Passi Erratici 2015
Dal 10 Luglio 2015 al 20 Settembre 2015
Torino
Luogo: Museo Nazionale della Montagna
Indirizzo: piazzale Monte dei Cappuccini 7
Orari: da martedì a domenica 10-18
Curatori: Stefano Riba
Telefono per informazioni: +39 011 6604104
E-Mail info: posta@museomontagna.org
Sito ufficiale: http://www.museomontagna.org
Per il secondo anno consecutivo la mostra Passi Erratici, a cura di Stefano Riba, torna a dialogare con gli spazi e le collezioni del Museo Nazionale della Montagna.
La mostra, che rappresenta la sezione di Arti figurative del Festival culturale Torino e le Alpi promosso dalla Compagnia di San Paolo, inaugurerà venerdì 10 luglio alle ore 18 e proseguirà fino al 20 settembre (il 10,11 e 12 luglio l’ingresso alla mostra sarà gratuito).
Nel 2014 la mostra Passi erratici – che dal 12 luglio sarà esposta in forma rivisitata nella sede di Paraloup a Rittana (CN) della Fondazione Nuto Revelli nell’ambito del progetto La scuola del ritorno – aveva esplorato, con un trekking attorno al Monviso, l’atto del camminare che, dai tempi antichi fino a oggi, ha guidato la conquista dei luoghi inesplorati e la scoperta di nuove vie, diffi- coltà e ambizioni.
L’edizione 2015 che apre il 10 luglio alle ore 18 al Museo Nazionale della Montagna di Torino presenta, attraverso i lavori degli artisti Nasal Siedlecki, Fabrizio Perghem, Paola Angelini, Giu- seppe Abate, Fabrizio Prevedello, Mario Tomè e con la documentazione fotografica di Vittorio Mortarotti, ciò che succede dopo la conquista.
Alla scalata segue il cambiamento dello status del luogo che prima si diceva inaccessibile e che si apre a un numero sempre maggiore di persone. Questo è ciò che è successo a Breuil-Cervinia dopo la prima mitica scalata del Cervino di 150 anni fa. Ed è proprio ai piedi del Cervino che il cu- ratore Stefano Riba e gli artisti coinvolti nel progetto sono stati tra il 25 e il 30 aprile scorsi. Una breve residenza in un momento in cui non c’è turismo (difatti Breuil era deserta o quasi) e che precede i mesi in cui sul Cervino si accenderanno i riflettori. E sarà davvero così, visto che dal 10 al 19 luglio la montagna sarà illuminata anche di notte per celebrare i 150 anni dalla prima ascesa.
“Abbiamo approfittato di questo limbo temporale in cui non si scia più e non si fa ancora trekking, per incontrare le persone che in Valtournenche vivono tutto l’anno” racconta il curatore della mostra. “Abbiamo parlato con le guide alpine, i custodi della memoria della montagna che oggi- giorno conducono le ascese ai 4.478 metri della montagna, e con uomini e donne che difendono e tramandano la storia e il folclore della Valtournenche. Da questi incontri con persone e luoghi sono nati i lavori in mostra”.
Le opere realizzate saranno presentate in una pubblicazione a distribuzione gratuita presso la sede espositiva, in un catalogo che è un po’ una guida e un po’ un corollario alla mostra progetta- to dalla designer Claudia Polizzi.
La mostra, che rappresenta la sezione di Arti figurative del Festival culturale Torino e le Alpi promosso dalla Compagnia di San Paolo, inaugurerà venerdì 10 luglio alle ore 18 e proseguirà fino al 20 settembre (il 10,11 e 12 luglio l’ingresso alla mostra sarà gratuito).
Nel 2014 la mostra Passi erratici – che dal 12 luglio sarà esposta in forma rivisitata nella sede di Paraloup a Rittana (CN) della Fondazione Nuto Revelli nell’ambito del progetto La scuola del ritorno – aveva esplorato, con un trekking attorno al Monviso, l’atto del camminare che, dai tempi antichi fino a oggi, ha guidato la conquista dei luoghi inesplorati e la scoperta di nuove vie, diffi- coltà e ambizioni.
L’edizione 2015 che apre il 10 luglio alle ore 18 al Museo Nazionale della Montagna di Torino presenta, attraverso i lavori degli artisti Nasal Siedlecki, Fabrizio Perghem, Paola Angelini, Giu- seppe Abate, Fabrizio Prevedello, Mario Tomè e con la documentazione fotografica di Vittorio Mortarotti, ciò che succede dopo la conquista.
Alla scalata segue il cambiamento dello status del luogo che prima si diceva inaccessibile e che si apre a un numero sempre maggiore di persone. Questo è ciò che è successo a Breuil-Cervinia dopo la prima mitica scalata del Cervino di 150 anni fa. Ed è proprio ai piedi del Cervino che il cu- ratore Stefano Riba e gli artisti coinvolti nel progetto sono stati tra il 25 e il 30 aprile scorsi. Una breve residenza in un momento in cui non c’è turismo (difatti Breuil era deserta o quasi) e che precede i mesi in cui sul Cervino si accenderanno i riflettori. E sarà davvero così, visto che dal 10 al 19 luglio la montagna sarà illuminata anche di notte per celebrare i 150 anni dalla prima ascesa.
“Abbiamo approfittato di questo limbo temporale in cui non si scia più e non si fa ancora trekking, per incontrare le persone che in Valtournenche vivono tutto l’anno” racconta il curatore della mostra. “Abbiamo parlato con le guide alpine, i custodi della memoria della montagna che oggi- giorno conducono le ascese ai 4.478 metri della montagna, e con uomini e donne che difendono e tramandano la storia e il folclore della Valtournenche. Da questi incontri con persone e luoghi sono nati i lavori in mostra”.
Le opere realizzate saranno presentate in una pubblicazione a distribuzione gratuita presso la sede espositiva, in un catalogo che è un po’ una guida e un po’ un corollario alla mostra progetta- to dalla designer Claudia Polizzi.
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