Sogno e realtà. Viktor Popkov 1932-1974
![Viktor Popkov. Sogno e realtà, Università Ca’ Foscari, Venezia Viktor Popkov. Sogno e realtà, Università Ca’ Foscari, Venezia](http://www.arte.it/foto/600x450/37/20287-ve.jpg)
Viktor Popkov. Sogno e realtà, Università Ca’ Foscari, Venezia
Dal 18 Febbraio 2014 al 27 Aprile 2014
Venezia
Luogo: Università Ca’ Foscari
Indirizzo: Dorsoduro 3246
Orari: 10-18; chiuso martedì
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 041 2348118
E-Mail info: comunica@unive.it
Sito ufficiale: http://www.unive.it
L’Università Ca’ Foscari ospita il debutto fuori dalla Russia del celebre pittore Viktor Popkov. “Sogno e realtà. Viktor Popkov 1932-1974” sarà a Ca' Foscari Esposizioni dal 19 febbraio al 27 aprile, a ingresso libero, e aprirà il cartellone delle iniziative dedicate all’anno del turismo Italia-Russia. Dal 22 maggio al 24 giugno la mostra proseguirà in terra britannica.
In mostra circa 45 quadri tra i suoi lavori più importanti, attuali nella forma espressiva e nei temi prediletti: la vita, il destino e la morte, camuffati a volte in soggetti ufficiali o apparentemente ordinari. Gli scatti del grande fotografo Igor' Pal'min, maestro della fotografia russa, ricreeranno il contesto storico, richiamando alla memoria la storia sociale e culturale di quegli anni e aiutando allo stesso tempo a puntualizzare la sostanza dei problemi sollevati dall'artista nelle sue tele.
L'esposizione sarà accompagnata da documentari sulla vita del pittore e sulle fonti della sua produzione artistica, come ‘Il cappotto del padre’, per la regia di Ja. Merimov, e da originali supporti multimediali elaborati dal Centro Studi sulle Arti della Russia dell'Università Ca' Foscari con qualificate collaborazioni nazionali.
In questa circostanza l’interesse dello CSAR di Ca’ Foscari non è tuttavia solo quello di evidenziare lo sviluppo del percorso espressivo di Popkov. Il suo “sguardo severo” è infatti in grado di farci cogliere accostamenti, contiguità e divergenze in un contesto – quello precedente all’affermarsi dell’arte concettuale – che merita ancora oggi di essere attentamente indagato. È un compito che lo CSAR si è dato da alcuni anni, quello cioè di affrontare criticamente alcuni nodi della vicenda artistica russa nel corso del Novecento per affacciare nuove ipotesi di periodizzazione, di partizione interna, mediante un punto di vista almeno in parte sganciato da una consolidata tradizione storiografica e museografica.
La mostra di Popkov apre una fitta serie di iniziative culturali per il 2014, che è l'anno del turismo russo in Italia, in buon numero coordinate, per l'Italia, proprio dal Centro di Ca' Foscari: mostre, convegni, festival cinematografici, forum, seminari e spettacoli.
In mostra circa 45 quadri tra i suoi lavori più importanti, attuali nella forma espressiva e nei temi prediletti: la vita, il destino e la morte, camuffati a volte in soggetti ufficiali o apparentemente ordinari. Gli scatti del grande fotografo Igor' Pal'min, maestro della fotografia russa, ricreeranno il contesto storico, richiamando alla memoria la storia sociale e culturale di quegli anni e aiutando allo stesso tempo a puntualizzare la sostanza dei problemi sollevati dall'artista nelle sue tele.
L'esposizione sarà accompagnata da documentari sulla vita del pittore e sulle fonti della sua produzione artistica, come ‘Il cappotto del padre’, per la regia di Ja. Merimov, e da originali supporti multimediali elaborati dal Centro Studi sulle Arti della Russia dell'Università Ca' Foscari con qualificate collaborazioni nazionali.
In questa circostanza l’interesse dello CSAR di Ca’ Foscari non è tuttavia solo quello di evidenziare lo sviluppo del percorso espressivo di Popkov. Il suo “sguardo severo” è infatti in grado di farci cogliere accostamenti, contiguità e divergenze in un contesto – quello precedente all’affermarsi dell’arte concettuale – che merita ancora oggi di essere attentamente indagato. È un compito che lo CSAR si è dato da alcuni anni, quello cioè di affrontare criticamente alcuni nodi della vicenda artistica russa nel corso del Novecento per affacciare nuove ipotesi di periodizzazione, di partizione interna, mediante un punto di vista almeno in parte sganciato da una consolidata tradizione storiografica e museografica.
La mostra di Popkov apre una fitta serie di iniziative culturali per il 2014, che è l'anno del turismo russo in Italia, in buon numero coordinate, per l'Italia, proprio dal Centro di Ca' Foscari: mostre, convegni, festival cinematografici, forum, seminari e spettacoli.
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