Romolo Romani. Anima e visioni

Romolo Romani, Prismi, 1908-1910 c. Musei Civici, Brescia

 

Dal 21 Ottobre 2021 al 13 Febbraio 2022

Rovereto | Trento

Luogo: Mart Rovereto

Indirizzo: Corso Bettini 43

Orari: mart-dom 10.00-18.00, ven 10.00-21.00. Lunedì chiuso

Curatori: Beatrice Avanzi e Roberta D’Adda. Da un’idea di Vittorio Sgarbi

Costo del biglietto: Intero: 11 € Ridotto gruppi: 7 € Biglietto famiglia: 22 € Gratuito fino ai 14 anni e persone con disabilità Amici del museo: ingresso gratuito. Biglietto unico 3 sedi Mart, Casa Depero, Galleria Civica: Intero 14 €, ridotto 10 €

Telefono per informazioni: 800.397760

E-Mail info: info@mart.trento.it

Sito ufficiale: http://www.mart.trento.it


A Rovereto, dal 21 ottobre al 13 febbraio, Romolo Romani. Anima e visioni presenta una sessantina di opere dell’artista provenienti in gran parte dai Musei Civici di Brescia e arricchite da una selezione di opere e documenti conservati al Mart
Si tratta principalmente di disegni su carta a cui l’artista di dedicò con particolare passione.
 
Organizzata dalla curatrice del Mart Beatrice Avanzi e dalla conservatrice dei Musei Civici di Brescia Roberta D’Adda, l’esposizione conferma l’impegno di entrambi i musei a stringere alleanze con le più importanti istituzioni culturali al fine di valorizzare e di promuovere patrimoni artistici pubblici. La monografica rappresenta inoltre l’occasione per la circuitazione di un’eredità unica, sapientemente custodita dal Comune di Brescia e dalla sua Fondazione museale, messo eccezionalmente a disposizione dei sempre numerosi visitatori del Mart.
 
Romolo Romani. Anima e visioni ripercorre le tappe della breve carriera artistica di Romani (Milano, 1884 – Brescia, 1916): dal precoce esordio come caricaturista nei primissimi anni del Novecento – di cui è testimonianza un ritratto della sua insegnante di ginnasio – all’originale sintesi tra simbolismo ed espressionismo influenzata dall’arte del Nord Europa e, in particolare, da Edvard Munch, alla sperimentazione di un linguaggio non figurativo in anticipo sui più celebri artisti astratti del XX secolo, fino al ritorno a uno stile più tradizionale negli ultimi anni, segnati dalla malattia mentale che lo porterà alla morte. Nel percorso di visita emerge con forza la dimensione interiore come fondamento stesso della creazione di Romani.
 
Precursore dell’avanguardia, tra i firmatari del primo Manifesto dei pittori futuristi del 1910 - poi ritiratosi – Romani aderisce brevemente al Futurismo per poi proseguire in autonomia la sua ricerca sull’espressione degli stati d’animo: una visione fondata su suggestioni oniriche e spiritualistiche in cui affiorano i suoi incubi e i suoi fantasmi.
Questi prendono corpo nei volti dai forti chiaroscuri e dalle deformazioni memori delle teste grottesche di Leonardo, circondati da andamenti lineari che possono essere interpretati come propagazioni di onde psichiche e suoni interiori. 
Attraverso queste linee Romani rappresenta anche il fluire dell’acqua, la scomposizione della luce attraverso un prisma e altri motivi tratti dal mondo naturale che, nella sua arte, si trasfigurano in un’esplorazione dell’invisibile. 
 
L’interesse per l’occultismo e la volontà di evocare sensazioni e suoni interiori, lo portarono inoltre sulla via dell’astrazione, di cui fu uno dei precursori in Europa, anticipando le ricerche dello stesso Kandinskij.
Dopo essersi dedicato a una produzione prevalentemente grafica, nella quale prevalgono strutture e composizioni geometriche, nell’ultimo periodo l’artista ritorna alla figurazione con una serie di ritratti e con alcuni manifesti nei quali sembra ritrovare la forza espressiva di un tempo.



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