Preraffaelliti. L’utopia della bellezza

John Everett Millais, Ofelia, 1851-1852, olio su tela. Donato nel 1894 da Sir Henry Tate © Tate, Londra 2014.

 

Dal 19 Aprile 2014 al 13 Luglio 2014

Torino

Luogo: Palazzo Chiablese

Indirizzo: piazza san Giovanni 2

Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì e domenica 9.30-19.30; giovedì, venerdì e sabato 9.30-22.30

Enti promotori:

  • Comune di Torino - Assessorato alla Cultura
  • Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte
  • Polo Reale di Torino

Costo del biglietto: intero € 13, ridotto € 11 / € 6.50, gratuito fino a 6 anni

Telefono per informazioni: +39 011 0881178

E-Mail info: luisa.cicero@comune.torino.it

Sito ufficiale: http://www.mostrapreraffaelliti.it


Oltre 70 capolavori della Confraternita dei Preraffaelliti arrivano, dopo un tour mondiale, a Torino dal 19 aprile al 13 luglio 2014, prima di rientrare alla Tate Britain di Londra che li custodisce in un’ala dedicata e da cui non usciranno per molti anni. 
L’esposizione, realizzata in collaborazione con la Tate Britain di Londra e curata da Alison Smith, capo curatore della sezione di arte inglese del XIX secolo presso della Tate Britain, con la voce italiana di Luca Beatrice, presenta per la prima volta a Torino e in Italia alcuni capolavori indiscussi della Confraternita dei Preraffaelliti, summa pittorica dell’età vittoriana.

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Promossa da Comune di Torino – Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino, la mostra è prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore e ha ottenuto il patrocinio del MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. La voce italiana della mostra sarà Luca Beatrice che, inoltre, racconterà, in un saggio a catalogo e nel video in mostra, l’influenza che la Confraternita dei Preraffaelliti ha avuto sulla cultura occidentale, tra gotico e dark, a partire dagli anni ’80. 
La mostra, allestita nel rinnovato Palazzo Chiablese – in cui saranno presenti vere e proprie icone del periodo come Ophelia di John Everett Millais, L’amata (La sposa) di Dante Gabriele Rossetti, Prendi tuo figlio, Signore di Ford Madox Brown e Sidonia von Bork 1560 di Edward Coley Burne-Jones – intende dar ragione di ogni aspetto tematico del movimento e si articola quindi in 7 sezioni: La Storia, La Religione, I Paesaggi, La società contemporanea, Lo stile pittorico, La Bellezza e Il Simbolismo.

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