo”, il polittico di grande formato che ci pone davanti a noi un angolo “accogliente” della casa di González, dove le piante sono le protagoniste, che ci invita a immaginare diverse storie; questo spazio abitato, sebbene privo della figura umana, ci rende partecipi dell’intimità dell’artista.
Osvaldo González (Camagüey, Cuba, 1982) si é laureato all’Istituto Superiore dell’Arte all’Avana nel 2006. Fra le sue principali mostre personali e colletive menzioniamo: “Truc à faire” (2020, Galleria Continua, Parigi, Francia); “Mirador Circular” (2020, Galleria Continua, La Habana, Cuba); “Ámbar” (2020, NC-Arte, Bogotá, Colombia); “El principio de todo” (2019, Galería Servando, La Habana, Cuba); “Umbrales” (2019, Galleria Continua, La Habana, Cuba); “Art of the Treasure Hunt” (2019, varie sedi, Toscana, Italia); “Ola Cuba” (2018, Gare de Saint Sauveur, Lille, Francia); “Diamante en bruto” (2018, Galleria Continua, La Habana, Cuba); “Cuba mi amor” (2017, Galleria Continua, Les Moulins, Francia); “¿Soy Cuba?” (2017, Palazzina dei Bagni Misteriosi, Milano, Italia); “Nido sin árbol” (2017, Unión Nacional de Arquitectos e Ingenieros de la Construcción de Cuba UNAICC, La Habana, Cuba). Nel 2018 ha ricevuto da Rockefeller Brothers Fund una borsa di studio per la residenza “Residency Unlimited” a New York e ha vinto il Premio de Adquisición al Mejor Artista Emergente della fiera Zona Maco, Città del Messico.
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