Josef Albers in Messico
Dal 19 Maggio 2018 al 03 Settembre 2018
Venezia
Luogo: Collezione Peggy Guggenheim
Indirizzo: Dorsoduro 701
Orari: Tutti i giorni 10 - 18 | Chiuso il martedì e il 25 dicembre. La biglietteria chiude alle ore 17.30
Curatori: Lauren Hinkson
Costo del biglietto: Intero 15 € | Ridotto (incluso senior oltre i 65 anni) 13 € | Ridotto (incluso studenti fino a 26 anni) 9 € | Bambini fino a 10 anni, soci: gratuito
Telefono per informazioni: +39 041 2405411
E-Mail info: info@guggenheim-venice.it
Sito ufficiale: http://www.guggenheim-venice.it/
Il Messico è senz’altro la terra promessa dell’arte astratta
Josef Albers
Dal 19 maggio al 3 settembre 2018 la Collezione Peggy Guggenheim presenta Josef Albers in Messico, mostra che vuole far luce sul rapporto tra l’arte di Josef Albers (Bottrop, Germania, 1888 - New Haven, Connecticut, 1976) e le forme e il design dei monumenti precolombiani che l’artista ebbe modo di studiare nel corso dei suoi numerosi viaggi in Messico. A Venezia sarà esposta una selezione di dipinti giovanili, tele iconiche appartenenti alle note serie Variante/Adobe (1947-1952) e Omaggio al quadrato (1950-1976), raramente visibili, insieme a opere su carta e a una ricca selezione di fotografie e foto-collage, molte delle quali presentate per la prima volta al pubblico, realizzate da Albers durante le sue tante visite presso i siti archeologici messicani, cominciate a partire dai primi anni ’30. Con lettere, studi, fotografie inedite, e dipinti provenienti dal Museo Solomon R. Guggenheim di New York e dalla Fondazione Anni e Josef Albers, Josef Albers in Messico permette di contestualizzare ulteriormente la ancor poco nota produzione fotografica di Albers, offrendo così una nuova lettura dei suoi più celebri lavori astratti. La Collezione Peggy Guggenheim è la seconda tappa della mostra dopo il museo Guggenheim di New York, dove è stata esposta dal 3 novembre 2017 al 4 aprile 2018.
Josef Albers in Messico è curata da Lauren Hinkson, Associate Curator, Collections, Solomon R. Guggenheim Museum.
Artista, poeta, teorico, professore di arte e design prima al Bauhaus a Dessau, poi a Berlino, e successivamente, una volta trasferitosi negli Stati Uniti nel 1933, al Black Mountain College e all’Università di Yale, durante la sua lunga carriera Albers ha lavorato con diverse tecniche, dalla pittura all’incisione, dall’arte murale all’architettura. Insieme alla moglie, l’artista Anni Albers, viaggiò spesso in Messico e in altri paesi sudamericani, tra il 1935 e il 1967, visitando i siti archeologici della Mesoamerica, area in quel momento al centro di un rinato interesse nei confronti dell’arte e la cultura precolombiane. Durante le sue visite, l’artista realizzò centinaia di scatti in bianco e nero raffiguranti piramidi, templi, santuari, e raggruppando insieme immagini multiple, stampate in diverse dimensioni su fogli di cartone. Ne risultano fotografie e foto-collage che rivelano un approccio senz’altro innovativo, e ancora poco studiato, al mezzo fotografico, sottolineando inoltre l’importanza del tema della serialità che ritorna in tutta la sua produzione artistica.
I collage di Albers mostrano inoltre il rapporto che si venne a creare tra la geometria e gli elementi formali dei monumenti precolombiani e le sue iconiche tele astratte e i lavori su carta. Alcuni i di questi prendono il titolo da specifici siti archeologici, rivelando inoltre diverse somiglianze con i dipinti astratti, somiglianze messe in evidenza in mostra. L'avvicinamento di Albers all’immaginario artistico precolombiano può essere analizzato nell’ambito della storia complessa e spesso inquieta di quegli artisti modernisti che hanno guardato alle culture non-occidentali quali fonti d’ispirazione. Il lavoro di Albers si oppone a quello degli artisti rivoluzionari messicani, incontrati durante i suoi viaggi, tra cui anche Diego Rivera. Al tempo stesso il suo lungo impegno nello studio dell'arte e dell'architettura messicani lo rende un precursore, nella storia dell'arte americana, del secondo dopoguerra, quando artisti più giovani, come Donald Judd, Ad Reinhardt e Robert Smithson, guardano alle antiche tradizioni con una nuova sensibilità e auto-consapevolezza.
La mostra è accompagnata da un’esaustiva pubblicazione illustrata, edita dal Guggenheim, con saggi della curatrice Lauren Hinkson e di Joaquin Barríendos, studioso e curatore indipendente di arte latino-americana. Il catalogo include inoltre un testo di Albers e una mappa illustrata dei suoi numerosi viaggi. Un sostegno importante alla mostra Josef Albers in Messico è offerto da LLWW Foundation. Ulteriore supporto è offerto dalla Robert Lehman Foundation e la Mex-Am Cultural Foundation Inc. e dall’Istituto culturale messicano di New York insieme al Consolato Generale del Messico e AMEXCID.
Si ringrazia della generosità la Leadership Committee della mostra e in particolare Alice e Thomas Tisch; David Zwirner, New York/Londra; Lisa e John Miller; e Louisa Stude Sarofim. Il catalogo è in parte sostenuto da Furthermore: un programma del J. M. Kaplan Fund.
Il programma espositivo della Collezione Peggy Guggenheim è sostenuto dagli Institutional Patrons – EFG e Lavazza, da Guggenheim Intrapresæ e dal Comitato consultivo del museo. I progetti educativi correlati all’esposizione sono realizzati grazie alla Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz.
Tutti i giorni alle 15.30 vengono offerte visite guidate gratuite alla mostra, previo acquisto del biglietto d’ingresso al museo.
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