(V)alter ego

Valter Adam Casotto, Eye Box

 

Dal 09 Aprile 2017 al 06 Giugno 2017

Venezia

Luogo: Andrea Tardini Gallery

Indirizzo: Giudecca, 282 | Salizada San Samuele 3157

Orari: da martedì a domenica dalle 14 alle 19

Curatori: Elisa Fantin

Telefono per informazioni: +39 327.6713144

E-Mail info: info@andreatardinigallery.com

Sito ufficiale: http://andreatardinigallery.com/it/



Più di cento visitatori ogni giorno, oltre 2 milioni di visualizzazioni e 16
mila condivisioni in tutto il mondo, per la sua video intervista di INSIDER art: sono questi i numeri dei primi 30 giorni della mostra (V)alter ego, la prima personale di Valter Adam Casotto, che riapre in Salizada San Samuele, a pochi passi da Palazzo Grassi, con un nuovo allestimento, ripensato per questo spazio.
(V)alter ego segna un punto di svolta per l’attività della galleria, che ha raddoppiato la propria presenza a Venezia aprendo un nuovo spazio a San Samuele; un’area sempre più caratterizzata nel suo ruolo di “isola dell’arte" a Venezia, che già offre al pubblico di un ampio numero di gal- lerie d'arte, design e artigianato di alta qualità. Una scelta che rispecchia perfettamente l’identità della galleria, che ha fatto del valore tecnico e dell’“artigianalità” nell’opera d’arte la propria materia d’indagine.
(V)alter ego è il debutto artistico di Valter Adam Casotto, la cui tecnica viene mutuata dalla sua celebre esperienza nel mondo del cinema come truccatore prostetico cinematografico. Questo peculiare per- corso ultradecennale, gli ha permesso di approfondire lo studio e la co- noscenza dell’anatomia umana e dei tessuti cutanei, che oggi è in grado di riprodurre con una qualità tale da rientrare immediatamente nel filone iperrealista. 

La ricerca artistica di Valter Casotto si impernia sulle tematiche del tem- po, della trasformazione dell’identità, individuale e del genere umano. Attraverso il corpus delle sue opere, Valter indaga la complessità del concetto tempo, inteso come dogma scientifico, in relazione al non-infini- to del corpo umano, che emerge in questa riflessione come guscio mor- tale, come confine. L’intento dei lavori prodotti dall’artista è quello di creare un paradosso che cerca di valicare il comune senso del tempo così come percepito dalla collettività.
Secondo l’artista, la pelle e il nostro corpo, non sono che un guscio che ci appartiene solo per un certo periodo e che non coincide con la perce- zione soggettiva dello scorrere del tempo. A partire dalle civiltà più anti- che, gli individui si sono sempre interrogati sul tema del tempo e la per- cezione degli esseri umani: Valter si immedesima in questa riflessione, proponendo nuovi e diversi punti di vista, mettendo in scena paradossi temporali, come nell’opera We will never meet at that age, in cui in pre- senta se stesso anziano ai genitori.
L’artista, di origine padovana, ma residente a Londra da diverso tempo, ha all’attivo significative collaborazioni con grandi nomi dell’arte; oltre ad aver realizzato alcune delle sculture di Myths, Monsters and Leg- ends, progetto di Damien Hirst e Rankin, ha lavorato per Paul Mc- Carthy e per un noto artista italiano.
Valter ha collaborato con celebri produzioni televisive e cinematogra- fiche (Game of Thrones, Lo Hobbit, Harry Potter, Prometheuse e X-Men, solo per citarne alcune) ed è vincitore di un David di Donatello come Miglior Truccatore nel 2016 con Il racconto dei racconti di Matteo Gar- rone.   

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