Mercoledì del MArTA

Frammento di cratere attico dal santuario di Apollo a Pompei I Ph. Luigi Spina
Dal 09 Dicembre 2020 al 17 Dicembre 2020
Taranto
Luogo: Canali Facebook e YouTube MArTA
Indirizzo: online
Telefono per informazioni: +39 099 4532112
E-Mail info: man-ta.comunicazione@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.museotaranto.beniculturali.it
Il rapporto tra i greci di Cuma, quelli di Poseidonia, gli etruschi e i primi popoli italici che vivevano nel sud Italia saranno al centro dell’appuntamento con le conferenze dei “Mercoledì del MArTA” previsto per mercoledì 9 dicembre.
Dopo la presentazione del relatore da parte della direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Eva Degl’Innocenti, in diretta dalle ore 18.00 sui canali Facebook e YouTube del MArTA, il prof. Carlo Rescigno, professore associato in archeologia classica all’Università degli Studi della Campania, parlerà di questo tema interessante.
Fin dall’Ottocento, le origini di Pompei furono al centro di un serrato dibattito scientifico che è proseguito con la grande stazione degli scavi di Amedeo Maiuri e con le ricerche sistematiche sulle insulae della fine del secolo scorso – spiega il prof. Rescigno - Ora i nuovi recentissimi scavi hanno notevolmente ampliato il dossier permettendo di osservare il nascere di una città da un dettagliato progetto di fondazione e partendo da Pompei è possibile rileggere il frammentario quadro degli insediamenti arcaici nella penisola sorrentina e oltre.
Si tratta per noi di un incontro molto importante per rileggere parte della storia del Sud Italia raccontata oggi nei musei di Napoli, di Taranto, di Paestum, di Metaponto e nel parco archeologico di Pompei – dice Eva Degl’Innocenti.
L’appuntamento di mercoledì prossimo è il penultimo della rassegna di conferenze telematiche che terminerà giovedì 17 dicembre con l’omaggio ad uno dei siti più evocativi per l’archeologia tarantina: quello di Torre Castelluccia con il suo ruolo nel Golfo di Taranto e nei traffici marittimi tra l’Italia e le sponde dell’Egeo.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 26 febbraio 2025 al 05 maggio 2025 Venezia | Museo Fortuny
Sergio Monari. Sincronie
-
Dal 01 marzo 2025 al 29 giugno 2025 Torino | Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito – Mastio della Cittadella
PAUL GAUGUIN. IL DIARIO DI NOA NOA E ALTRE AVVENTURE
-
Dal 27 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Art Déco. Il trionfo della modernità
-
Dal 28 febbraio 2025 al 09 giugno 2025 Roma | Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
CHROMOTHERAPIA. La fotografia a colori che rende felici
-
Dal 22 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Forlì | Museo Civico San Domenico
Il Ritratto dell’Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie
-
Dal 21 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Rovigo | Palazzo Roverella
HAMMERSHØI e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia