Michele Bubacco THE ALPHABET
Dal 03 Settembre 2020 al 01 Novembre 2020
Venezia
Luogo: IKONA Photo Gallery
Indirizzo: Campo del Ghetto Nuovo - Cannaregio 2909
Orari: Dom - Ven 11 - 19 | Sab chiuso | INAUGURAZIONE: Gio 3 Set 2020 h18
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 041 528937
E-Mail info: ikonavenezia@ikonavenezia.com
Sito ufficiale: http://www.ikonavenezia.com
Lo scarto tra la fotografia, dalla quale Michele Bubacco parte per i propri lavori, e le opere pittoriche che ne escono, è notevole. L’immagine fotografica non è che un pretesto per intraprendere l’operazione pittorica, e l’artista sente una vicinanza di metodo a quanto Tiziano compiva nelle proprie pitture: talvolta l’opera poteva assumere, nel suo percorso evolutivo, tratti fortemente diversi da quella che pareva essere l’idea iniziale, addirittura stravolgendone le premesse.
THE ALPHABET: MICHELE BUBACCO
La mostra The Alphabet riflette sulla vita del presente e le sue condizioni di precarietà. Evoca un’esistenza umana frammentaria in cui l’individuo è portato più a comunicare che a vivere e dove l’immagine (la forma) diventa più importante dell’essere (contenuto). Il metabolismo pittorico dell’artista veneziano diventa metafora pittorica del cannibalismo mediatico a cui l’individuo è costretto per non affondare. La mostra ci mette a confronto con il paradosso delle nostre azioni sequenziali, con l’assurdità dei gesti e delle nuove modalità di comunicazione. L’osceno appare in equilibrio così da sottolineare la caduta, i toni goffi del pensiero. L’accumulo di frammenti figurativi, immagini e lavorazione pittorica costituiscono un alfabeto dell’assurdo che permette il rapporto giocoso con l’oggetto, attraverso cui affiorano i lati scomodi dell’esistenza.
The Alphabet è anche il titolo dell’omonimo dipinto di Michele Bubacco. Il fumetto dove solitamente si svolge la conversazione è tavolozza cromatica, l’alfabeto necessario al quadro per costituire sé stesso. L’azione di Michele Bubacco inizia con la registrazione dell’esterno. Un dettaglio preesistente diventa il punto di partenza, un incipit visivo il cui percorso viene modificato in un altro ambiente, diverso dal proprio originario. Il processo creativo di Bubacco è in divenire, passa da fotografia a pittura e viceversa, la fine di un medium è il punto di partenza per il medium successivo e la pittura serve a modificare qualcosa di già esistente.
I punti di partenza, che aspettano il cambiamento di rotta sono immagini preesistenti, memorie recenti registrate o raccolte in maniera disimpegnata come foto dell’archivio del telefono o copertine di LP 33 giri. La stampa fotografica, digitale, si confronta con l’approccio "digitale” della pittura, nel senso che spesso è stesa e spostata sulla superficie con le dita. - Michele Bubacco
Michele Bubacco cerca una combinazione sincronica tra immagini inizialmente distanti tra loro, queste vengono legate, incrociate, remixate, diventando l’inizio di un nuovo lavoro.
Il suo processo creativo è paragonabile ad una prova d’orchestra poiché guidato dalla libertà dell’improvvisazione. Prova d’Orchestra è una serie unica. I quadri realizzati su copertina di LP non si distinguono nel singolo, ma ciascuna opera dialoga con le altre attraverso la pittura. Il dettaglio preesistente diventa elemento seminale per l’improvvisazione pittorica che accade intorno. La copertina di LP e l’identità del soggetto scelto vengono messi in discussione attraverso la pittura, generando inaspettatamente nuove possibilità di reazione. Così le opere, pur partendo da contesti diversi, da LP diversi, dialogano tra loro grazie alla lavorazione pittorica.
Eleonora Da Col
MICHELE BUBACCO (Venezia, 1983)
Vive e lavora tra Vienna e Venezia. Tra le sue recenti mostre personali e collettive: Essere Corpo, Kunsthalle West, Lana-Bolzano, 2019; Brain-Tooling, Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore, 2018; L’intreccio arabo-normanno, Manifesta 12, evento collaterale, Palermo, 2018; Angry Boys, Museum Det Ny Kastet, Thisted, 2018; Mad Cow, Scag Gallery, Vienna, 2017; Manhood, Litvak Contemporary, Tel Aviv, 2017; Fuck-Simile, Galleria Alessandro Casciaro, Bolzano, 2017; Horizon, Litvak Contemporary, Tel Aviv, 2016; Up-Becoming, Fridman Gallery, New York, 2016; Premio Fondazione VAF, Posizioni attuali dell’arte italiana, Chemnitz Museum of Art, Chemnitz, Stadgalerie Kiel, Museum of Art, Kiel, MACRO, Roma, 2016; It´s Not A Finger, Solo Exhibition, Song Song, Vienna, 2019; Selvatico 14, Museo Civico San Rocco, Group Exhibition, Fusignano, 2019; Campo Visivo, Galerie Weihergut, Salzburg, 2019; The Alphabet, Ikona Gallery, Venice, 2020 (presso Ikona Gallery, Michele Bubacco aveva già esposto negli anni 2011, 2013). Dal 2018, partecipa al Simposio di Pittura, Fondazione Lac o Le Mon, San Cesario di Lecce, ideato da Luigi Presicce.
IKONA GALLERY
Con alle spalle oltre quarant’anni di attività, IKONA Photo Gallery viene fondata nel 1979 a Venezia, presso il Ponte di San Moisè, dall’artista e gallerista Živa Kraus che tutt’ora la dirige. Dal 1989 IKONA Venezia è anche Scuola Internazionale di Fotografia. Ha realizzato progetti in diverse altre sedi della città, sempre prestigiose, fino ad arrivare, nel 2003, a quella attuale nel Campo del Ghetto Nuovo. Nelle sue sale ha visto passare, nel corso del tempo, i più grandi rappresentanti della fotografia mondiale, da Berenice Abbott, a Gabriele Basilico, Antonio e Felice Beato, John Batho, Alberto Bevilacqua, Bruce Davidson, Adolphe de Meyer, Robert Doisneau, Giorgia Fiorio, Franco Fontana, Martine Franck, Chuck Freedman, Gisèle Freund, Gianni Berengo Gardin, Mario Giacomelli, Erich Hartmann, William Klein, Helen Levitt, Lisette Model, Paolo Monti, Barbara Morgan, Carlo Naya, Helmut Newton, Ferdinando Scianna, Rosalind Solomon.
Guarda il video dedicato al 40° anniversario di IKONA Venezia:
Vedi anche:
• Memory for the Future - DIALOGUE (2019)
• FOTO: Le memorie iconiche di Živa Kraus
• ARTE.it Media Partner di Ikona Photo Gallery per il suo 40° anniversario
Memory for the Future:
• MEMORY FOR THE FUTURE: The Villa of Dubrovnik photography Damir Fabijanić | Nude drawing Ljubo Ivančić (2019)
• MEMORY FOR THE FUTURE 28 luglio 1979 / 28 luglio 2019
• FLOTTE (2019)
• DIVERSI (2019)
• VJENCESLAV RICHTER. Object - that is everything!… Architecture, painting, sculpture - everything is an object! (2018-2019)
• PERCEPTIONS di Marya Kazoun (2018)
• Elena Veronese. Hospital Poetry (2018)
• LÁ DOVE NON C'É NULLA (2018)
• FIL ROUGE (2018)
• DEATH OF VENICE (2018)
• La Fine del Tempo fotografie di Mario Sillani Djerrahian (2018)
• Venezia Icon | Memory of the Future. Chuck Freedman + Zohar Kawaharada (2017-2018)
• Art of This Century. Peggy Guggenheim in Photographs (2016)
• FOTO - Peggy Guggenheim in Photographs. Storie di talento e audacia (2016)
• ESSENZE di Parigi (2014-2015)
• Gerusalemme_Dove salgono i popoli (2014)
• Živa Kraus. Au bord de L'eau (2013)
• Daniele Duca. Hot&Cold (2012)
• Chuck Freedman. Venezia Icon (2012)
• Ritratti fotografici e video ritratti all’Ikona Gallery di Venezia (2012)
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THE ALPHABET: MICHELE BUBACCO
La mostra The Alphabet riflette sulla vita del presente e le sue condizioni di precarietà. Evoca un’esistenza umana frammentaria in cui l’individuo è portato più a comunicare che a vivere e dove l’immagine (la forma) diventa più importante dell’essere (contenuto). Il metabolismo pittorico dell’artista veneziano diventa metafora pittorica del cannibalismo mediatico a cui l’individuo è costretto per non affondare. La mostra ci mette a confronto con il paradosso delle nostre azioni sequenziali, con l’assurdità dei gesti e delle nuove modalità di comunicazione. L’osceno appare in equilibrio così da sottolineare la caduta, i toni goffi del pensiero. L’accumulo di frammenti figurativi, immagini e lavorazione pittorica costituiscono un alfabeto dell’assurdo che permette il rapporto giocoso con l’oggetto, attraverso cui affiorano i lati scomodi dell’esistenza.
The Alphabet è anche il titolo dell’omonimo dipinto di Michele Bubacco. Il fumetto dove solitamente si svolge la conversazione è tavolozza cromatica, l’alfabeto necessario al quadro per costituire sé stesso. L’azione di Michele Bubacco inizia con la registrazione dell’esterno. Un dettaglio preesistente diventa il punto di partenza, un incipit visivo il cui percorso viene modificato in un altro ambiente, diverso dal proprio originario. Il processo creativo di Bubacco è in divenire, passa da fotografia a pittura e viceversa, la fine di un medium è il punto di partenza per il medium successivo e la pittura serve a modificare qualcosa di già esistente.
