Nazareno Biondo. Suoni Sospesi

Nazareno Biondo, Antigone, 2014 (part.). Carrara's white marble, iron, stell 90x30x30 cm.
Dal 17 Maggio 2023 al 22 Settembre 2023
Torino
Luogo: Palazzo Bricherasio
Indirizzo: Via Giuseppe Luigi Lagrange 20
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.00
Curatori: Daniela Magnetti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Dal 17 maggio al 22 settembre 2023, Palazzo Bricherasio, sede istituzionale di Banca Patrimoni Sella & C., ospita la mostra “Suoni Sospesi”, una monografica dedicata all’opera dello scultore Nazareno Biondo, a cura di Daniela Magnetti.
A due anni dall’esposizione delle opere di Mario Giansone, Palazzo Bricherasio ripropone al pubblico la straordinaria espressività del marmo, attraverso un percorso espositivo capace di raccontarne i contrasti e le contraddizioni.
Il percorso espositivo presenta opere capaci di mettere in relazione il visitatore attraverso la magia di vibrazioni sospese, grazie a corde tese di violoncelli e contrabbassi che divengono custodi di melodie, i cui ritmi sono scanditi dalle mutevoli venature del marmo e dall’insolita plasticità delle forme.
Nel percorso artistico di Biondo, il valore antico della scultura marmorea si incontra e si scontra, contaminandosi, con quei soggetti fortemente rappresentativi della quotidianità: banconote, mozziconi di sigaretta e automobili. Le sue opere sono una denuncia silenziosa di quelle scomode verità del mondo contemporaneo, che spesso passano inosservate sotto i nostri occhi, ma che sono indelebili e resistenti nel tempo, come il marmo in cui sono scolpite.
In “Suoni Sospesi”, la provocative art si inserisce in un percorso visivo più intimo e profondo, in cui l’artigianalità dell’atto dello scolpire si unisce sapientemente alle tecnologie contemporanee. Passato, presente e futuro si legano indissolubilmente nel marmo che, come scrive l’artista, è “capace di rappresentare quel qualcosa di cui ho bisogno per restare in armonia con la natura ed il mondo”.
Così Biondo dialoga con la materia, vibrante di mille sfumature cromatiche e sonore, contaminata da un quotidiano che oltrepassa il tempo. Il risultato è una musica sospesa che si riverbera, silenziosa, nello spazio.
La mostra, organizzata dalla Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C, si inserisce tra le tante iniziative volte a valorizzare e promuovere sinergie con enti culturali pubblici e privati: l’esposizione delle opere di Nazareno Biondo dialogano a distanza con la mostra biellese LEGÁMI - Quando la scultura incontra la Fiber Art. Una raccolta di opere d’arte contemporanea di 11 artisti, tra cui Nazareno Biondo, animano l’antico Oratorio del Santo Sudario nello storico Borgo del Piazzo, a Biella, fino al 1 luglio.
Nazareno Biondo (Torino 1985) ha compiuto la sua formazione artistica presso l’Accademia Albertina di Belle Arti. Nel 2007 presenta una tesi ed una serie di sculture sui quattro elementi della natura (Aria, Fuoco, Terra, Acqua) in rapporto all’inconscio dell’uomo, avvicinando il suo lavoro al concetto di Land Art.
Nel 2011 conclude gli studi a pieni voti con lode, presentando una tesi dal titolo “Il Suono e la Luce” attraverso il Marmo; l’artista propone una performance in cui le opere protagoniste, strumenti e diapositive realizzati nel marmo, producono luci, suoni e colori, coinvolgendo gli spettatori.
Già dal 2008 partecipa ad alcuni simposi di scultura nazionali ed internazionali, in Italia ed all’estero, vince alcuni premi e concorsi e realizza alcuni monumenti. Espone in location come la Reggia di Venaria, Palazzo Reale di Torino, fino ad arrivare ad Ankara, Bangkok, Art Basel Miami e New York. Nel 2012 inaugura il suo laboratorio, ove dal marmo, materia e matrice delle sue sculture, fa emergere oggetti del quotidiano in una ricerca di perfezione formale e rielaborazione concettuale, traendo ispirazione tanto da prodotti di uso comune, quanto dalle icone consumistiche del nostro tempo. Le grandi capacità tecniche gli permettono di giungere ad un gelido iperrealismo con il quale riproduce nei dettagli rifiuti e carcasse della società contemporanea. Il marmo lavorato e rifinito rigorosamente a mano, racchiude in sé le forme che si rivelano all’artista attraverso uno sguardo ironico ma allo stesso tempo drammatico che lui ha sul mondo.
