Teatri di guerra. Fotografie di Luca Campigotto
Dal 05 Settembre 2014 al 30 Ottobre 2014
Venezia
Luogo: Palazzo Ducale
Indirizzo: San Marco 1
Orari: lunedì, mercoledì e giovedì 9-17; martedì e venerdì 9-14.45; sabato e domenica 9-17.30
Enti promotori:
- Presidenza Consiglio dei Ministri
Telefono per informazioni: +39 041 2715911
E-Mail info: info@fmcvenezia.it
Sito ufficiale: http://palazzoducale.visitmuve.it
Durante il periodo delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale, previste tra il 2014 e il 2018, il Governo si farà carico di intraprendere iniziative di vario genere e di armonizzare le attività promosse dai diversi enti coinvolti, coordinando progetti caratterizzati dai medesimi obiettivi. La coincidenza dell’inizio delle commemorazioni con il semestre italiano di Presidenza europea favorirà la condivisione internazionale dei maggiori eventi in programma.
Il principio ispiratore del progetto italiano è il recupero della memoria storica, da condurre anche mediante la riscoperta, il restauro e la valorizzazione di luoghi, dei monumenti che sono stati teatro di eventi civili e militari.
Centrale sarà la diffusione delle “infrastrutture della memoria” su tutto il territorio, che permetterà la realizzazione di un “Museo diffuso” della storia e dell’identità nazionale, anche in chiave europea.
Il programma completo delle attività, che si basa su una sinergia avviata attraverso appostiti protocolli d’intesa con i massimi Istituti di ricerca e Archivi italiani, prevede un insieme di attività culturali e di divulgazione, quali mostre, convegni, pubblicazioni, campagne fotografiche, concerti, produzioni documentaristiche e cinematografiche.
L’obiettivo, alla fine del periodo di commemorazioni (nel 2018) è quello di dare vita a un grande percorso, storico, culturale e territoriale, formato principalmente da spazi fisici, restaurati e reinseriti in un itinerario di conoscenza tanto degli italiani quanto degli stranieri, ma anche dai risultati ottenuti grazie a ricerche e lavori sugli Archivi documentari esistenti. Il tutto destinato a confluire nel “Memoriale virtuale della Grande guerra”. Non un nuovo luogo fisico, ma una sorta di “portale dei portali” che conservi memoria di quanto ci apprestiamo a ricordare anche per le generazioni a venire.
Si indicano di seguito le attività proposte per il 2014, in parte già illustrate nelle precedenti riunioni del Comitato storico-scientifico per gli anniversari d’interesse nazionale e del Comitato interministeriale, che si articolano secondo i seguenti filoni:
Le attività individuate si articolano secondo diversi filoni: restauro e recupero dei luoghi della memoria, nonché creazione e/o riallestimento di spazi museali, realizzati utilizzando le più avanzate tecnologie multimediali, in un programma articolato tra il 2014 e il 2018. In collaborazione con il Ministero della Difesa, sono previsti nove interventi di restauro conservativo - sei Sacrari in Italia: Redipuglia, Cima Grappa, Asiago, Montello, Caduti d’Oltremare, Oslavia - tre Cimiteri militari italiani all’estero: Bligny in Francia, Mauthausen in Austria, Caporetto in Slovenia), e il riallestimento del Museo Navale di Venezia;
• catalogazione e recupero dei Monumenti ai Caduti della Prima Guerra mondiale in tutta Italia e loro valorizzazione. La Struttura di missione della Presidenza del Consiglio e il MIBACT hanno predisposto il progetto „Cento monumenti per il Centenario?, per il restauro di 100 monumenti, selezionati dal Comitato storico- scientifico per gli anniversari di interesse nazionale sulla base del loro valore storico e artistico, tra tutti quelli catalogati dalle Sovrintendenze territoriali. Inoltre, in accordo con il Ministero della Difesa, l’Associazione Nazionale Alpini e il CNR, la Struttura di Missione intende realizzare un sistema integrato di mappatura, identificazione, archiviazione, gestione e disseminazione delle informazioni geografiche dei luoghi teatro della Prima Guerra Mondiale; • coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado, in un percorso didattico che trasmetta alle giovani generazioni il significato dell’evento bellico, anche nell’ottica della costruzione di una rinnovata identità europea. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, insieme con la Presidenza del Consiglio, nel promuovere le iniziative per la Commemorazione della Prima Guerra Mondiale, ha voluto predisporre un piano articolato di attività volte a incentivare lo sviluppo di una coscienza storica e critica da parte degli studenti verso gli orrori del conflitto, favorendo momenti di comunicazione e riflessione sul percorso storiografico che ha portato alla costruzione del senso e del significato di cittadinanza oggi;
• valorizzazione della cultura nazionale e della memoria popolare, attraverso il recupero di storie, documenti e oggetti relativi alla vita del Paese e dei cittadini, attraverso mostre, restauri di oggetti d’arte o beni documentari, campagne di digitalizzazione, convegni e pubblicazioni;
Nel 2014 sono state realizzate le mostre:
? “La Prima Guerra Mondiale 1914 - 1918” a Roma (31 maggio) ? “Teatri di Guerra. Fotografie di Luca Campigotto” (Roma - 31 maggio e Venezia -5 Settembre); • comunicazione del significato delle commemorazioni attraverso mass media e attività di forte impatto mediatico.
