Alvise Bittente. House Forgotten Dreams
Dal 10 Marzo 2013 al 31 Marzo 2013
Venezia
Luogo: La Fenice Gallery
Indirizzo: San Marco 1948
Orari: da giovedì a domenica 14-18 o su appuntamento
Curatori: Cecilia Tirelli
E-Mail info: info@lafenicegallery.com
Sito ufficiale: http://www.lafenicegallery.com
House Forgotten Dreams di Alvise Bittente è il risultato di un percorso a ritroso fatto di schiena.
Un confronto diretto che indaga le possibilità di espressione e di significato della rappresentazione e della sua interpretazione.
Una nuova produzione dove lo spazio è complice perchè estraneo, de-contestualizza e attraverso l’intervento dell’artista ritrova l’archetipo. Rendere (di nuovo) presente non è una evocazione, l’opera è sempre figlia, del suo tempo.
Nessuna chiave di lettura può essere intesa come serrato sfondamento di una porta aperta. Ecco che una casa che dimentica i sogni oppure che sogna di esser casa e non più cava, un tempo luogo solo di culto e di cerimonie, viene vista come l’immagine di una bocca aperta dove il sasso che la spalanca è il significato e le pareti il significante, scarabocchiato, dis(d)egnato.
Disegni in un antro, come parole nella cavità, che rimangono fuori dalla gola ma che non riescono ad uscire. Afasiche. A dire che nessuna lettura può realmente tirare fuori la loro visione, nemmeno con l’occhio attento e mascherato da un occhiale senza lente.
E’ solo montatura di un 3Dmento della rappresentazione che da sempre esiste.
Nessun sbirciare dal buco della serratura, serratamente mostrata, o scomodità da "Étant donnés", ma una porta sfondata, senza forzatura, aperta. Nel mito della caverna l'interno è già ombra della casa, che si dimentica, in cui la cosa-oggetto rimane silhouette, montatura, disegno della sua ombra, come un sasso che tiene la bocca aperta per non permettere di dire che quel sasso, tiene la bocca aperta.
Un confronto diretto che indaga le possibilità di espressione e di significato della rappresentazione e della sua interpretazione.
Una nuova produzione dove lo spazio è complice perchè estraneo, de-contestualizza e attraverso l’intervento dell’artista ritrova l’archetipo. Rendere (di nuovo) presente non è una evocazione, l’opera è sempre figlia, del suo tempo.
Nessuna chiave di lettura può essere intesa come serrato sfondamento di una porta aperta. Ecco che una casa che dimentica i sogni oppure che sogna di esser casa e non più cava, un tempo luogo solo di culto e di cerimonie, viene vista come l’immagine di una bocca aperta dove il sasso che la spalanca è il significato e le pareti il significante, scarabocchiato, dis(d)egnato.
Disegni in un antro, come parole nella cavità, che rimangono fuori dalla gola ma che non riescono ad uscire. Afasiche. A dire che nessuna lettura può realmente tirare fuori la loro visione, nemmeno con l’occhio attento e mascherato da un occhiale senza lente.
E’ solo montatura di un 3Dmento della rappresentazione che da sempre esiste.
Nessun sbirciare dal buco della serratura, serratamente mostrata, o scomodità da "Étant donnés", ma una porta sfondata, senza forzatura, aperta. Nel mito della caverna l'interno è già ombra della casa, che si dimentica, in cui la cosa-oggetto rimane silhouette, montatura, disegno della sua ombra, come un sasso che tiene la bocca aperta per non permettere di dire che quel sasso, tiene la bocca aperta.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family