A due anni dall’esposizione delle opere di Mario Giansone, Palazzo Bricherasio ripropone al pubblico la straordinaria espressività del marmo, attraverso un percorso espositivo capace di raccontarne i contrasti e le contraddizioni.
Il percorso espositivo presenta opere capaci di mettere in relazione il visitatore attraverso la magia di vibrazioni sospese, grazie a corde tese di violoncelli e contrabbassi che divengono custodi di melodie, i cui ritmi sono scanditi dalle mutevoli venature del marmo e dall’insolita plasticità delle forme.
Nel percorso artistico di Biondo, il valore antico della scultura marmorea si incontra e si scontra, contaminandosi, con quei soggetti fortemente rappresentativi della quotidianità: banconote, mozziconi di sigaretta e automobili. Le sue opere sono una denuncia silenziosa di quelle scomode verità del mondo contemporaneo, che spesso passano inosservate sotto i nostri occhi, ma che sono indelebili e resistenti nel tempo, come il marmo in cui sono scolpite.
In “Suoni Sospesi”, la provocative art si inserisce in un percorso visivo più intimo e profondo, in cui l’artigianalità dell’atto dello scolpire si unisce sapientemente alle tecnologie contemporanee. Passato, presente e futuro si legano indissolubilmente nel marmo che, come scrive l’artista, è “capace di rappresentare quel qualcosa di cui ho bisogno per restare in armonia con la natura ed il mondo”.
Così Biondo dialoga con la materia, vibrante di mille sfumature cromatiche e sonore, contaminata da un quotidiano che oltrepassa il tempo. Il risultato è una musica sospesa che si riverbera, silenziosa, nello spazio.
La mostra, organizzata dalla Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C, si inserisce tra le tante iniziative volte a valorizzare e promuovere sinergie con enti culturali pubblici e privati: l’esposizione delle opere di Nazareno Biondo dialogano a distanza con la mostra biellese LEGÁMI - Quando la scultura incontra la Fiber Art. Una raccolta di opere d’arte contemporanea di 11 artisti, tra cui Nazareno Biondo, animano l’antico Oratorio del Santo Sudario nello storico Borgo del Piazzo, a Biella, fino al 1 luglio.
Nazareno Biondo (Torino 1985) ha compiuto la sua formazione artistica presso l’Accademia Albertina di Belle Arti. Nel 2007 presenta una tesi ed una serie di sculture sui quattro elementi della natura (Aria, Fuoco, Terra, Acqua) in rapporto all’inconscio dell’uomo, avvicinando il suo lavoro al concetto di Land Art.
Nel 2011 conclude gli studi a pieni voti con lode, presentando una tesi dal titolo “Il Suono e la Luce” attraverso il Marmo; l’artista propone una performance in cui le opere protagoniste, strumenti e diapositive realizzati nel marmo, producono luci, suoni e colori, coinvolgendo gli spettatori.
Già dal 2008 partecipa ad alcuni simposi di scultura nazionali ed internazionali, in Italia ed all’estero, vince alcuni premi e concorsi e realizza alcuni monumenti. Espone in location come la Reggia di Venaria, Palazzo Reale di Torino, fino ad arrivare ad Ankara, Bangkok, Art Basel Miami e New York. Nel 2012 inaugura il suo laboratorio, ove dal marmo, materia e matrice delle sue sculture, fa emergere oggetti del quotidiano in una ricerca di perfezione formale e rielaborazione concettuale, traendo ispirazione tanto da prodotti di uso comune, quanto dalle icone consumistiche del nostro tempo. Le grandi capacità tecniche gli permettono di giungere ad un gelido iperrealismo con il quale riproduce nei dettagli rifiuti e carcasse della società contemporanea. Il marmo lavorato e rifinito rigorosamente a mano, racchiude in sé le forme che si rivelano all’artista attraverso uno sguardo ironico ma allo stesso tempo drammatico che lui ha sul mondo.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 15 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Casorati
-
Dal 14 febbraio 2025 al 14 settembre 2025 Roma | Chiostro del Bramante
FLOWERS. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale
-
Dal 14 febbraio 2025 al 06 aprile 2025 Torino | CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Henri Cartier-Bresson e l’Italia / Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990
-
Dal 11 febbraio 2025 al 18 maggio 2025 Roma | Musei Capitolini
I Farnese nella Roma del Cinquecento. Origini e fortuna di una collezione
-
Dal 04 febbraio 2025 al 23 aprile 2025 Roma | Parco archeologico del Colosseo - Curia Iulia
Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie
-
Dal 05 febbraio 2025 al 07 settembre 2025 Bologna | MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna
Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo