Domenico Poponi. Colore sul dolore
Dal 26 Giugno 2021 al 11 Luglio 2021
San Raffaele Cimena | Torino
Luogo: Palazzo Atelié
Indirizzo: Via Maestra 56
Orari: dalle 11 alle 21
Costo del biglietto: ingresso gratuito (visita con artista su prenotazione)
E-Mail info: palazzoatelie@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.palazzoatelie.it
L’arte che cura, lenendo il dolore di una malattia che non lascia tregua. L’arte come simbolo di una rinascita capace di portare nuovi e inaspettati raggi di luce. L’arte che dà voce ai momenti più bui dell’esistenza. C’è tutto questo e molto altro in Colore sul dolore, la prima personale di Domenico Poponi in mostra nei suggestivi spazi di Palazzo Atelié di San Raffaele Cimena (TO).
La lotta tra la luce e il buio è al centro di tutte le 30 opere dell’esposizione, inserite all’interno di un palazzo storico che, dopo un lungo periodo di abbandono, negli ultimi anni ha ripreso a vivere proprio grazie all’arte di artisti emergenti del panorama piemontese e non solo. Dal 2018, l’Associazione Palazzo Atelié si propone di sviluppare la cultura contemporanea, favorendo l’avvio delle attività di artisti e artigiani e promuovendo l’attività culturale nell’ambito e fuori della comunità in cui opera.
Il percorso artistico di Domenico Poponi non è un percorso convenzionale, così come non convenzionale è la sua vita. Dopo oltre 30 anni di lavoro come tecnico e addestratore del personale presso un'azienda leader nel campo delle apparecchiature elettromedicali, nel 2015 la sua vita viene completamente stravolta: a giugno viene alla luce la figlia Matilde e ad agosto dello stesso anno gli viene diagnosticato il Morbo di Parkinson. Da quel momento, comincia la sua seconda vita, fatta di nuove e dolorose sfide, ma non priva di momenti di luce.
È proprio in uno di quei rari momenti di luce che Domenico scopre la sua passione per la pittura. A 52 anni, si chiude un capitolo della sua vita e se ne apre un altro. Nel marzo 2020, in piena emergenza sanitaria, una mattina si sveglia e decide di iniziare a dipingere. Facendo i conti con una malattia che non gli da mai tregua, Domenico riversa su tela tutte le emozioni - positive e negative - vissute in questa sua seconda vita: gioie e dolori, luci e ombre, speranza e rassegnazione. Nei suoi dipinti, realizzati con tecnica mista, l’artista ci accompagna per mano nel suo mondo, un universo nel quale anche nei momenti più bui si può intravedere la luce. Perché se è vero che nulla accade per caso, nemmeno casuali sono i suoi soggetti. Domenico ci parla della sua esperienza con il Parkinson e lo fa attraverso pennellate decise, pesanti, con un utilizzo massiccio dei colori. Nelle sue opere troviamo tanto la voglia di non arrendersi quanto il dolore fisico, tanto la gioia delle piccole cose quanto la disperazione di trovarsi in una strada a senso unico.
“Io sono un artista per caso - commenta Domenico - ma i soggetti delle mie opere non sono mai casuali, anche se nessun mio dipinto è studiato a tavolino. Quando avverto l’urgenza di dipingere, mi lascio guidare dal mio istinto. Nelle mie opere traduco in pittura il mio flusso di coscienza. Questi quadri non sono nient’altro che il riflesso dei miei stati d’animo e dei limiti imposti dal Parkinson. Con la pittura ho capito che, anche con una malattia così ingombrante, è possibile trovare nuovi modi di sorridere, nuovi modi di esprimersi, nuovi modi per guardare alla vita con positività”.
L’esposizione, a ingresso libero, sarà inaugurata sabato 26 giugno alle ore 17:30.
La lotta tra la luce e il buio è al centro di tutte le 30 opere dell’esposizione, inserite all’interno di un palazzo storico che, dopo un lungo periodo di abbandono, negli ultimi anni ha ripreso a vivere proprio grazie all’arte di artisti emergenti del panorama piemontese e non solo. Dal 2018, l’Associazione Palazzo Atelié si propone di sviluppare la cultura contemporanea, favorendo l’avvio delle attività di artisti e artigiani e promuovendo l’attività culturale nell’ambito e fuori della comunità in cui opera.
Il percorso artistico di Domenico Poponi non è un percorso convenzionale, così come non convenzionale è la sua vita. Dopo oltre 30 anni di lavoro come tecnico e addestratore del personale presso un'azienda leader nel campo delle apparecchiature elettromedicali, nel 2015 la sua vita viene completamente stravolta: a giugno viene alla luce la figlia Matilde e ad agosto dello stesso anno gli viene diagnosticato il Morbo di Parkinson. Da quel momento, comincia la sua seconda vita, fatta di nuove e dolorose sfide, ma non priva di momenti di luce.
È proprio in uno di quei rari momenti di luce che Domenico scopre la sua passione per la pittura. A 52 anni, si chiude un capitolo della sua vita e se ne apre un altro. Nel marzo 2020, in piena emergenza sanitaria, una mattina si sveglia e decide di iniziare a dipingere. Facendo i conti con una malattia che non gli da mai tregua, Domenico riversa su tela tutte le emozioni - positive e negative - vissute in questa sua seconda vita: gioie e dolori, luci e ombre, speranza e rassegnazione. Nei suoi dipinti, realizzati con tecnica mista, l’artista ci accompagna per mano nel suo mondo, un universo nel quale anche nei momenti più bui si può intravedere la luce. Perché se è vero che nulla accade per caso, nemmeno casuali sono i suoi soggetti. Domenico ci parla della sua esperienza con il Parkinson e lo fa attraverso pennellate decise, pesanti, con un utilizzo massiccio dei colori. Nelle sue opere troviamo tanto la voglia di non arrendersi quanto il dolore fisico, tanto la gioia delle piccole cose quanto la disperazione di trovarsi in una strada a senso unico.
“Io sono un artista per caso - commenta Domenico - ma i soggetti delle mie opere non sono mai casuali, anche se nessun mio dipinto è studiato a tavolino. Quando avverto l’urgenza di dipingere, mi lascio guidare dal mio istinto. Nelle mie opere traduco in pittura il mio flusso di coscienza. Questi quadri non sono nient’altro che il riflesso dei miei stati d’animo e dei limiti imposti dal Parkinson. Con la pittura ho capito che, anche con una malattia così ingombrante, è possibile trovare nuovi modi di sorridere, nuovi modi di esprimersi, nuovi modi per guardare alla vita con positività”.
L’esposizione, a ingresso libero, sarà inaugurata sabato 26 giugno alle ore 17:30.
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