5. AQUILEIA FILM FESTIVAL
Dal 23 Luglio 2014 al 25 Luglio 2014
Aquileia | Udine
Luogo: Aquileia
Indirizzo: Piazza Patriarcato
Orari: mercoledì 23, giovedì 24, venerdì 25 dalle ore 21
Curatori: Dario Di Blasi, Gianluca Baronchelli
Enti promotori:
- Fondazione Aquileia
- Rassegna Internazionale di Rovereto
- “Archeologia Viva”
- Comune di Aquileia
Sito ufficiale: http://www.fondazioneaquileia.it
Al via mercoledì 23 luglio alle 21.00 la quinta edizione dell’Aquileia Film Festival- Rassegna internazionale del cinema archeologico organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con la Rassegna Internazionale di Rovereto, la rivista specialistica “Archeologia Viva” e il Comune di Aquileia.
Per tre serate cinema, archeologia e grandi divulgatori scientifici intervistati da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, animeranno il sito UNESCO: in concorso una selezione di documentari scelti tra il meglio della produzione cinematografica internazionale a tema archeologico, storico, etnologico tra i quali il pubblico sceglierà il vincitore del Premio Aquileia, un mosaico realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli.
Ospite d’eccezione per l’apertura del Festival sarà Viviano Domenici, storica firma delle pagine scientifiche del Corriere della Sera che ha scritto gli ultimi due libri in coppia con Margherita Hack -“Notte di Stelle” e “C’è qualcuno là fuori?” - dedicati a sfatare i falsi miti che circolano nel mondo della scienza «nutriti in tutto il mondo – come si legge nelle pagine del libro - con decine di milioni di libri venduti e trasmissioni televisive specializzate in bufale spaziali». Il libro è «una piccola rassegna – scrive ancora l’autore - di smentite di presunti misteri che può aiutare a prendere le distanze da interpretazioni sempre in bilico tra l’irrazionale, il visionario e l’esoterico, e non di rado in malafede». Scelta non casuale della Fondazione Aquileia che in questa edizione ha anche l’onore di ospitare per il secondo anno consecutivo Alberto Angela, e vuole riservare grande attenzione all’importanza di una rigorosa divulgazione scientifica e della sensibilizzazione del pubblico al valore e alla consapevolezza del nostro patrimonio culturale.
La serata si aprirà alle 21 con il film targato ZDF “Persia- L’eredità del Fuoco” che ci racconterà la scoperta di trentamila tavole millenarie a Persepoli, la capitale dell’antica Persia (oggi Iran), patrimonio UNESCO dal 1979. Le tavole sono l’archivio del Palazzo della città sfuggito miracolosamente all’incendio appiccato dai soldati di Alessandro Magno nel 330 a.C.: ricevute, contratti, bolle di consegna, iscrizioni rappresentano la memoria dell’antica città imperiale e un tesoro di incredibile valore da leggere e interpretare.
Alle 22.30 nel film prodotto da Arte France “Il crepuscolo delle civiltà – La fine dell’età delle piramidi” l’archeologo francese Audran Labrousse indagherà per scoprire la chiave della catastrofe e le cause che portarono alla caduta dell’Antico Regno d’Egitto nel 2200 a. C.: sette secoli di storia, quattordici faraoni e poi il caos, le piramidi vengono violate e la società collassa: perchè?
Giovedì 24 luglio una serata dedicata in buona parte ad Alfredo e Angelo Castiglioni, i gemelli archeologi-reporter, autori nel 1989 di una delle scoperte più sensazionali dell’archeologia, la città sepolta di Berenice Pancrisia nel deserto della Nubia in Sudan, la città tutta d’oro di cui parlava Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. La serata si aprirà alle 21 con la proiezione del loro film “Adulis - cronaca della missione archeologica 2012-2013” e, a seguire, con la loro verve ci intratterranno con aneddoti di oltre 50 anni di spedizioni in Africa, ma ci riporteranno anche le difficoltà dell’attuale situazione politica che mette a rischio la salvaguardia di molti beni culturali.
Alle 22.30 ci trasferiremo invece in Egitto e con il film “La città egiziana sommersa – La rivelazione di un segreto” seguiremo l’archeologo Franck Goddio alla ricerca dell’antico porto di Heracleion alla foce del Nilo. Caratterizzato da sfarzosi templi, navi, canali e bacini sorse poco prima dell’età cristiana e durò fino al VII secolo quando la città fu misteriosamente sommersa e dimenticata.
Venerdì 25 luglio alle 21.00 “I predatori del tempo”, la straordinaria inchiesta sull’arte rubata del regista italiano Adolfo Conti aprirà la serata finale del Festival: chi può pagare prezzi da capogiro per un’opera d’arte? Quali sono le forze che trainano questo mercato? E quale il ruolo che molti musei hanno giocato nel traffico illecito di antichità? Un traffico criminale di proporzioni incredibili, secondo solo a quello della droga come ci sveleranno le indagini del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri.
E alle 22.00 Alberto Angela, il divulgatore scientifico per eccellenza, ospite dell’Aquileia Film Festival per il secondo anno consecutivo, ci presenterà in una conversazione-intervista condotta dal direttore di Archeologia Viva Piero Pruneti il suo ultimo libro edito da Rizzoli in collaborazione con Rai Eri “I bronzi di Riace – L’avventura di due eroi restituiti dal mare”. L’autore ci accompagnerà nell’epoca e negli ambienti da cui presumibilmente provengono, cercherà di immaginare chi potessero raffigurare questi due splendidi personaggi maschili e in quali circostanze sconosciute finirono sul fondale del Mar Ionio. Vi furono buttati da una nave in una notte di tempesta? E la nave arrivò in porto o affondò? Senza trascurare di soffermarsi sulle polemiche e le indagini che accompagnarono il ritrovamento: esiste un terzo Bronzo? C’erano anche uno scudo, degli elmi e una lancia accanto alle staue recuperate nell’agosto del 1972?
