Adriano Eccel. L'ombra può esprimersi
Dal 21 Agosto 2015 al 13 Settembre 2015
Trento
Luogo: Palazzo Trentini
Indirizzo: via Manci 27
Orari: dal lunedì al venerdì 10-18; sabato 10-12
Curatori: Riccarda Turrina
Enti promotori:
- Associazione AEcceL per la Fotografia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: aeccel.fotografia@hotmail.it
Sito ufficiale: http://www.adrianoeccel.it/kirby
Sarà Palazzo Trentini, a Trento, a partire dal prossimo 21 agosto (inaugurazione alle ore 18.00), ad ospitare la più importante rassegna antologica di Adriano Eccel ( Bolzano 1958 - Trento 2012), dedicata a questo importante artista, bolzanino di nascita, trentino di adozione.
La rassegna, fortemente voluta dall'Associazione AEcceL per la Fotografia, realizza un obiettivo molto preciso: quello di restituire al vasto pubblico l’articolato percorso di ricerca intrapreso, in oltre trent’anni di attività, dal fotografo trentino, prematuramente scomparso nel 2012.
Si tratta di un’occasione, unica, per conoscere l’intera produzione di un artista di rara intensità narrativa, competenza tecnica e sensibilità nella lettura delle dinamiche emozionali legate al quotidiano divenire. Un omaggio della città che l’ha visto nascere e crescere, forse tardivo, laddove si consideri che Adriano Eccel è un artista molto conosciuto ed apprezzato sia in Italia, sia all’estero e che, fra le altre cose, è rappresentato da due galleristi.
Intellettuale raffinato, sempre rispettoso delle ragioni dell’altro, Adriano Eccel rappresenta per Trento, la città dov’è vissuto, un importante punto di riferimento all’interno del variegato mondo dell’arte contemporanea.
Il percorso della mostra si sviluppa attraverso la vastità della sua produzione e propone sette “cicli”: Il Muro (1985), Attraverso la sfera (1986), Partita a bocce (1986/87), Photoopere (1990/93), Vietato l’ingresso (1995/96), Il Codice Duval (1996/2002), Lo specchio immaginario (2004/2012).
Come scrive Riccarda Turrina: “Nell’articolata sequenza delle immagini di Palazzo Trentini, Adriano Eccel presenta se stesso, quel suo innato bisogno di raccontare, attraverso la fotografia, il proprio mondo emotivo. L’artista, infatti, nel corso degli anni, pur avendo intrapreso diversi percorsi di ricerca, ha mantenuto come principio cardine del proprio operare lo studio dell’universo interiore. Ha indagato le sfumature dell’esistenza con passione e coinvolgimento e le ha tradotte in cicli fotografici da sfogliare con la stessa intensità con cui si sfogliano i ricordi e gli affetti. Per questo, ciò che racconta attraverso le immagini, ha uno sguardo limpido, capace di muovere gli animi e di uscire dal piano orizzontale della vita.
Adriano Eccel ha, dunque, sempre mantenuto una particolare coerenza espressiva dando vita ad atmosfere sospese fra sogno e ricordo, quali presenze di una realtà ricostruita attraverso elementi connotati da una forte valenza simbolica. Nelle sue fotografie, infatti, scorrono rimandi e legami con l’inconscio in grado di creare un codice espressivo di grande intensità narrativa, fatta di valenze autobiografiche e spirituali. Soprattutto nei lavori più recenti racconta se stesso, i suoi difficili passaggi, gli stretti cunicoli in fondo ai quali ha trovato la riconquistata libertà. Sono immagini intense e travolgenti, come il vocio indomito della paura e coincidono con la scelta di lasciare i materiali fotografici tradizionali a favore della ripresa e rielaborazione digitale in grande formato.”
E’ il caso di precisare che la rassegna, grazie all’operoso lavoro di ricerca, sistematizzazione e riqualificazione delle immagini, durato oltre un anno, permetterà di esporre integralmente le opere originali e alcune inedite e coinvolgenti pagine autografe utilizzate dall’autore per la descrizione del proprio lavoro. In mostra, oltre agli originali del Codice Duval (1996/2002, 22 immagini), esposti per la prima volta nella loro versione integrale, anche le ultime opere realizzate dall’artista, come Ex Mattatoio, facente parte del ciclo Lo specchio immaginario, al quale stava lavorando con estrema dedizione.
