Alla Fondazione Giorgio Cini: Burri, Entropy e Expanded

Alberto Burri, Rosso Plastica M3, 1961, Plastica, combustione su tela, Fondazione Palazzo Albizzini, Collezione Burri

 

Dal 08 Maggio 2019 al 10 Maggio 2019

Venezia

Luogo: Fondazione Giorgio Cini

Indirizzo: San Giorgio Maggiore

E-Mail info: info@cini.it

Sito ufficiale: http://www.cini.it



Inaugurano questa settimana sull’Isola di San Giorgio Maggiore: la grande retrospettiva su Alberto Burri; una mostra dedicata alla scena artistica cinese contemporanea in collaborazione con la Fondazione Faurschou ed Expanded, un progetto di ricerca che espone nel parco sculture di Carsten Höller, Julião Sarmento e Marina Abramović

La mostra dedicata al grande artista del vetro, Maurice Marinot, a LE STANZE DEL VETRO, sarà eccezionalmente aperta anche mercoledì 8 maggio. Tra gli eventi della Fondazione Cini si ricorda anche Adrian Ghenie che ha inaugurato la stagione 2019 di Palazzo Cini a San Vio con la sua prima personale in Italia
 
Con quattro progetti espositivi negli spazi dell’Isola di San Giorgio Maggiore uno a Palazzo Cini a San Vio, sarà ulteriormente ricca di eventi la settimana di apertura della 58. Esposizione Internazionale d’Arte grazie alle numerose iniziative promosse e ospitate dalla Fondazione Giorgio Cini.
 
Giovedì 9 maggio 2019 sull’Isola di San Giorgio Maggiore inaugureranno tre mostre.

BURRI la pittura, irriducibile presenza 
grande retrospettiva dedicata all’artista della materia (press preview: 9 maggio 11-17.30, aperta al pubblico da venerdì 10 maggio fino al 28 luglio 2019 tutti i giorni dalle 11 alle 19, chiuso il mercoledì, info: arte@cini.it, www.cini.it) a cura di Bruno Corà, Presidente della Fondazione Burri, e organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini e dalla Fondazione Burri in collaborazione con Tornabuoni Art e Paola Sapone MCIA, in partnership con Intesa Sanpaolo, è un progetto concepito appositamente per Venezia che ripercorre cronologicamente le più significative tappe del percorso del Maestro della ‘materia’ attraverso molti dei suoi più importanti capolavori. 
Dai rarissimi Catrami (1948) agli ultimi e monumentali Cellotex(1994), la mostra con circa 50 opere provenienti da importanti musei italiani e stranieri, dalla Fondazione Burri e da prestigiose collezioni private, ricostruisce nella sua interezza la parabola storica di uno dei più grandi protagonisti dell'arte italiana ed europea del XX secolo e riporta Burri a Venezia dopo la memorabile personale che nel 1983 vide protagoniste 18 opere del ciclo Sestante nel suggestivo edificio degli ex Cantieri Navali alla Giudecca, segnando una tappa fondamentale nella carriera dell’artista.
 
Sempre giovedì 9 maggio, la Fondazione Faurschou presenterà Entropy, esposizione che esplora le opere di sette artisti cinesi contemporanei riconosciuti a livello internazionale: He AnLiu WeiYang FudongZhao Zhao,Sun XunYu JiChen Tianzhuo. Suddivisa in sette sezioni, ognuna dedicata all’opera di uno dei sette artisti, la mostra offre una panoramica della complessità dell’odierna scena artistica cinese in costante evoluzione. Mentre gli artisti condividono l’esperienza di essere nati e cresciuti in una Cina in rapido cambiamento, contraddistinta da crescita economica e scambi culturali, il percorso espositivo fa sentire ciascuna delle loro voci in maniera distintiva. Come il termine scientifico “entropia”, che in questo contesto si intende come la misura del numero di stati possibili in un dato sistema, la mostra mette in scena una voce della Cina formata da molte voci e può essere interpretata e vissuta in vari modi (press preview 9 maggio 10-11aperta al pubblico dal 10 maggio al 1 settembre 2019, tutti i giorni dalle 10 alle 19, chiuso il mercoledì, per info: www.faurschou.comwww.cini.it).
 
