La coltivazione e l'uso degli agrumi nelle ville venete
Dal 01 Aprile 2015 al 30 Novembre 2015
Stra | Venezia
Luogo: Museo Nazionale Villa Pisani - Casa del Giardiniere /Gran Conserva
Indirizzo: via Doge Pisani 7
Orari: 9-19
Enti promotori:
- MiBACT
Telefono per informazioni: +39 049 9800590
E-Mail info: sbap-vebpt.villapisani.didattica@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.villapisani.beniculturali.it
Nella suggestiva Orangerie ottocentesca di Villa Pisani sarà ospitata una sezione della mostra dedicata alla coltivazione degli agrumi, che si diffuse in Italia a partire dalla fine del XIII secolo, inizialmente come straordinario privilegio di principi e regnanti che ne apprezzavano la bellezza delle piante el'intensa profumazione dei frutti e li usavano sia a fini curativi che alimentari. In un secondo momento divennero un vero e proprio oggetto di collezione nei maggiori giardini italiani. In Veneto gli agrumi ebbero una vasta diffusione nei giardini fin dalla conquista dell'entroterra da parte della Serenissima Repubblica e dall'avvio della cosiddetta civiltà di villa. Dalle rive del lago di Garda, luogo adatto alla loro coltivazione, vennero gradualmente introdotti nella terraferma, divenendo una presenza costante e diffusa, come ricorda Marin Sanudo nel suo Itinerario per la terraferma veneziana nel MDDDDLXXXIII. Prima del XIX secolo nei parterre dei giardini, nelle gradonate, davanti alle cedraie e in vari ambiti del giardino arricchivano gli spazi mostrando in contemporanea il fiore, il frutto acerbo e maturo.
A Villa Pisani la coltivazione degli agrumi occupò una parte importante del giardino dei Pisani, che utilizzavano le piante non solo a scopo ornamentale, ma anche produttivo, e culminò all'iniziodell'Ottocento con il potenziamento della collezione e la costruzione dell'Orangerie, vero e proprio giardino nel giardino riparato da alte spalliere di carpino e mute statue di pietra. Tanto la collezione venne valorizzata che a richiederne esemplari furono le grandi corti europee dell'epoca, come testimoniano i documenti conservati nell'archivio di Villa Pisani che raccontano, ad esempio, della visita dello zar Alessandro I di Russia che nel 1822 ne prese con sé alcune varietà per i suoi giardini a San Pietroburgo e ne ordinò ulteriori con lettera.
A Villa Pisani la coltivazione degli agrumi occupò una parte importante del giardino dei Pisani, che utilizzavano le piante non solo a scopo ornamentale, ma anche produttivo, e culminò all'iniziodell'Ottocento con il potenziamento della collezione e la costruzione dell'Orangerie, vero e proprio giardino nel giardino riparato da alte spalliere di carpino e mute statue di pietra. Tanto la collezione venne valorizzata che a richiederne esemplari furono le grandi corti europee dell'epoca, come testimoniano i documenti conservati nell'archivio di Villa Pisani che raccontano, ad esempio, della visita dello zar Alessandro I di Russia che nel 1822 ne prese con sé alcune varietà per i suoi giardini a San Pietroburgo e ne ordinò ulteriori con lettera.
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