Nel 2014 si sono tenuti:
? il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio al Festival Internazionale “Sarajevo Heart of Europe” (21 giugno);
? Il “Requiem” di Giuseppe Verdi diretto dal Maestro Riccardo Muti a Redipuglia (6 luglio); ? “Il Silenzio” con Paolo Fresu sull’Altopiano di Folgaria (27 luglio), iniziativa contemporanea in 18 paesi del mondo su progetto italiano.
https://www.youtube.com/watch?v=m5RJ4UV0KVc
Il 4 novembre avrà luogo a Roma, alla presenza del Presidente Napolitano, l'anteprima del film di Ermanno Olmi “Torneranno i Prati”, che sarà contemporaneamente proiettato negli istituti italiani di cultura all’estero.
Un ricco programma reso possibile anche grazie al contributo dei massimi Istituti di ricerca e Archivi italiani che conferiscono maggiore impulso alle comuni finalità della Commemorazione del Centenario della Grande Guerra.
Ad oggi sono stati firmati protocolli d’intesa con il MIBACT - Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, con l’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, il Ministero della Difesa, la Marina Militare, Rai Storia , l’ Istituto Luce, l’Istituto per la Storia del Risorgimento di Roma, l’Archivio ligure di scrittura popolare dell’Università di Genova, il Centro Studi Musica e Grande Guerra di Reggio Emilia, l’Istituto Storico Italo Germanico – FBK di Trento, e sono in via di definizione analoghi protocolli con l’Archivio Centrale dello Stato, l’Università di Padova, l’Archivio scientifico e tecnologico dell’Università di Torino, il Centro interuniversitario di studi e ricerca storico militare (con sede nell’università di Siena), la Fondazione Archivio Diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano, l’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL. Lo sfasciume delle assi di legno nei rifugi abbandonati, vecchie baracche e gallerie dove ancora si trovano bombe, cartucce, bossoli e persino ossa nei luoghi più impervi.
Sulle Dolomiti come sull’Adamello, Pasubio e Carso non sembra essere passato un secolo, perché i resti della Prima Guerra Mondiale sono conservati con meticoloso rispetto dal tempo e dalle montagne. Frammenti di storia che rivivono nella mostra ‘Teatri di guerra – Fotografie di Luca Campigotto’ inaugurata a Venezia il prossimo 5 Settembre alle ore 18 presso la Loggia Foscara di Palazzo Ducale e che resterà aperta al pubblico fino al 30 ottobre.Gli scatti di Luca Campigotto, esposti per la prima volta il 31 maggio scorso a Roma alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano in occasione dell’avvio delle commemorazioni di governo per il Centenario della Grande Guerra, approdano a Venezia. La nuova cornice ha ospitato come di consueto il Festival del Cinema che, quest’anno, proprio in omaggio alla speciale ricorrenza ha riservato una particolare attenzione al tema della Guerra al centro di diversi film in gara.
