Carlo Levi. Viaggio in Italia: luoghi e volti
Dal 09 Febbraio 2022 al 08 Maggio 2022
Torino
Luogo: GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: Via Magenta 31
Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima
Curatori: Elena Loewenthal e Luca Beatrice
Enti promotori:
- In collaborazione con Fondazione Circolo dei lettori
Costo del biglietto: Intero: € 10, Ridotto: € 8. Gratuito: minori 18 anni, Abbonamento Musei Torino, Torino + Piemonte card
Telefono per informazioni: +39 011 4429518
E-Mail info: gam@fondazionetorinomusei.it
Sito ufficiale: http://www.gamtorino.it
Con 30 dipinti realizzati da Carlo Levi tra il 1923 e il 1973 la mostra allestita negli spazi della Wunderkammer della GAM si focalizza sulla geografia complessiva dell’esistenza dell’artista, tra Nord e Sud dell’Italia. Sono opere che testimoniano i diversi sviluppi stilistici della sua ricerca, partito giovanissimo da una pittura fortemente ‘oggettiva’, per poi orientarsi su una rappresentazione più espressionista, e infine intonarsi, nel secondo dopoguerra, a un moderno realismo.
La scelta dei due curatori Elena Lowenthal e Luca Beatrice mette a fuoco due degli aspetti che meglio caratterizzano l’arte figurativa di Levi, il ritratto e il paesaggio, ordinando il percorso con 11 dipinti provenienti dalla Fondazione Carlo Levidi Roma, 8 opere attinte dal patrimonio della GAM, oltre che dalla Pinacoteca Carlo Levi di Aliano (MT) e da collezioni private.
Nella vasta produzione pittorica di Carlo Levi il ritratto è una delle tematiche più frequenti e il significato teorico è stato analizzato dal pittore in una serie numerosa di scritti. Sono realizzati principalmente in ambito familiare, ma spesso i suoi modelli appartengono a illustri personalità della cultura e della politica italiana e straniera.
Tra le 25 opere di Carlo Levi custodite dalla GAM, realizzate tra il 1923 ed il 1953, giunte in museo tramite acquisizioni istituzionalmente importanti - anche grazie alla Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris che ha contribuito con 16 acquisizioni ad allargare la testimonianza dell’artista nelle collezioni - si è scelto di inserire in mostra 8 lavori, tra cui importanti ritratti, come Edoardo Persico che legge del 1928, che ritrae il critico d'arte napoletano vestito con un impermeabile, con il volto pallido sotto la bombetta nera e che testimonia la duratura amicizia tra Levi e questo intellettuale e animatore culturale, molto vicino alle aspirazioni dei pittori che formarono il gruppo dei "Sei di Torino". Molto intensi sono anche l’enigmatico Ritratto di Carlo Mollino e il piccolo e familiare autoritratto Il letto (A letto), scelto alla Biennale di Venezia già nel 1930, che si distingue per la sintesi compositiva dei piani contrapposti. Non fa parte dei ritratti ma è opera di grande rilievo I fratelli (dal ciclo Cristo si è fermato a Eboli), anch’esso acquistato alla Biennale di Venezia del 1954.
Dalla Fondazione Carlo Levi di Roma, istituita per volontà testamentaria dell’artista e volta a tutelare, valorizzare e promuovere l’opera letteraria e pittorica del maestro, provengono una serie di preziosi paesaggi naturali e vedute urbane, l’altro tema costante nella produzione figurativa di Levi che, dal 1926 al 1974, realizza una serie numerosa di dipinti dedicati alle città o alle realtà con cui ha i più intensi rapporti affettivi e culturali: Torino, Alassio, Parigi, la Lucania e Roma. Si tratta di paesaggi che rappresentano un percorso biografico ed esistenziale, testimoniato in mostra ad esempio da La casa Bombardata del 1942 o Tetti di Roma del 1951, ma anche una visione particolare del legame tra l’uomo e il paesaggio, dal Lungomare realizzato ad Alassio nel 1928 fino ad arrivare a Gli amanti della terra del 1973, dove quasi sfondo e figure non si distinguono più l’uno dall’altro.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Silvana Editoriale che raccoglie tutte le riproduzioni delle opere in mostra e saggi critici dei curatori, con una prefazione del Direttore della GAM.
La fama di Carlo Levi (29 novembre 1902 – 4 gennaio 1975) - scrittore, medico, pittore, intellettuale a tutto tondo - ha avuto uno strano destino: se al Sud, e in particolare nella sua Lucania, è diventato una sorta di canone nella percezione del territorio e della umanità che lo abita, all’altro capo della nostra Penisola, negli ultimi decenni, è stato quasi ignorato. Il progetto della Fondazione Circolo dei lettori si propone dunque di “restituire” al presente questa figura poliedrica, così fuori dagli schemi e attenta al mondo circostante in tutti i suoi aspetti. Proprio per questo, “Tutta la vita è lontano” è un progetto integrato e multidisciplinare, specchio della straordinaria versatilità di Levi: dibattiti e approfondimenti dedicati alle sue opere e al suo impegno politico e civile, pittura, cinema, fotografia, musica, per dare vita a un programma eclettico che troverà casa al Circolo dei lettori, alla GAM e al Cinema Massimo, da mercoledì 9 febbraio.
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