Ttozoi. Sex on canvas. Molds

Ttozoi. Sex on canvas. Molds, Galleria Raffaella De Chirico, Torino
Dal 31 Gennaio 2015 al 28 Febbraio 2015
Torino
Luogo: Galleria Raffaella De Chirico
Indirizzo: via della Rocca 1
Orari: martedì e mercoledì 14-19; giovedì, venerdì e sabato 11-19 e su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 011.83.53.57
E-Mail info: info@dechiricogalleriadarte.it
Sito ufficiale: http://www.dechiricogalleriadarte.com
TTOZOI e' lo pseudonimo del duo avellinese composto da Stefano Forgione (1969) e Pino Rossi (1972). L'originale ricerca artistica dei TTOZOI consiste nella realizzazione di opere attraverso la proliferazione di muffe su iuta, lasciando che queste diventino naturalmente 'l'evento artistico', mischiandosi, nella germinazione, ai pigmenti naturali.
Gli artisti infatti compiono un primo intervento in cui uniscono materia organica (acqua e farina) a pigmenti naturali, utilizzando un supporto di tela o iuta, che diventa vero e proprio terreno 'fertile' su cui impiantare le spore. L'ambiente viene reso ideale e umido attraverso l'utilizzo di teche sottovuoto a copertura del lavoro. Il deperimento della materia organica produce le muffe, la forza creatrice e' riconsegnata all'evoluzione della materia organica; la natura e' lasciata libera di agire. L'intervento dell'artista e' dunque limitato al principio e alla resinatura finale del lavoro quando e' considerato completo.
Il “provocatorio” titolo della mostra, SEX ON CANVAS. MOLDS, si riferisce alla riproduzione primordiale delle spore che sono gli elementi che generano le muffe e ne determinano il proliferare, analoga a quella degli organismi viventi che generano altri individui della stessa specie. Questo è il punto cruciale dell’esistenza perché permette la trasmissione genetica delle informazioni e la conseguente non estinzione delle specie.
Gli artisti infatti compiono un primo intervento in cui uniscono materia organica (acqua e farina) a pigmenti naturali, utilizzando un supporto di tela o iuta, che diventa vero e proprio terreno 'fertile' su cui impiantare le spore. L'ambiente viene reso ideale e umido attraverso l'utilizzo di teche sottovuoto a copertura del lavoro. Il deperimento della materia organica produce le muffe, la forza creatrice e' riconsegnata all'evoluzione della materia organica; la natura e' lasciata libera di agire. L'intervento dell'artista e' dunque limitato al principio e alla resinatura finale del lavoro quando e' considerato completo.
Il “provocatorio” titolo della mostra, SEX ON CANVAS. MOLDS, si riferisce alla riproduzione primordiale delle spore che sono gli elementi che generano le muffe e ne determinano il proliferare, analoga a quella degli organismi viventi che generano altri individui della stessa specie. Questo è il punto cruciale dell’esistenza perché permette la trasmissione genetica delle informazioni e la conseguente non estinzione delle specie.
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