I punti di partenza, che aspettano il cambiamento di rotta sono immagini preesistenti, memorie recenti registrate o raccolte in maniera disimpegnata come foto dell’archivio del telefono o copertine di LP 33 giri. La stampa fotografica, digitale, si confronta con l’approccio "digitale” della pittura, nel senso che spesso è stesa e spostata sulla superficie con le dita. - Michele Bubacco
Michele Bubacco cerca una combinazione sincronica tra immagini inizialmente distanti tra loro, queste vengono legate, incrociate, remixate, diventando l’inizio di un nuovo lavoro.
Il suo processo creativo è paragonabile ad una prova d’orchestra poiché guidato dalla libertà dell’improvvisazione. Prova d’Orchestra è una serie unica. I quadri realizzati su copertina di LP non si distinguono nel singolo, ma ciascuna opera dialoga con le altre attraverso la pittura. Il dettaglio preesistente diventa elemento seminale per l’improvvisazione pittorica che accade intorno. La copertina di LP e l’identità del soggetto scelto vengono messi in discussione attraverso la pittura, generando inaspettatamente nuove possibilità di reazione. Così le opere, pur partendo da contesti diversi, da LP diversi, dialogano tra loro grazie alla lavorazione pittorica.
Eleonora Da Col
MICHELE BUBACCO (Venezia, 1983)
Vive e lavora tra Vienna e Venezia. Tra le sue recenti mostre personali e collettive: Essere Corpo, Kunsthalle West, Lana-Bolzano, 2019; Brain-Tooling, Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore, 2018; L’intreccio arabo-normanno, Manifesta 12, evento collaterale, Palermo, 2018; Angry Boys, Museum Det Ny Kastet, Thisted, 2018; Mad Cow, Scag Gallery, Vienna, 2017; Manhood, Litvak Contemporary, Tel Aviv, 2017; Fuck-Simile, Galleria Alessandro Casciaro, Bolzano, 2017; Horizon, Litvak Contemporary, Tel Aviv, 2016; Up-Becoming, Fridman Gallery, New York, 2016; Premio Fondazione VAF, Posizioni attuali dell’arte italiana, Chemnitz Museum of Art, Chemnitz, Stadgalerie Kiel, Museum of Art, Kiel, MACRO, Roma, 2016; It´s Not A Finger, Solo Exhibition, Song Song, Vienna, 2019; Selvatico 14, Museo Civico San Rocco, Group Exhibition, Fusignano, 2019; Campo Visivo, Galerie Weihergut, Salzburg, 2019; The Alphabet, Ikona Gallery, Venice, 2020 (presso Ikona Gallery, Michele Bubacco aveva già esposto negli anni 2011, 2013). Dal 2018, partecipa al Simposio di Pittura, Fondazione Lac o Le Mon, San Cesario di Lecce, ideato da Luigi Presicce.
IKONA GALLERY
Con alle spalle oltre quarant’anni di attività, IKONA Photo Gallery viene fondata nel 1979 a Venezia, presso il Ponte di San Moisè, dall’artista e gallerista Živa Kraus che tutt’ora la dirige. Dal 1989 IKONA Venezia è anche Scuola Internazionale di Fotografia. Ha realizzato progetti in diverse altre sedi della città, sempre prestigiose, fino ad arrivare, nel 2003, a quella attuale nel Campo del Ghetto Nuovo. Nelle sue sale ha visto passare, nel corso del tempo, i più grandi rappresentanti della fotografia mondiale, da Berenice Abbott, a Gabriele Basilico, Antonio e Felice Beato, John Batho, Alberto Bevilacqua, Bruce Davidson, Adolphe de Meyer, Robert Doisneau, Giorgia Fiorio, Franco Fontana, Martine Franck, Chuck Freedman, Gisèle Freund, Gianni Berengo Gardin, Mario Giacomelli, Erich Hartmann, William Klein, Helen Levitt, Lisette Model, Paolo Monti, Barbara Morgan, Carlo Naya, Helmut Newton, Ferdinando Scianna, Rosalind Solomon.
Guarda il video dedicato al 40° anniversario di IKONA Venezia:
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Memory for the Future:
• MEMORY FOR THE FUTURE: The Villa of Dubrovnik photography Damir Fabijanić | Nude drawing Ljubo Ivančić (2019)
• MEMORY FOR THE FUTURE 28 luglio 1979 / 28 luglio 2019
• FLOTTE (2019)
• DIVERSI (2019)
• VJENCESLAV RICHTER. Object - that is everything!… Architecture, painting, sculpture - everything is an object! (2018-2019)
• PERCEPTIONS di Marya Kazoun (2018)
• Elena Veronese. Hospital Poetry (2018)
• LÁ DOVE NON C'É NULLA (2018)
• FIL ROUGE (2018)
• DEATH OF VENICE (2018)
• La Fine del Tempo fotografie di Mario Sillani Djerrahian (2018)
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