Si combatteva qui! Sulle orme della Grande Guerra. I Carpazi

© Alessio Franconi | Alessio Franconi, Przemyśl, 1996

 

Dal 23 Aprile 2022 al 16 Ottobre 2022

Riva del Garda | Trento

Luogo: Forte Garda

Indirizzo: Via Monte Brione

Telefono per informazioni: +39 0464 573869

E-Mail info: info@museoaltogarda.it

Sito ufficiale: http://www.museoaltogarda.it


Inaugura il 23 aprile alle ore 10.30 presso Forte Garda di Riva del Garda la mostra “Si combatteva Qui! Sulle orme della Grande Guerra. I Carpazi”, patrocinata dalla Commissione Europea e giunta alla sua 29° tappa dopo esser stata esposta sia in Italia che in Europa.
Nata con lo scopo di ricordare le sofferenze di chi combatté quella guerra, la mostra guida il visitatore verso una più profonda comprensione del valore della pace e dell’Unione Europea. Dopo aver portato a Forte Garda nel 2021 il capitolo dedicato al fronte Italo-Austroungarico delle Alpi, Alessio Franconi torna ad esporre al Forte rivano, quest’anno con un focus dedicato alle vicende del fronte orientale-russo lungo i Monti Carpazi, che videro combattere trentini e altoatesini inviati per conto dell’Imperatore d’Austria. Ricordati da Franconi anche i combattenti del Regio Esercito Italiano che, caduti in prigionia, venivano mandati nel centro dell’Impero.
 
“Si combatteva qui!” è quindi una mostra che spiega la Grande Guerra mostrando i luoghi dei combattimenti: spazi che hanno visto districarsi una guerra a corpo a corpo, con continui assalti, episodi tragici, orrori, drammi e disumanità in un fronte, quello orientale, che nel solo primo anno di guerra costò quasi due milioni di vittime.
 
Per Alessio Franconi, autore del reportage fotografico, “È stato un insegnamento di vita, un percorso introspettivo verso una maggior comprensione del mondo contemporaneo; osservare dal vivo i luoghi della Grande Guerra è un’esperienza faticosa e dolorosa dal momento in cui ancora si possono vedere le ossa sparse sui campi di battaglia”. Campi che l'autore ha ritratto in bianco e nero, a cento anni dalla fine delle ostilità.
Il progetto di Alessio Franconi è il risultato di un lungo lavoro durato oltre cinque anni. L’autore si è recato lungo tutto l’arco alpino raggiungendo campi di battaglia a oltre 3000 metri di quota. Con una lunga e delicata missione fotografica, ha attraversato i Monti Carpazi, per ricordare il dimenticato fronte orientale raggiungendo l’Ungheria, l’Ucraina, la Polonia, la Slovacchia e la Repubblica Ceca.
 
Alessio Franconi ci ricorda il valore della pace con delle fotografie da luoghi che sono tornati di drammatica attualità “Sono stato ispirato a recarmi nei Monti Carpazi dalle note e parole del canto trentino ‘Monti Scarpazi’, è stato emozionante guidare nella neve di quei remoti passi di montagna e trovare per davvero quelle croci che spuntavano dalla neve. Quando ho varcato il confine dell’Unione per entrare in Ucraina mi sono recato nei cimiteri di guerra ma, accanto ai caduti della Grande Guerra, mi sono trovato innanzi ai caduti ventenni che già combattevano nelle zone Est dell’Ucraina. I venti di guerra, oggi esplosi completamente, si respiravano ovunque”.
 
La mostra ha il patrocinio di: Commissione Europea, Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la commemorazione degli anniversari di interesse nazionale, Associazione Nazionale Alpini, Club Alpino Italiano, Erasmus Student Network Italia, Fondazione Pot Miru “Sentiero della Pace”, Ufficio Nazionale per il Turismo Sloveno, Comitato per il Centenario in seno al Gruppo Alpini Milano Centro, The International Propeller Club – Port of Milan.
 
Alessio Franconi è fotografo e scrittore oltre a esercitare la professione forense. È autore di Si combatteva Qui! un reportage fotografico esposto innumerevoli volte in Italia e in altri Stati europei che, per il suo impatto, è patrocinato dalla Commissione Europea e da numerosi enti. L’autore ha pubblicato “Si combatteva qui! Nei luoghi della Grande Guerra” (2017) e “Alpi, teatro di battaglie! 1940 – 1945” (2020) con Hoepli e Slovenia (2017), Tallinn (2018) ed Estonia (2019) con Morellini Editore.
www.franconiphotos.eu

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