< Attraverso la sfera (1986)
Quest’ultimo, imponente lavoro, è ben descritto dallo stesso Adrian Eccel: “L’opera è una ricostruzione di fantasia - creata con delle immagini istantanee elaborate - dell’ex mattatoio di Roma, l’attuale Macro Future. Il lavoro rappresenta la struttura abbandonata con ancora la presenza delle ossa degli animali macellati e i meccanismi che servivano a trasportarli nei vari reparti, vi sono inoltre le prese d’aria accanto a vecchi sacchi e piatti abbandonati, le uova degli uccelli che hanno nidificato ovunque e il filo spinato della recinzione.
La presenza dell’uomo è testimoniata da uno scheletro umano che sporge dalla terra, animale fra gli animali ( nell’immagine in alto a sinistra ). La visione dell’ex mattatoio è in pianta ma viene mostrata in verticale come fosse una scultura tridimensionale, per questo motivo ogni oggetto posto al suo interno è saldamente agganciato alla base. L’ opera è riflessa in uno specchio antico ( la vediamo quindi al contrario ) la cui cornice delimita sia l’immagine che la struttura dell’edificio”.
< Ex Mattatoio
Adriano Eccel (Bolzano 1956 - Trento 2012) si è interessato per più di un decennio di pittura, grafica ed esperienze artistiche che abbandona nei primi anni '80 per occuparsi di fotografia contemporanea. Dopo un triennio di studi in cui affina psicologia e analisi dell’immagine, tecnica fotografica e stampa Fine Art, realizza "Il Muro" (1985) il suo primo lavoro fotografico.
Seguiranno, in ordine cronologico, le seguenti serie di immagini: "Attraverso la sfera", "La partita a bocce", "Photoopere", "Vietato l’ingresso", "Il Codice Duval", "Lo specchio immaginario" (ciclo non totalmente concluso che comprende 18 opere e da cui è tratto il trittico "Il Confessionale - Ex Voto"). Nel 1995 parte del suo lavoro fotografico "Photoopere" viene pubblicato negli Stati Uniti dal prestigioso Graphis International Fine Art Photography di New York. Il suo lavoro è apprezzato sia in Italia che in Europa da curatori e critici di fama internazionale; tra questi Jean Claude Lemagny, che acquisisce le immagini del lavoro fotografico "Vietato L’ingresso" ora in permanenza nella collezione internazionale di fotografia della Biblioteca Nazionale di Parigi.
Nel corso di una ventennale attività espositiva, Adriano Eccel ha realizzato più di 80 mostre, personali e collettive, allestite in gallerie private, musei di fotografia e arte contemporanea, aste, fiere e festival internazionali in diversi paesi tra cui Italia, Germania, Francia, Spagna e paesi dell’Est Europa. Molte le immagini presenti in cataloghi d’arte, libri di fotografia Fine Art, riviste nazionali e internazionali di fotografia contemporanea.
Tra gli eventi più importanti a livello nazionale si segnala: la Biennale Internazionale di Torino Fotografia; il Salone della Fotografia di Venezia Immagine; il Festival Fotoleggendo di Roma; "Il Chiaro Scuro delle Violenze" al Palazzo della Triennale di Milano; "Il Codice Duval" a Palazzo Medici Riccardi di Firenze e al Macro Future di Roma; le mostre al Museo Ken Damy di fotografia contemporanea di Brescia;
"Situazioni – Trentino Arte 2003" al MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto;
La personale "Da Duval allo Specchio Immaginario" allestita al Santa Sofia di Salerno per l’Arte Contemporanea, presentata da RAI 1 nell’ambito dei Grandi Eventi in Campania. Accanto all’attività espositiva le immagini di Adriano Eccel hanno illustrato le opere di poeti, musicisti jazz e scrittori e molti dei suoi lavori sono presenti in cataloghi d’arte, libri di fotografia Fine Art, riviste nazionali e internazionali di fotografia contemporanea.
Nel 1991 è tra i soci fondatori del Museo Ken Damy di fotografia contemporanea di Brescia e dal 2004 fino alla sua prematura scomparsa collabora saltuariamente come artista/fotografo e commissario d’esame con l’Istituto Superiore di Fotografia di Roma. Sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche e private permanenti sia in Italia che all’estero.
