Silvio Pasqualini. Riti e meteoriti. Undici opere inedite

Opera di Silvio Pasqualini
Dal 20 Aprile 2023 al 18 Settembre 2023
Venezia
Luogo: Spazio Silvio Pasqualini
Indirizzo: Dorsoduro 3248/b
Orari: da Martedi a Domenica 10-18 e su appuntamento al 3477030568
Curatori: Silvia Previti
“Riti e meteoriti. Undici opere inedite” è la nuova mostra del pittore Silvio Pasqualini, visitabile da giovedì 20 aprile fino al 18 settembre 2023.
Come suggerisce il titolo, l’esposizione è costituita da undici dipinti inediti e vuole essere un omaggio dell’autore a Venezia, città dove soggiorna ormai da dieci anni e dove porta avanti la sua attività artistica.
Il messaggio del ciclo è chiaro: l’uomo ha bisogno di riti per esprimere pensieri, per darsi fermezza ed insieme rivolgersi alla sfera spirituale, dove enigma e mistero predominano, offuscando le certezze.Le meteoriti invece sono il guizzo di genio, le scintille di senso, quelle energie celesti lontane che si incontrano e scontrano, travolgendoci nella nostra quotidianità per lasciare stupore e nuova consapevolezza.
Nelle tele esposte sono protagonisti simboli che rimandano all’idea di geroglifico, di ideogramma, resi ancor più marcati e carichi di mistero dall’utilizzo della grafite che impasta, graffia, simula l’effetto della pittura rupestre e del graffito.
I colori utilizzati sono quelli di Venezia: dall’azzurro al verde acqua della laguna, con l’interruzione abbagliante dell’utilizzo del giallo primario, squillante e accecante in poche tele ma significative.
Dal testo critico di Silvia Previti:
L'Artista restituisce con questi nuovi lavori una visione più intimistica della città lagunare, un racconto di una connessione spirituale, visiva ed emotiva con Venezia.
Una composizione che, con riti e meteoriti intercettati durante la veglia, si traduce nella scrittura di una vera e propria lettera d’amore.”
Come suggerisce il titolo, l’esposizione è costituita da undici dipinti inediti e vuole essere un omaggio dell’autore a Venezia, città dove soggiorna ormai da dieci anni e dove porta avanti la sua attività artistica.
Il messaggio del ciclo è chiaro: l’uomo ha bisogno di riti per esprimere pensieri, per darsi fermezza ed insieme rivolgersi alla sfera spirituale, dove enigma e mistero predominano, offuscando le certezze.Le meteoriti invece sono il guizzo di genio, le scintille di senso, quelle energie celesti lontane che si incontrano e scontrano, travolgendoci nella nostra quotidianità per lasciare stupore e nuova consapevolezza.
Nelle tele esposte sono protagonisti simboli che rimandano all’idea di geroglifico, di ideogramma, resi ancor più marcati e carichi di mistero dall’utilizzo della grafite che impasta, graffia, simula l’effetto della pittura rupestre e del graffito.
I colori utilizzati sono quelli di Venezia: dall’azzurro al verde acqua della laguna, con l’interruzione abbagliante dell’utilizzo del giallo primario, squillante e accecante in poche tele ma significative.
Dal testo critico di Silvia Previti:
L'Artista restituisce con questi nuovi lavori una visione più intimistica della città lagunare, un racconto di una connessione spirituale, visiva ed emotiva con Venezia.
Una composizione che, con riti e meteoriti intercettati durante la veglia, si traduce nella scrittura di una vera e propria lettera d’amore.”
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