David Bowes. Love saves the day
Dal 22 Febbraio 2024 al 29 Giugno 2024
Torino
Luogo: Galleria In Arco
Indirizzo: Piazza Vittorio Veneto 3
Curatori: Federica Giallombardo
Telefono per informazioni: +39 011 19665399
E-Mail info: info@in-arco.com
Sito ufficiale: http://www.in-arco.com
La galleria In Arco è lieta di annunciare la mostra personale LOVE SAVES THE DAY dell’artista David Bowes (Boston, 1957) a cura di Federica Maria Giallombardo.
L’esposizione, visitabile dal 22 febbraio al 29 giugno 2024 (inaugurazione dalle ore 18:30), è dedicata a due particolari filoni della pittura e dell’installazione di Bowes: da una parte, la serie di ritratti e scenari metafisici ispirata alle tavolette dipinte degli ex voto; dall’altra, quasi del tutto inediti, i ‘teatrini’, che armonizzano oggetti concreti e quotidiani ed enti rappresentati in contesti straordinari, dalla tela alla realtà e viceversa.
La trentennale attività artistica di Bowes ha quest’anno riscontrato importante risonanza e riconoscimento: oltre alla mostra presso In Arco, si segnalano in contemporanea le mostre L’Enfant Prodige presso la galleria Andrea Ingenito Contemporary (NA) e Giardino della Terra presso Associazione Barriera (TO), che dimostrano l’estrema varietà di sfaccettature e approcci stilistici dell’artista.
David Bowes (Boston 1957) ha intrapreso un percorso artistico straordinario, plasmando un linguaggio visivo distintivo. Nel 1986 entra a far parte in maniera permanente nella collezione Terrae Motus, voluta da Lucio Amelio dopo il terremoto dell’Irpinia nel 1980 e oggi custodita alla Reggia di Caserta. Significativa fu la sua presenza alla Biennale di Venezia nel 1999.
La formazione dell’artista, influenzata fin dalla giovane età dalla pittura figurativa italiana, lo porta a compiere passi totalmente indipendenti dalle correnti e dalle mode del momento, nonostante la frequentazione dei più rilevanti milieu artistici del suo tempo. Fondamentale per la sua carriera sarà l’incontro e l’amicizia con alcuni artisti e galleristi di fama internazionale, tra cui gli americani Jean Michel Basquiat, George Condo, Keith Haring e gli italiani Luigi Ontani, Nicola De Maria, Mario Schifano ed Emilio Prini.
Si annoverano, tra le gallerie e istituzioni in cui ha esposto: Annina Nosei Gallery, Tony Shafrazi Gallery, Galleria Sperone, Claudia Gian Ferrari Arte Contemporanea, Galleria In Arco, Studio Raffaelli, Galleria Mimmo Scognamiglio, Al Blu di Prussia e al PRAC (Centro per l’Arte Contemporanea).
L’esposizione, visitabile dal 22 febbraio al 29 giugno 2024 (inaugurazione dalle ore 18:30), è dedicata a due particolari filoni della pittura e dell’installazione di Bowes: da una parte, la serie di ritratti e scenari metafisici ispirata alle tavolette dipinte degli ex voto; dall’altra, quasi del tutto inediti, i ‘teatrini’, che armonizzano oggetti concreti e quotidiani ed enti rappresentati in contesti straordinari, dalla tela alla realtà e viceversa.
La trentennale attività artistica di Bowes ha quest’anno riscontrato importante risonanza e riconoscimento: oltre alla mostra presso In Arco, si segnalano in contemporanea le mostre L’Enfant Prodige presso la galleria Andrea Ingenito Contemporary (NA) e Giardino della Terra presso Associazione Barriera (TO), che dimostrano l’estrema varietà di sfaccettature e approcci stilistici dell’artista.
David Bowes (Boston 1957) ha intrapreso un percorso artistico straordinario, plasmando un linguaggio visivo distintivo. Nel 1986 entra a far parte in maniera permanente nella collezione Terrae Motus, voluta da Lucio Amelio dopo il terremoto dell’Irpinia nel 1980 e oggi custodita alla Reggia di Caserta. Significativa fu la sua presenza alla Biennale di Venezia nel 1999.
La formazione dell’artista, influenzata fin dalla giovane età dalla pittura figurativa italiana, lo porta a compiere passi totalmente indipendenti dalle correnti e dalle mode del momento, nonostante la frequentazione dei più rilevanti milieu artistici del suo tempo. Fondamentale per la sua carriera sarà l’incontro e l’amicizia con alcuni artisti e galleristi di fama internazionale, tra cui gli americani Jean Michel Basquiat, George Condo, Keith Haring e gli italiani Luigi Ontani, Nicola De Maria, Mario Schifano ed Emilio Prini.
Si annoverano, tra le gallerie e istituzioni in cui ha esposto: Annina Nosei Gallery, Tony Shafrazi Gallery, Galleria Sperone, Claudia Gian Ferrari Arte Contemporanea, Galleria In Arco, Studio Raffaelli, Galleria Mimmo Scognamiglio, Al Blu di Prussia e al PRAC (Centro per l’Arte Contemporanea).
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