Per tre serate cinema, archeologia e grandi divulgatori scientifici intervistati da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, animeranno il sito UNESCO: in concorso una selezione di documentari scelti tra il meglio della produzione cinematografica internazionale a tema archeologico, storico, etnologico tra i quali il pubblico sceglierà il vincitore del Premio Aquileia, un mosaico realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli.
Ospite d’eccezione per l’apertura del Festival sarà Viviano Domenici, storica firma delle pagine scientifiche del Corriere della Sera che ha scritto gli ultimi due libri in coppia con Margherita Hack -“Notte di Stelle” e “C’è qualcuno là fuori?” - dedicati a sfatare i falsi miti che circolano nel mondo della scienza «nutriti in tutto il mondo – come si legge nelle pagine del libro - con decine di milioni di libri venduti e trasmissioni televisive specializzate in bufale spaziali». Il libro è «una piccola rassegna – scrive ancora l’autore - di smentite di presunti misteri che può aiutare a prendere le distanze da interpretazioni sempre in bilico tra l’irrazionale, il visionario e l’esoterico, e non di rado in malafede». Scelta non casuale della Fondazione Aquileia che in questa edizione ha anche l’onore di ospitare per il secondo anno consecutivo Alberto Angela, e vuole riservare grande attenzione all’importanza di una rigorosa divulgazione scientifica e della sensibilizzazione del pubblico al valore e alla consapevolezza del nostro patrimonio culturale.
La serata si aprirà alle 21 con il film targato ZDF “Persia- L’eredità del Fuoco” che ci racconterà la scoperta di trentamila tavole millenarie a Persepoli, la capitale dell’antica Persia (oggi Iran), patrimonio UNESCO dal 1979. Le tavole sono l’archivio del Palazzo della città sfuggito miracolosamente all’incendio appiccato dai soldati di Alessandro Magno nel 330 a.C.: ricevute, contratti, bolle di consegna, iscrizioni rappresentano la memoria dell’antica città imperiale e un tesoro di incredibile valore da leggere e interpretare.
Alle 22.30 nel film prodotto da Arte France “Il crepuscolo delle civiltà – La fine dell’età delle piramidi” l’archeologo francese Audran Labrousse indagherà per scoprire la chiave della catastrofe e le cause che portarono alla caduta dell’Antico Regno d’Egitto nel 2200 a. C.: sette secoli di storia, quattordici faraoni e poi il caos, le piramidi vengono violate e la società collassa: perchè?
Giovedì 24 luglio una serata dedicata in buona parte ad Alfredo e Angelo Castiglioni, i gemelli archeologi-reporter, autori nel 1989 di una delle scoperte più sensazionali dell’archeologia, la città sepolta di Berenice Pancrisia nel deserto della Nubia in Sudan, la città tutta d’oro di cui parlava Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. La serata si aprirà alle 21 con la proiezione del loro film “Adulis - cronaca della missione archeologica 2012-2013” e, a seguire, con la loro verve ci intratterranno con aneddoti di oltre 50 anni di spedizioni in Africa, ma ci riporteranno anche le difficoltà dell’attuale situazione politica che mette a rischio la salvaguardia di molti beni culturali.
Alle 22.30 ci trasferiremo invece in Egitto e con il film “La città egiziana sommersa – La rivelazione di un segreto” seguiremo l’archeologo Franck Goddio alla ricerca dell’antico porto di Heracleion alla foce del Nilo. Caratterizzato da sfarzosi templi, navi, canali e bacini sorse poco prima dell’età cristiana e durò fino al VII secolo quando la città fu misteriosamente sommersa e dimenticata.
Venerdì 25 luglio alle 21.00 “I predatori del tempo”, la straordinaria inchiesta sull’arte rubata del regista italiano Adolfo Conti aprirà la serata finale del Festival: chi può pagare prezzi da capogiro per un’opera d’arte? Quali sono le forze che trainano questo mercato? E quale il ruolo che molti musei hanno giocato nel traffico illecito di antichità? Un traffico criminale di proporzioni incredibili, secondo solo a quello della droga come ci sveleranno le indagini del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri.
E alle 22.00 Alberto Angela, il divulgatore scientifico per eccellenza, ospite dell’Aquileia Film Festival per il secondo anno consecutivo, ci presenterà in una conversazione-intervista condotta dal direttore di Archeologia Viva Piero Pruneti il suo ultimo libro edito da Rizzoli in collaborazione con Rai Eri “I bronzi di Riace – L’avventura di due eroi restituiti dal mare”. L’autore ci accompagnerà nell’epoca e negli ambienti da cui presumibilmente provengono, cercherà di immaginare chi potessero raffigurare questi due splendidi personaggi maschili e in quali circostanze sconosciute finirono sul fondale del Mar Ionio. Vi furono buttati da una nave in una notte di tempesta? E la nave arrivò in porto o affondò? Senza trascurare di soffermarsi sulle polemiche e le indagini che accompagnarono il ritrovamento: esiste un terzo Bronzo? C’erano anche uno scudo, degli elmi e una lancia accanto alle staue recuperate nell’agosto del 1972?
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