La mostra è un percorso suggestivo tra paesaggi brulli e tragicamente maestosi, e rappresenta un documento indelebile degli anni sanguinosi tra il 1915 e il 1918. A corredo, l’App ‘Teatri di Guerra’, scaricabile da Google Play per Android e Apple Store per Iphone e Ipad che usa la realtà aumentata e il riconoscimento di immagine, con cui è possibile immergersi nel contesto del conflitto attraverso un video-racconto. Per far partire la clip basterà inquadrare alcune delle foto esposte o contenute nel catalogo della mostra.
Il principio ispiratore del progetto italiano è il recupero della memoria storica, da condurre anche mediante la riscoperta, il restauro e la valorizzazione di luoghi, dei monumenti che sono stati teatro di eventi civili e militari.
Centrale sarà la diffusione delle “infrastrutture della memoria” su tutto il territorio, che permetterà la realizzazione di un “Museo diffuso” della storia e dell’identità nazionale, anche in chiave europea.
Il programma completo delle attività, che si basa su una sinergia avviata attraverso appostiti protocolli d’intesa con i massimi Istituti di ricerca e Archivi italiani, prevede un insieme di attività culturali e di divulgazione, quali mostre, convegni, pubblicazioni, campagne fotografiche, concerti, produzioni documentaristiche e cinematografiche.
L’obiettivo, alla fine del periodo di commemorazioni (nel 2018) è quello di dare vita a un grande percorso, storico, culturale e territoriale, formato principalmente da spazi fisici, restaurati e reinseriti in un itinerario di conoscenza tanto degli italiani quanto degli stranieri, ma anche dai risultati ottenuti grazie a ricerche e lavori sugli Archivi documentari esistenti. Il tutto destinato a confluire nel “Memoriale virtuale della Grande guerra”. Non un nuovo luogo fisico, ma una sorta di “portale dei portali” che conservi memoria di quanto ci apprestiamo a ricordare anche per le generazioni a venire.
Si indicano di seguito le attività proposte per il 2014, in parte già illustrate nelle precedenti riunioni del Comitato storico-scientifico per gli anniversari d’interesse nazionale e del Comitato interministeriale, che si articolano secondo i seguenti filoni:
Le attività individuate si articolano secondo diversi filoni: restauro e recupero dei luoghi della memoria, nonché creazione e/o riallestimento di spazi museali, realizzati utilizzando le più avanzate tecnologie multimediali, in un programma articolato tra il 2014 e il 2018. In collaborazione con il Ministero della Difesa, sono previsti nove interventi di restauro conservativo - sei Sacrari in Italia: Redipuglia, Cima Grappa, Asiago, Montello, Caduti d’Oltremare, Oslavia - tre Cimiteri militari italiani all’estero: Bligny in Francia, Mauthausen in Austria, Caporetto in Slovenia), e il riallestimento del Museo Navale di Venezia;
• catalogazione e recupero dei Monumenti ai Caduti della Prima Guerra mondiale in tutta Italia e loro valorizzazione. La Struttura di missione della Presidenza del Consiglio e il MIBACT hanno predisposto il progetto „Cento monumenti per il Centenario?, per il restauro di 100 monumenti, selezionati dal Comitato storico- scientifico per gli anniversari di interesse nazionale sulla base del loro valore storico e artistico, tra tutti quelli catalogati dalle Sovrintendenze territoriali. Inoltre, in accordo con il Ministero della Difesa, l’Associazione Nazionale Alpini e il CNR, la Struttura di Missione intende realizzare un sistema integrato di mappatura, identificazione, archiviazione, gestione e disseminazione delle informazioni geografiche dei luoghi teatro della Prima Guerra Mondiale; • coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado, in un percorso didattico che trasmetta alle giovani generazioni il significato dell’evento bellico, anche nell’ottica della costruzione di una rinnovata identità europea. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, insieme con la Presidenza del Consiglio, nel promuovere le iniziative per la Commemorazione della Prima Guerra Mondiale, ha voluto predisporre un piano articolato di attività volte a incentivare lo sviluppo di una coscienza storica e critica da parte degli studenti verso gli orrori del conflitto, favorendo momenti di comunicazione e riflessione sul percorso storiografico che ha portato alla costruzione del senso e del significato di cittadinanza oggi;
• valorizzazione della cultura nazionale e della memoria popolare, attraverso il recupero di storie, documenti e oggetti relativi alla vita del Paese e dei cittadini, attraverso mostre, restauri di oggetti d’arte o beni documentari, campagne di digitalizzazione, convegni e pubblicazioni;
Nel 2014 sono state realizzate le mostre:
? “La Prima Guerra Mondiale 1914 - 1918” a Roma (31 maggio) ? “Teatri di Guerra. Fotografie di Luca Campigotto” (Roma - 31 maggio e Venezia -5 Settembre); • comunicazione del significato delle commemorazioni attraverso mass media e attività di forte impatto mediatico.