Il 9maggioinaugura infine Expanded un progetto di ricerca creato nel contest del First Stone Programme, promosso da Assimagra e curato da experimentadesign. Grazie alla partnership con Fondazione Giorgio Cini, la mostra presenta opere originali degli artisti Carsten HöllerJulião Sarmento Marina Abramović, tutte concepite per essere esposte in spazi pubblici. Le opere esplorano, ciascuna a suo modo, la nostra percezione dello spazio, della scala di misura, del tempo e della posizione, così come la possibilità di espandere i nostri confini auto imposti o basati sulla nostra cultura. Poste nel parco della Fondazione Giorgio Cini, immerse nella natura, queste opere offriranno momenti di sperimentazione e confronto con il pubblico, sottolineando il valore dell’arte e della cultura in una location alternativa. L’accesso a Expandedè consentito solo tramite visite guidate(10 maggio – 24 novembre, opening: 9 maggio 17.30-20, per informazioni www.cini.it).
 
Mercoledì 8 maggio è eccezionalmente visitabile a San Giorgioanche la mostra (solitamente chiusa di mercoledì) deLE STANZE DEL VETRO, Maurice Marinot. Il vetro, 1911-1934, curata da Jean-Luc Olivié Cristina Beltrami, e organizzata in collaborazione con il Museo delle Arti Decorative di Parigi (MAD). La mostra rappresenta il primo tributo internazionale a questo grande artigiano del vetro – Maurice Marinot (1882-1960) – protagonista di una rivoluzione, nella tecnica quanto nel gusto. Sono esposte oltre duecento opere, provenienti principalmente da musei internazionali, per illustrare l’evoluzione e la ricchezza del lavoro di Marinot con il vetro. Ai vetri si affiancano centoquindici disegni, tra schizzi e progetti per oggetti e per allestimenti, provenienti da differenti musei francesi, in particolare dal Museo delle Arti Decorative di Parigi (MAD), e dai Musei Nazionali Reali di Bruxelles (25 marzo - 28 luglio, tutti i giorni dalle 10 alle 19, chiuso il mercoledì, info: www.lestanzedelvetro.org).
 
Dal 19 aprile ha riaperto al pubblico, la straordinaria casa-museo Palazzo Cini a San Vio in partnership con Assicurazioni Generali. La riapertura stagionale è avvenuta con l’inaugurazione della mostra The Battle between Carnival and Feastdi Adrian Ghenie promossa dall’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con collaborazione con Galerie Thaddaeus Ropac. L’artista espone un ciclo di nove tele di grande impatto, alcune inedite e ispirate alla storia veneziana, ma sempre legate anche ai temi più controversi e tenebrosi dell’attualità (19 aprile-18 novembre, tutti i giorni dalle 11 alle 19, chiuso il martedì, info: palazzocini@cini.it; www.palazzocini.it, www.cini.it).
 
In linea con il progetto della Fondazione Giorgio Cini di integrazione dei servizi di accoglienza sull’Isola di San Giorgio Maggiore, anche per la Biennale Arte è possibile visitare, oltre al complesso monumentale, il “bosco” della Fondazione e le Vatican Chapels, presentate al pubblico lo scorso anno, durante la 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Grazie alla collaborazione con la Benedicti Claustra, ramo onlus della comunità benedettina di San Giorgio Maggiore, nei biglietti della visita è possibile includere inoltre l’accesso al campanile della Basilica di San Giorgio Maggiore. Le visite guidate al complesso monumentale della Fondazione Giorgio Cini, aperte tutti i giorni della settimana, prevedono quattro diversi itinerari di visita (per informazioni  https://www.cini.it/visita). Il progetto è realizzato in partnership con Assicurazioni Generali.
 

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