Stratis Vogiatzis. Memorie sospese
Dal 15 Maggio 2015 al 21 Giugno 2015
Torino
Luogo: Galleria d'Arte Pirra
Indirizzo: c.so Vittorio Emanuele II, 82
Orari: 9,30-12,30 / 15,30-19,30
Curatori: Afrodite Oikonomidou
Telefono per informazioni: +39 011 543393
E-Mail info: info@galleriapirra.it
Sito ufficiale: http://www.galleriapirra.it
L’annuale mostra fotografica della Galleria Pirra, quest’anno organizzata in collaborazione con Afrodite Oikonomidou, è una personale del greco Stratis Vogiatzis.
Saranno esposte 26 fotografie della collezione Inner World, un progetto realizzato tra il 2007 e il 2010 sull’isola di Chios. Stratis Vogiatzis è un sognatore e un artista appassionato, determinato a conservare i valori in cui crede. Dopo aver lavorato in diversi paesi del mondo, con questo progetto torna alla sua amata terra e rivisita i luoghi della sua infanzia. Con la macchina fotografica Vogiatzis cattura un pezzo della cultura popolare dell’Egeo, scopre e ci rivela il mondo nascosto dei cosiddetti “villaggi del mastice” di Chios. Questi borghi medievali sono diventati ricchi e famosi grazie alla coltivazione di un piccolo albero che "lacrima" una resina profumata ampiamente utilizzata dal 14° secolo. In epoca recente questo commercio ha perso la sua importanza, così interi villaggi sono stati abbandonati. Case, bar, negozi, cantine, scuole: luoghi dimenticati di una cultura popolare collettiva, che è rimasta come sospesa nel tempo e nella memoria. Stratis usa il suo talento e la sua sensibilità per esplorare, senza invadenza, questi luoghi privati, per cogliere l'anima delle persone che vi abitavano, per intuire il senso della loro vita. La figura umana è completamente assente negli scatti, ma dietro ogni assenza si avverte una presenza forte: gli oggetti abbandonati, tracce evidenti di semplice vita quotidiana, tradiscono abitudini e raccontano tradizioni. La polvere che li ricopre è un monito all’effimera condizione dell’esistenza. Sono cose lasciate come se all’improvviso qualcuno potesse entrare… le persone non torneranno, ma hanno lasciato un segno indelebile. Sono paesaggi interiori e scenari al limite tra memoria e realtà, che diventano testimonianze di un passato recente, un documento storico di vita vissuta. Le immagini sono sobrie ed essenziali, mai pretenziose, caratterizzate da colori drammatici e dettagli così sorprendenti da creare un'intensa atmosfera emotiva. Avevo la netta sensazione che ogni stanza fosse il ritratto del suo proprietario, uno spaccato nell'anima delle persone che l’avevano abitata. Si potrebbe pensare che gli oggetti, dopo così tanti anni trascorsi a fianco delle persone e delle loro storie, abbiano acquisito un'anima. Mi muovevo e respiravo lentamente per paura di disturbare questo rapporto erotico tra gli oggetti e il tempo.
Stratis Vogiatzis
Saranno esposte 26 fotografie della collezione Inner World, un progetto realizzato tra il 2007 e il 2010 sull’isola di Chios. Stratis Vogiatzis è un sognatore e un artista appassionato, determinato a conservare i valori in cui crede. Dopo aver lavorato in diversi paesi del mondo, con questo progetto torna alla sua amata terra e rivisita i luoghi della sua infanzia. Con la macchina fotografica Vogiatzis cattura un pezzo della cultura popolare dell’Egeo, scopre e ci rivela il mondo nascosto dei cosiddetti “villaggi del mastice” di Chios. Questi borghi medievali sono diventati ricchi e famosi grazie alla coltivazione di un piccolo albero che "lacrima" una resina profumata ampiamente utilizzata dal 14° secolo. In epoca recente questo commercio ha perso la sua importanza, così interi villaggi sono stati abbandonati. Case, bar, negozi, cantine, scuole: luoghi dimenticati di una cultura popolare collettiva, che è rimasta come sospesa nel tempo e nella memoria. Stratis usa il suo talento e la sua sensibilità per esplorare, senza invadenza, questi luoghi privati, per cogliere l'anima delle persone che vi abitavano, per intuire il senso della loro vita. La figura umana è completamente assente negli scatti, ma dietro ogni assenza si avverte una presenza forte: gli oggetti abbandonati, tracce evidenti di semplice vita quotidiana, tradiscono abitudini e raccontano tradizioni. La polvere che li ricopre è un monito all’effimera condizione dell’esistenza. Sono cose lasciate come se all’improvviso qualcuno potesse entrare… le persone non torneranno, ma hanno lasciato un segno indelebile. Sono paesaggi interiori e scenari al limite tra memoria e realtà, che diventano testimonianze di un passato recente, un documento storico di vita vissuta. Le immagini sono sobrie ed essenziali, mai pretenziose, caratterizzate da colori drammatici e dettagli così sorprendenti da creare un'intensa atmosfera emotiva. Avevo la netta sensazione che ogni stanza fosse il ritratto del suo proprietario, uno spaccato nell'anima delle persone che l’avevano abitata. Si potrebbe pensare che gli oggetti, dopo così tanti anni trascorsi a fianco delle persone e delle loro storie, abbiano acquisito un'anima. Mi muovevo e respiravo lentamente per paura di disturbare questo rapporto erotico tra gli oggetti e il tempo.
Stratis Vogiatzis
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family