In sua memoria è nata l’Associazione AEccel ha predisposto, inoltre, un sito web (www.adrianoeccel.it/kirby/) ed una cartella a stampa tipografica di elevata qualità di riproduzione (tiratura limitata di 400 esemplari) che include un’immagine per ciascun ciclo esposto. Questa raccolta sarà disponibile il giorno dell’inaugurazione.
La rassegna, fortemente voluta dall'Associazione AEcceL per la Fotografia, realizza un obiettivo molto preciso: quello di restituire al vasto pubblico l’articolato percorso di ricerca intrapreso, in oltre trent’anni di attività, dal fotografo trentino, prematuramente scomparso nel 2012.
Si tratta di un’occasione, unica, per conoscere l’intera produzione di un artista di rara intensità narrativa, competenza tecnica e sensibilità nella lettura delle dinamiche emozionali legate al quotidiano divenire. Un omaggio della città che l’ha visto nascere e crescere, forse tardivo, laddove si consideri che Adriano Eccel è un artista molto conosciuto ed apprezzato sia in Italia, sia all’estero e che, fra le altre cose, è rappresentato da due galleristi.
Intellettuale raffinato, sempre rispettoso delle ragioni dell’altro, Adriano Eccel rappresenta per Trento, la città dov’è vissuto, un importante punto di riferimento all’interno del variegato mondo dell’arte contemporanea.
Il percorso della mostra si sviluppa attraverso la vastità della sua produzione e propone sette “cicli”: Il Muro (1985), Attraverso la sfera (1986), Partita a bocce (1986/87), Photoopere (1990/93), Vietato l’ingresso (1995/96), Il Codice Duval (1996/2002), Lo specchio immaginario (2004/2012).
Come scrive Riccarda Turrina: “Nell’articolata sequenza delle immagini di Palazzo Trentini, Adriano Eccel presenta se stesso, quel suo innato bisogno di raccontare, attraverso la fotografia, il proprio mondo emotivo. L’artista, infatti, nel corso degli anni, pur avendo intrapreso diversi percorsi di ricerca, ha mantenuto come principio cardine del proprio operare lo studio dell’universo interiore. Ha indagato le sfumature dell’esistenza con passione e coinvolgimento e le ha tradotte in cicli fotografici da sfogliare con la stessa intensità con cui si sfogliano i ricordi e gli affetti. Per questo, ciò che racconta attraverso le immagini, ha uno sguardo limpido, capace di muovere gli animi e di uscire dal piano orizzontale della vita.
Adriano Eccel ha, dunque, sempre mantenuto una particolare coerenza espressiva dando vita ad atmosfere sospese fra sogno e ricordo, quali presenze di una realtà ricostruita attraverso elementi connotati da una forte valenza simbolica. Nelle sue fotografie, infatti, scorrono rimandi e legami con l’inconscio in grado di creare un codice espressivo di grande intensità narrativa, fatta di valenze autobiografiche e spirituali. Soprattutto nei lavori più recenti racconta se stesso, i suoi difficili passaggi, gli stretti cunicoli in fondo ai quali ha trovato la riconquistata libertà. Sono immagini intense e travolgenti, come il vocio indomito della paura e coincidono con la scelta di lasciare i materiali fotografici tradizionali a favore della ripresa e rielaborazione digitale in grande formato.”
E’ il caso di precisare che la rassegna, grazie all’operoso lavoro di ricerca, sistematizzazione e riqualificazione delle immagini, durato oltre un anno, permetterà di esporre integralmente le opere originali e alcune inedite e coinvolgenti pagine autografe utilizzate dall’autore per la descrizione del proprio lavoro. In mostra, oltre agli originali del Codice Duval (1996/2002, 22 immagini), esposti per la prima volta nella loro versione integrale, anche le ultime opere realizzate dall’artista, come Ex Mattatoio, facente parte del ciclo Lo specchio immaginario, al quale stava lavorando con estrema dedizione.
< Attraverso la sfera (1986)
Quest’ultimo, imponente lavoro, è ben descritto dallo stesso Adrian Eccel: “L’opera è una ricostruzione di fantasia - creata con delle immagini istantanee elaborate - dell’ex mattatoio di Roma, l’attuale Macro Future. Il lavoro rappresenta la struttura abbandonata con ancora la presenza delle ossa degli animali macellati e i meccanismi che servivano a trasportarli nei vari reparti, vi sono inoltre le prese d’aria accanto a vecchi sacchi e piatti abbandonati, le uova degli uccelli che hanno nidificato ovunque e il filo spinato della recinzione.
La presenza dell’uomo è testimoniata da uno scheletro umano che sporge dalla terra, animale fra gli animali ( nell’immagine in alto a sinistra ). La visione dell’ex mattatoio è in pianta ma viene mostrata in verticale come fosse una scultura tridimensionale, per questo motivo ogni oggetto posto al suo interno è saldamente agganciato alla base. L’ opera è riflessa in uno specchio antico ( la vediamo quindi al contrario ) la cui cornice delimita sia l’immagine che la struttura dell’edificio”.
< Ex Mattatoio
Adriano Eccel (Bolzano 1956 - Trento 2012) si è interessato per più di un decennio di pittura, grafica ed esperienze artistiche che abbandona nei primi anni '80 per occuparsi di fotografia contemporanea. Dopo un triennio di studi in cui affina psicologia e analisi dell’immagine, tecnica fotografica e stampa Fine Art, realizza "Il Muro" (1985) il suo primo lavoro fotografico.
Seguiranno, in ordine cronologico, le seguenti serie di immagini: "Attraverso la sfera", "La partita a bocce", "Photoopere", "Vietato l’ingresso", "Il Codice Duval", "Lo specchio immaginario" (ciclo non totalmente concluso che comprende 18 opere e da cui è tratto il trittico "Il Confessionale - Ex Voto"). Nel 1995 parte del suo lavoro fotografico "Photoopere" viene pubblicato negli Stati Uniti dal prestigioso Graphis International Fine Art Photography di New York. Il suo lavoro è apprezzato sia in Italia che in Europa da curatori e critici di fama internazionale; tra questi Jean Claude Lemagny, che acquisisce le immagini del lavoro fotografico "Vietato L’ingresso" ora in permanenza nella collezione internazionale di fotografia della Biblioteca Nazionale di Parigi.
Nel corso di una ventennale attività espositiva, Adriano Eccel ha realizzato più di 80 mostre, personali e collettive, allestite in gallerie private, musei di fotografia e arte contemporanea, aste, fiere e festival internazionali in diversi paesi tra cui Italia, Germania, Francia, Spagna e paesi dell’Est Europa. Molte le immagini presenti in cataloghi d’arte, libri di fotografia Fine Art, riviste nazionali e internazionali di fotografia contemporanea.
Tra gli eventi più importanti a livello nazionale si segnala: la Biennale Internazionale di Torino Fotografia; il Salone della Fotografia di Venezia Immagine; il Festival Fotoleggendo di Roma; "Il Chiaro Scuro delle Violenze" al Palazzo della Triennale di Milano; "Il Codice Duval" a Palazzo Medici Riccardi di Firenze e al Macro Future di Roma; le mostre al Museo Ken Damy di fotografia contemporanea di Brescia;
"Situazioni – Trentino Arte 2003" al MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto;
La personale "Da Duval allo Specchio Immaginario" allestita al Santa Sofia di Salerno per l’Arte Contemporanea, presentata da RAI 1 nell’ambito dei Grandi Eventi in Campania. Accanto all’attività espositiva le immagini di Adriano Eccel hanno illustrato le opere di poeti, musicisti jazz e scrittori e molti dei suoi lavori sono presenti in cataloghi d’arte, libri di fotografia Fine Art, riviste nazionali e internazionali di fotografia contemporanea.
Nel 1991 è tra i soci fondatori del Museo Ken Damy di fotografia contemporanea di Brescia e dal 2004 fino alla sua prematura scomparsa collabora saltuariamente come artista/fotografo e commissario d’esame con l’Istituto Superiore di Fotografia di Roma. Sue opere sono conservate in numerose collezioni pubbliche e private permanenti sia in Italia che all’estero.
In sua memoria è nata l’Associazione AEccel ha predisposto, inoltre, un sito web (www.adrianoeccel.it/kirby/) ed una cartella a stampa tipografica di elevata qualità di riproduzione (tiratura limitata di 400 esemplari) che include un’immagine per ciascun ciclo esposto. Questa raccolta sarà disponibile il giorno dell’inaugurazione.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family