Mario Giansone. L'Armonia Nascosta

Mario Giansone, Gioielli

 

Dal 21 Aprile 2016 al 25 Giugno 2016

Torino

Luogo: Palazzo Saluzzo Paesana / Corniceria Dosio

Indirizzo: via Bligny 2

Orari: da lunedì a venerdì 15-19; sabato e domenica 11-19 o su appuntamento. Chiuso martedì

Costo del biglietto: ingresso gratuito

E-Mail info: eventi@palazzosaluzzopaesana.it



Riscoprire Mario Giansone: è con questo intento chea Palazzo Saluzzo Paesana è allestita una retrospettiva del poliedrico artista torinese che fu pittore, grafico, orafo ma soprattutto scultore. La mostra <> (21 aprile – 25 maggio),promossa dall’Associazione Archivio Storico Mario Giansone e curata da Marco Basso, è un viaggio che attraverso le pietre, i legni, i bronzi e un insieme di arazzi e dipinti rivela l’attività di un artista tanto grande quanto dimenticato.   

La mostra, allestita negli spazi del Teatro e del Piano Nobile del settecentesco Palazzo Saluzzo Paesana, indaga l'armonia nascosta nelle opere.  I temi dell'artista sono il jazz, espressione del dinamismo del suono e del ballo, la brutalità della guerra, il fascino delle innovazioni tecnologiche del '900, i gatti, colti nell’eleganza delle forme, le donne, espressione di delicato intimismo. Un intimismo, quello di Giansone, che non di rado cede il passo ad un percorso verso la spiritualità e la trascendenza, dando origine a straordinarie opere-riflessioni sulla fecondazione, l'ombra, la sala anatomica.
 
Nelle oltre 35 sculture, 50 quadri e 4 arazzi in cui si snoda il percorso de <>, emerge l’estetica dell'artista, la ricerca puntuale di una coerenza formale, il dialogo con la materia, la transizione dall'informale al formale: un incastro di vuoti e pieni che genera un diverso ideale, sempre coerente, con luci e ombre che, diversamente direzionate, consentono alle sue opere di trasformarsi e apparire in costante evoluzione.

La mostra <> arriva al culmine di un periodo di riscoperta dell’artista: negli stessi giorni dell’esposizione, dal 20 aprile al 20 maggio, il Gruppo Ersel di Torino presenta <>, un altro omaggio a Mario Giansone, curato da Guido Curto, un insieme di pietre, marmi e quadri, dedicato a uno dei grandi temi dell’opera dell’artista.  In occasione del centenario della sua nascita, l’Istituto d’Arte Aldo Passoni (oggi Liceo artistico), dove tra il 1956 e il 1985 Giansone insegnò Plastica (ornato e figura modellata), e poi Disegno dal vero e Educazione visiva, gli ha dedicato una mostra conclusa a febbraio 2016, un percorso espositivo nella complessa vicenda della personalità, dell'opera, della figura di professore. Di lui scrive un’allieva: "Statura media, taglia 46 slim, volto affilato, pelle olivastra, lineamenti da mediorientale, sguardo penetrante da falco che osserva e contemporaneamente legge l'anima del soggetto [..] Un maestro in grado di trasformare la realtà oggettiva, insegnando a trasferire l'osservato graficamente, a relazionare il vuoto con il pieno, a confrontarli per scoprirne coerenze formali e proporzioni, a diffidare della convenzionalità e degli stereotipi,[…], a non scendere a compromessi anche a costo degli insuccessi". 

La mostra l'Armonia Nascosta presso Palazzo Saluzzo Paesana è aperta fino al 25 maggio 2016; è a ingresso libero e rientra nel cartellone del Torino Jazz Festival.
 
Il palazzo, realizzato da Gian Giacomo Plantery fra il 1715 e il 1722 per volere di Baldassarre Saluzzo di Paesana, è il più vasto ed articolato palazzo nobiliare della Città di Torino. Il suo Teatro nasce a metà del ‘700 negli spazi originariamente concepiti come secondo androne, in asse con l’ingresso principale del sontuoso edificio posto su via della Consolata. La mostra di Mario Giansone inaugura il teatro come nuovo spazio espositivo di Palazzo Saluzzo Paesana. 