Nel 2014 si sono tenuti:
? il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio al Festival Internazionale “Sarajevo Heart of Europe” (21 giugno);
? Il “Requiem” di Giuseppe Verdi diretto dal Maestro Riccardo Muti a Redipuglia (6 luglio); ? “Il Silenzio” con Paolo Fresu sull’Altopiano di Folgaria (27 luglio), iniziativa contemporanea in 18 paesi del mondo su progetto italiano.
https://www.youtube.com/watch?v=m5RJ4UV0KVc
Il 4 novembre avrà luogo a Roma, alla presenza del Presidente Napolitano, l'anteprima del film di Ermanno Olmi “Torneranno i Prati”, che sarà contemporaneamente proiettato negli istituti italiani di cultura all’estero.
Un ricco programma reso possibile anche grazie al contributo dei massimi Istituti di ricerca e Archivi italiani che conferiscono maggiore impulso alle comuni finalità della Commemorazione del Centenario della Grande Guerra.
Ad oggi sono stati firmati protocolli d’intesa con il MIBACT - Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, con l’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, il Ministero della Difesa, la Marina Militare, Rai Storia , l’ Istituto Luce, l’Istituto per la Storia del Risorgimento di Roma, l’Archivio ligure di scrittura popolare dell’Università di Genova, il Centro Studi Musica e Grande Guerra di Reggio Emilia, l’Istituto Storico Italo Germanico – FBK di Trento, e sono in via di definizione analoghi protocolli con l’Archivio Centrale dello Stato, l’Università di Padova, l’Archivio scientifico e tecnologico dell’Università di Torino, il Centro interuniversitario di studi e ricerca storico militare (con sede nell’università di Siena), la Fondazione Archivio Diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano, l’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL. Lo sfasciume delle assi di legno nei rifugi abbandonati, vecchie baracche e gallerie dove ancora si trovano bombe, cartucce, bossoli e persino ossa nei luoghi più impervi.
Sulle Dolomiti come sull’Adamello, Pasubio e Carso non sembra essere passato un secolo, perché i resti della Prima Guerra Mondiale sono conservati con meticoloso rispetto dal tempo e dalle montagne. Frammenti di storia che rivivono nella mostra ‘Teatri di guerra – Fotografie di Luca Campigotto’ inaugurata a Venezia il prossimo 5 Settembre alle ore 18 presso la Loggia Foscara di Palazzo Ducale e che resterà aperta al pubblico fino al 30 ottobre.Gli scatti di Luca Campigotto, esposti per la prima volta il 31 maggio scorso a Roma alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano in occasione dell’avvio delle commemorazioni di governo per il Centenario della Grande Guerra, approdano a Venezia. La nuova cornice ha ospitato come di consueto il Festival del Cinema che, quest’anno, proprio in omaggio alla speciale ricorrenza ha riservato una particolare attenzione al tema della Guerra al centro di diversi film in gara.
La mostra è un percorso suggestivo tra paesaggi brulli e tragicamente maestosi, e rappresenta un documento indelebile degli anni sanguinosi tra il 1915 e il 1918. A corredo, l’App ‘Teatri di Guerra’, scaricabile da Google Play per Android e Apple Store per Iphone e Ipad che usa la realtà aumentata e il riconoscimento di immagine, con cui è possibile immergersi nel contesto del conflitto attraverso un video-racconto. Per far partire la clip basterà inquadrare alcune delle foto esposte o contenute nel catalogo della mostra.
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