Francesco Pasinetti: scrivere, raccontare, rappresentare, dalle raccolte della Biblioteca Nazionale Marciana e dell’Archivio Carlo Montanaro
Dal 21 Dicembre 2012 al 06 Gennaio 2013
Venezia
Luogo: Biblioteca Nazionale Marciana - Sale Monumentali
Indirizzo: piazzetta San Marco 13/a
Orari: 10-17
Curatori: Tiziana Plebani, Alberto Prandi
Enti promotori:
- Ministero per i Beni e le Attività Culturali
- Banco San Marco
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 041 2407211
E-Mail info: biblioteca@marciana.venezia.sbn.it
Sito ufficiale: http://www.marciana.venezia.sbn.it
La Biblioteca Nazionale Marciana - in collaborazione con il Comitato regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Francesco Pasinetti, la Regione del Veneto e l’Archivio Carlo Montanaro (ACM) - dal 21 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013 organizza la mostra: “Francesco Pasinetti: scrivere, raccontare, rappresentare, dalle raccolte della Biblioteca Nazionale Marciana e dell’Archivio Carlo Montanaro”.
L’esposizione, curata da Tiziana Plebani e Alberto Prandi con la collaborazione di Sara Zucchi, sarà allestita nelle Sale Monumentali della Biblioteca (Libreria Sansoviniana, inserita nel Percorso integrato dei Musei di Piazza San Marco, con ingresso dal Museo Correr - Ala Napoleonica) e aprirà nei consueti orari (10 – 17, chiusura della biglietteria un’ora prima).
Di Pasinetti Carlo Montanaro (presidente del Comitato regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Francesco Pasinetti) scrive: “Faceva le veline anche delle lettere sentimentali, come si è potuto vedere ed ascoltare a fine ottobre al Teatro Goldoni nello spettacolo Raccontare, raccontare Francesco, nel frammento in cui si è evocata la relazione di sapore sentimentale tra lui, maestro, e lei, allieva ma anche Musa ispiratrice: Alida Valli. Ma era un instancabile promotore e comunicatore, Francesco Pasinetti. Promotore nel senso della scrittura essendosi misurato con poesia, drammaturgia, critica, storia (del cinema ma anche di Venezia); comunicatore nel senso della didattica e dei rapporti interpersonali, nella sua funzione di leader riconosciuto dei suoi stessi coetanei che riusciva a coinvolgere negli eventi che hanno caratterizzato la sua multiforme attività: cinema, teatro, di prosa e lirico, giornalismo, pubblicistica, fotografia.
E poi quest’attenzione alla storia (la sua Storia del cinema dalle origini a oggi, 1939) e alla memoria (la fondazione della “Cineteca nazionale”), facilmente dimostrabile da quel poco (che comunque è moltissimo!!!) che sopravvive all’incendio della casa veneziana e alla graduale ma ineluttabile dispersione dei materiali della casa romana. Dimostrabile proprio da quanto, a campione, in funzione delle diverse tipologie, si mostra in questa esposizione: copioni, sceneggiature, ritagli di giornale scrupolosamente incollati, lettere, stamponi positivi e negativi fotografici… La mostra, verrebbe da dire, dell’ago di un pagliaio andato distrutto, ma che da solo è più che sufficiente per far intuire quello che non c’è più, a testimoniare un’attività fervida ed indefessa che, ad ogni nuova scoperta tra i materiali superstiti (l’ultima in ordine di tempo: i testi per le Cronache del Cinema, rubrica settimanale dell’appena liberata,1945-1948, Radio Venezia) conferma la meraviglia nel considerare che Francesco Pasinetti ha lasciato questo mondo, improvvisamente, poco prima di compiere il suo trentottesimo compleanno.”
L’esposizione, curata da Tiziana Plebani e Alberto Prandi con la collaborazione di Sara Zucchi, sarà allestita nelle Sale Monumentali della Biblioteca (Libreria Sansoviniana, inserita nel Percorso integrato dei Musei di Piazza San Marco, con ingresso dal Museo Correr - Ala Napoleonica) e aprirà nei consueti orari (10 – 17, chiusura della biglietteria un’ora prima).
Di Pasinetti Carlo Montanaro (presidente del Comitato regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Francesco Pasinetti) scrive: “Faceva le veline anche delle lettere sentimentali, come si è potuto vedere ed ascoltare a fine ottobre al Teatro Goldoni nello spettacolo Raccontare, raccontare Francesco, nel frammento in cui si è evocata la relazione di sapore sentimentale tra lui, maestro, e lei, allieva ma anche Musa ispiratrice: Alida Valli. Ma era un instancabile promotore e comunicatore, Francesco Pasinetti. Promotore nel senso della scrittura essendosi misurato con poesia, drammaturgia, critica, storia (del cinema ma anche di Venezia); comunicatore nel senso della didattica e dei rapporti interpersonali, nella sua funzione di leader riconosciuto dei suoi stessi coetanei che riusciva a coinvolgere negli eventi che hanno caratterizzato la sua multiforme attività: cinema, teatro, di prosa e lirico, giornalismo, pubblicistica, fotografia.
E poi quest’attenzione alla storia (la sua Storia del cinema dalle origini a oggi, 1939) e alla memoria (la fondazione della “Cineteca nazionale”), facilmente dimostrabile da quel poco (che comunque è moltissimo!!!) che sopravvive all’incendio della casa veneziana e alla graduale ma ineluttabile dispersione dei materiali della casa romana. Dimostrabile proprio da quanto, a campione, in funzione delle diverse tipologie, si mostra in questa esposizione: copioni, sceneggiature, ritagli di giornale scrupolosamente incollati, lettere, stamponi positivi e negativi fotografici… La mostra, verrebbe da dire, dell’ago di un pagliaio andato distrutto, ma che da solo è più che sufficiente per far intuire quello che non c’è più, a testimoniare un’attività fervida ed indefessa che, ad ogni nuova scoperta tra i materiali superstiti (l’ultima in ordine di tempo: i testi per le Cronache del Cinema, rubrica settimanale dell’appena liberata,1945-1948, Radio Venezia) conferma la meraviglia nel considerare che Francesco Pasinetti ha lasciato questo mondo, improvvisamente, poco prima di compiere il suo trentottesimo compleanno.”
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