Venerdì 20 maggio ore 18.30 - sfilata di abiti progettati e realizzati ispirandosi alle forme dell’artista, a cura degli studenti del Liceo Artistico Aldo Passoni (sezioni di moda e costume).
Martedì 24 maggio ore 18.30 – presso la Corniceria Dosio l’Archivio Mario Giansone inaugura una mostra dedicata a una serie di inedite incisioni dell’artista. Esposizione fino al 25 giugno.
Mercoledì 25 maggiodalle ore 15 alle 22, finissage della mostra “L’Armonia Nascosta” a Palazzo Saluzzo Paesana con esposizione di gioielli di Mario Giansone.
Gli appuntamenti sono ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti.

Mario Giansone
nasce a Torino il 26 gennaio 1915. Nel 1935, una volta diplomato al Liceo Artistico di Torino, diventa assistente di Luigi Cibrario, docente di Anatomia all'Accademia Libera di Belle Arti di Torino e lavora presso lo studio di Michele Guerrisi. Tra il '46 e il '48 incomincia la sua lunga attività di insegnante, presso l’istituto di Anatomia all'Accademia Libera di Belle Arti di Torino. Successivamente tra il 1956 e il 1985, Mario Giansone insegna Plastica (ornato e figura modellata), Disegno dal vero ed Educazione visiva presso l’Istituto Statale d’Arte di Torino, ricoprendo anche la carica di Vicepreside. 
 
Personalità artistica prepotente e suggestiva, esordisce pubblicamente negli anni ’40 con una serie di bronzi che espone tra Torino e Milano ancora in epoca fascista. Dopo la lunga parentesi bellica che segnerà la sua anima e i suoi lavori, nel 1953 porta una Scultura in pietra per fontana alla Società Promotrice delle Belle Arti torinese.
Nel 1954, Giansone partecipa alla rassegna della Promotrice di Torino, dove per la prima volta ha l’opportunità di una personale di 17 opere: tra queste una Pietà lignea, uno Studio di testa, la Faraona in marmo nero, gli Amanti, oggi proprietà della GAM-Galleria d’Arte Moderna Torino, un Leone con capriolo, quattro studi di genesi plastica e altri disegni.
Nel 1956, l’artista è alla Mostra d’arte Moderna di Torre Pellice, due anni più tardi torna alla Promotrice per la 115° Esposizione Nazionale in Palazzo Chiablese, dove presenta i Vecchi studi in pietra e una Scultura in legno.
Tra la fine del ’59 e la primavera del ’60 l’artista presenta alla Quadriennale d’Arte di Roma la pietra  Circo a due dimensioni.  A fine primavera del ’60 torna alla Promotrice per l’esposizione nazionale con due figure dall’identico soggetto: un Gatto rosso e un Gatto nero.
Il passaggio tra gli anni ’50 e ’60 è il periodo più felicemente creativo per l’artista: la RAI commissiona per l’Auditorium di Torino la statua della Santa Cecilia, Giuseppe Marchiori pubblica la sua monografia e nel ’65, al compimento di 50 anni, la galleria La Bussola dedica la grande personale all’artista. La mostra è un profondo sguardo sui raggiungimenti intellettuali ed espressivi di Mario Giansone, sulla sua teorizzazione che guidava i visitatori accompagnandoli nella comprensione della sua poetica. Giuseppe Marchiori, critico d’arte profondamente sensibile all’espressione plastica, dopo aver visitato il laboratorio di Giansone, lo fece invitare alla Biennale di Venezia del 1966, occasione che l’artista rifiuta perché non accetta di essere rappresentato solo da qualche opera. Allo stesso tempo non colse o non volle approdare alla Collezione veneziana di Peggy Guggenheim, che si innamorò della cancellata degli Ideogrammi plastici sul tema del jazz.
Muore a Torino l'8 gennaio 1997.

Fino al 25 giugno presso la Corniceria Dosio, Via XX Settembre 43, è allestita una mostra di inedite incisioni del poliedrico artista. 
Una serie di incisioni permettono di comprendere con chiarezza una delle teorie espresse da Giansone, quella modulare. Una serie di tavole sequenziali dimostrano l'evoluzione di un modulo semplice che viene sviluppato creando forme sempre più articolate e dinamiche.


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