Ascension
Ascension - Anish Kapoor - Basilica di San Giorgio - Venezia
Dal 01 Giugno 2011 al 27 Novembre 2011
Venezia
Luogo: Basilica di San Giorgio
Indirizzo: Isola di San Giorgio Maggiore
Orari: Lun-sab: 10:00-13:00 / 14:30-18:00; dom: 9:00-11:00 / 14:30-18:00
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39.0577.907157
E-Mail info: press@galleriacontinua.com
Sito ufficiale: http://www.arteallarte.org
Galleria Continua e illycaffè sono lieti di presentare nel contesto degli eventi collaterali della 54. Esposizione
Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia un’installazione di grandi dimensioni di Anish
Kapoor, Ascension. Organizzato da Arte Continua e curato da Lorenzo Fiaschi, il progetto è realizzato
grazie a Galleria Continua e illycaffè, con la collaborazione della Fondazione Giorgio Cini onlus e
dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore.
Anish Kapoor è senza dubbio una delle figure di maggiore rilievo nel panorama dell’arte contemporanea
internazionale. Le sue opere sono una sintesi tra materialità e spiritualità, oggetto e architettura,
sono sculture dal carattere aperto, nelle quali s’instaura un dialogo tra pieno e vuoto, esterno e interno,
concavo e convesso, tensione ed equilibrio, presenza ed assenza. Il vuoto come metafora della creazione
assume un ruolo fondamentale nel lavoro dell’artista.
Ascension è un’installazione site-specific che materializza il paradosso della colonna di fumo: un vortice
di fumo bianco si sprigiona da una base circolare posta in corrispondenza dell’incrocio fra transetto
e navata della maestosa Basilica di San Giorgio Maggiore. L’opera, realizzata per la prima volta
nello spazio dell’ex cinema di San Gimignano nel 2003, in seguito è stata ospitata nelle importanti
sedi di Rio de Janeiro, Brasilia (2006) e San Paolo (2007) del Centro Cultural Banco do Brasil. Nel 2007
è stata realizzata a Pechino da Galleria Continua all’interno del 798, oggi distretto artistico di grande
rilevanza culturale.
Progettata da Andrea Palladio a partire dal 1565 e conclusa dal suo allievo Vincenzo Scamozzi durante
la prima decade del 1600, la Basilica diventa per la prima volta scenario per un intervento artistico
contemporaneo.
Realizzata in uno spazio consacrato, l’opera assume una forma completamente nuova per inserirsi
nell’eccezionale contesto della Basilica rispettandone la sacralità. Qui l’installazione sembra trovare il
proprio luogo ideale di realizzazione, a dimostrarlo le parole stesse dell’artista Anish Kapoor: “Nel mio
lavoro, ciò che è e ciò che sembra essere molto spesso si confondono. In Ascension ad esempio, ciò
che mi interessa è l’idea dell’immaterialità che diviene un oggetto, che è esattamente ciò che accade in
Ascension: il fumo diventa una colonna. In quest’opera è anche presente l’idea di Mosé che seguì una
colonna di fumo, una colonna di luce, nel deserto…”.
Mai un artista si è spinto così oltre nel rendere tangibile ciò che generalmente viene interpretato come
vuoto.
La spiritualità strettamente connessa alla spettacolarità di quest’opera ne fanno l’installazione che meglio
rappresenta quell’area della ricerca artistica contemporanea che non si accontenta di stupire, ma
che vuole aprire nuove e profonde riflessioni sulle questioni più delicate che l’uomo contemporaneo
sta affrontando, quali il conflitto tra le religioni e il ruolo che l’arte può ancora sostenere per creare un
territorio comune su cui confrontarsi.
Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia un’installazione di grandi dimensioni di Anish
Kapoor, Ascension. Organizzato da Arte Continua e curato da Lorenzo Fiaschi, il progetto è realizzato
grazie a Galleria Continua e illycaffè, con la collaborazione della Fondazione Giorgio Cini onlus e
dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore.
Anish Kapoor è senza dubbio una delle figure di maggiore rilievo nel panorama dell’arte contemporanea
internazionale. Le sue opere sono una sintesi tra materialità e spiritualità, oggetto e architettura,
sono sculture dal carattere aperto, nelle quali s’instaura un dialogo tra pieno e vuoto, esterno e interno,
concavo e convesso, tensione ed equilibrio, presenza ed assenza. Il vuoto come metafora della creazione
assume un ruolo fondamentale nel lavoro dell’artista.
Ascension è un’installazione site-specific che materializza il paradosso della colonna di fumo: un vortice
di fumo bianco si sprigiona da una base circolare posta in corrispondenza dell’incrocio fra transetto
e navata della maestosa Basilica di San Giorgio Maggiore. L’opera, realizzata per la prima volta
nello spazio dell’ex cinema di San Gimignano nel 2003, in seguito è stata ospitata nelle importanti
sedi di Rio de Janeiro, Brasilia (2006) e San Paolo (2007) del Centro Cultural Banco do Brasil. Nel 2007
è stata realizzata a Pechino da Galleria Continua all’interno del 798, oggi distretto artistico di grande
rilevanza culturale.
Progettata da Andrea Palladio a partire dal 1565 e conclusa dal suo allievo Vincenzo Scamozzi durante
la prima decade del 1600, la Basilica diventa per la prima volta scenario per un intervento artistico
contemporaneo.
Realizzata in uno spazio consacrato, l’opera assume una forma completamente nuova per inserirsi
nell’eccezionale contesto della Basilica rispettandone la sacralità. Qui l’installazione sembra trovare il
proprio luogo ideale di realizzazione, a dimostrarlo le parole stesse dell’artista Anish Kapoor: “Nel mio
lavoro, ciò che è e ciò che sembra essere molto spesso si confondono. In Ascension ad esempio, ciò
che mi interessa è l’idea dell’immaterialità che diviene un oggetto, che è esattamente ciò che accade in
Ascension: il fumo diventa una colonna. In quest’opera è anche presente l’idea di Mosé che seguì una
colonna di fumo, una colonna di luce, nel deserto…”.
Mai un artista si è spinto così oltre nel rendere tangibile ciò che generalmente viene interpretato come
vuoto.
La spiritualità strettamente connessa alla spettacolarità di quest’opera ne fanno l’installazione che meglio
rappresenta quell’area della ricerca artistica contemporanea che non si accontenta di stupire, ma
che vuole aprire nuove e profonde riflessioni sulle questioni più delicate che l’uomo contemporaneo
sta affrontando, quali il conflitto tra le religioni e il ruolo che l’arte può ancora sostenere per creare un
territorio comune su cui confrontarsi.
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