Stato stazionario

Stato stazionario, CRAC Puglia - Centro di Ricerca Arte Contemporanea, Taranto
Dal 01 Settembre 2018 al 23 Settembre 2018
Taranto
Luogo: CRAC Puglia - Centro di Ricerca Arte Contemporanea
Indirizzo: corso Vittorio Emanuele II, 17
Curatori: Roberto Lacarbonara, Antonio Frugis
Enti promotori:
- Mostra del Cinema di Taranto
- Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare
- CRAC Puglia - Centro di Ricerca Arte Contemporanea
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 099.4713316
E-Mail info: info@cracpuglia.it
Sito ufficiale: http://www.cracpuglia.it
Sabato 1 settembre 2018 alle 18,30 inaugura la mostra collettiva dal titolo “Stato stazionario”, a cura di Roberto Lacarbonara e Antonio Frugis.
La mostra, concepita come una breve ricognizione sulla produzione videoartistica italiana e internazionale, ospita i lavori di Sarah Ciracì (Taranto, 1972), Pamela Diamante (Bari, 1985), Nathalie Djurberg (Lysekil, Svezia, 1978), Goldschmied & Chiari (Sara Goldschmied, Arzignano, VI, 1975; Eleonora Chiari, Roma, 1971), Tao Hui (Hunan, Cina, 1986), Marc Larré (Barcellona, Spagna, 1978) e Sabrina Mezzaqui (Bologna, 1964).
L’esposizione è organizzata dalla Mostra del Cinema di Taranto in collaborazione con Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare e con CRAC Puglia - Centro di Ricerca Arte Contemporanea. La manifestazione rientra nel programma della seconda edizione della MCT, il cui tema trainante è “Le Metamorfosi”.
La Teoria dello Stato Stazionario [Steady State Theory] – altrimenti nota come Teoria della Creazione Continua – è un modello cosmologico basato sul principio di un’evoluzione infinita nella quale l’universo conserva le medesime proprietà nello spazio e nel tempo senza assumere né inizio né fine.
A distanza di 70 anni questa teoria - proposta nel 1948 da un gruppo di tre astrofisici, Fred Hoyle, Hermann Bondi, Thomas Gold - rievoca una suggestione ed un assunto fondamentale: il cosiddetto “Principio cosmologico perfetto” secondo cui il nostro punto di osservazione dell’Universo non sarebbe in alcun caso “particolare”: l’Uomo, la Terra, il Sole o la Via Lattea non sono al centro dell’Universo (né in alcun’altra posizione privilegiata) né esiste un’epoca significativamente differente da ogni altra. L’universo su grande scala sarebbe quindi eterno, immutato ed immutabile. In altri termini, ogni mutamento è conservazione, ogni evoluzione è reazionaria. Dunque occorre pazientemente attendere: la creazione non è ancora terminata.
Nella mostra STATO STAZIONARIO, attraverso gli interventi di videoarte, gli artisti raccontano l’universo in perenne metamorfosi pur definendo ogni stato, ogni momento, ogni luogo come attimo di un tempo infinito ed immutabile. Tutto non è che movimento, non esiste staticità: l’opera è la trasformazione di una trasformazione. Dall’osservazione profonda del singolo individuo alla più ampia ricerca cosmologica, tutto appare interconnesso e in equilibrio, pur all’interno dei più sconvolgenti mutamenti.
La mostra resterà aperta e fruibile al pubblico fino a domenica 23 settembre con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì, 10-13, pomeriggio su prenotazione. Sabato e domenica su prenotazione.
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sabrina mezzaqui ·
nathalie djurberg ·
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