Maurice Marinot. The Glass, 1911-1934

© MAD, Paris/Jean Tholance | Maurice Marinot, Flacone triangolare blu con bolle e collo quadrato, 1925, Parigi, MAD

 

Dal 25 Marzo 2019 al 28 Luglio 2019

Venezia

Luogo: Le Stanze del Vetro

Indirizzo: Isola di San Giorgio Maggiore

Curatori: Jean-Luc Olivié, Cristina Beltrami

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 041 5229138

E-Mail info: info@lestanzedelvetro.org

Sito ufficiale: http://www.lestanzedelvetro.org



Maurice Marinot. The Glass, 1911-1934, a cura di Jean-Luc Olivié Cristina Beltrami, è organizzata da LE STANZE DEL VETRO in collaborazione con il Museo di Arti Decorative di Parigi (MAD). La mostra sarà il primo tributo internazionale a questo grande artigiano del vetro - Maurice Marinot (1882 - 1960)- protagonista di una rivoluzione, nella tecnica quanto nel gusto. Infaticabile sperimentatore, Marinot ha inventato formule di lavorazioni della materia emulate nei decenni a venire. L’esposizione sarà aperta al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore dal 25 marzo al 28 luglio 2019.
 
La mostra Maurice Marinot. The Glass, 1911-1934permetterà di ammirare una figura fondamentale per la storia del vetro moderno e contemporaneo ancora non pienamente conosciuta dal grande pubblico. Dopo una formazione parigina, la sua carriera prende avvio come pittore fauve, esponendo sovente col gruppo, ma è col vetro, al quale si avvicina quasi casualmente nel 1911, che trova la via della sua unicità. Marinotcomincia a decorare a smalto alcuni oggetti prodotti dalla vetreria industriale di alcuni amici a Bar-sur-Seine, nella regione dell’Aube. Già queste prime prove presentano una forte unicità, poiché distanti da modelli precedenti e perché i motivi decorativi scelti dialogavano con eventuali anomalie della materia.
Prende parte dunque al Salon del 1912 e dall’anno seguente inizia ad essere rappresentato dalla prestigiosa Galleria Hébrard (1913).
 
Il rapporto col vetro diviene negli anni sempre più fisico, quasi una lotta a due con la materia. Marinot arriva a padroneggiare la tecnica e, a partire dal 1922-1923, soffia egli stesso creando pezzi unici dalle forme originali e dalle colorazioni raffinatissime. Passa da forme pulite dalle superficie lisce, che giocano con le bolle d’aria sospese nello spessore, a flaconi e vasi che incide con tagli profondi, o corrode con lunghi passaggi nell’acido. Anche quando mantiene il vetro trasparente, sottolineando la fluidità della massa lavorata a caldo, permane una forte sensualità tattile. Marinot ha letteralmente inventato un nuovo tipo di vetro, spesso, pesante e come egli stesso lo definì “carnoso”, confermandosi come un modello per designer e maestri vetrai. 
 
Attraverso un percorso di oltre 200 pezzi unici - provenienti principalmente da musei internazionali – la mostra darà conto dell’evoluzione stilistica di questo straordinario quanto schivo artista-artigiano che abbandonerà la produzione dei suoi oggetti in vetro nel 1934 quando la vetreria di Bar-sur-Seine chiude a causa di difficoltà economiche.
Ai vetri sono affiancati 115 disegni, tra schizzi e progetti per oggetti e per allestimenti, provenienti da differenti musei francesi, in particolare dal Museo di Arti Decorative di Parigi (MAD), e dai Musei Nazionali Reali di Bruxelles.
 

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