Zhou Changxin. Varied Lives - Varied Lines
![Zhou Changxin. Varied Lives - Varied Lines, Palazzo Barbarigo Minotto, Venezia Zhou Changxin. Varied Lives - Varied Lines, Palazzo Barbarigo Minotto, Venezia](http://www.arte.it/foto/600x450/28/16025-zhou.jpg)
Zhou Changxin. Varied Lives - Varied Lines, Palazzo Barbarigo Minotto, Venezia
Dal 29 Maggio 2013 al 12 Ottobre 2013
Venezia
Luogo: Palazzo Barbarigo Minotto
Indirizzo: Sestriere San Polo 2765
Orari: da martedì a domenica 10-18
Enti promotori:
- Il Ministero della Cultura Cinese
- CICE (Center for International Cultural Exchanges)
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 041 740172/ 348 7687921
E-Mail info: palazzobarbarigo@mobygest.it
Sito ufficiale: http://www.palazzobarbarigo.com/it/palazzobarbarigo/
Il Ministero della Cultura Cinese e CICE (Center for International Cultural Exchanges) sono lieti di presentare al pubblico europeo Varied Lives-Varied Lines: Zhou Changxin’s Solo Exhibition, la prima personale in Italia dell’artista cinese Zhou Changxin, nonché la prima tappa a Venezia di un tour europeo che toccherà nell’arco del 2013 i musei di Francia e Germania.
Zhou Changxin muovendosi nella splendida cornice di Palazzo Barbarigo Minotto, dimora storica di grande prestigio lungo il Canal Grande a Venezia, omaggia attraverso il corpus di lavori in mostra sia i maestri del passato, da Giambattista Tiepolo a Francesco Fontebasso, da Mengozzi Colonna a Carpoforo Mazzetti che hanno lasciato ineguagliabili tracce sulle pareti e sui soffitti di Palazzo, sia la tradizione della pittura ad olio. Tale tradizione pur essendo radicata nella storia dell’arte occidentale è stata introdotta in Cina ad opera di missionari gesuiti nel XVII secolo, diffondendosi in maniera preponderante solamente nel XX secolo. Zhou Changxin, con le sue pennellate energiche ed evocative, attinge a piene mani a tale tradizione e rivitalizza motivi prettamente orientali traducendoli in un linguaggio occidentale. La combinazione del senso estetico ed elementi culturali prettamente cinesi convive con l’uso di colori ad olio e acrilici nei dipinti su tela dalla consistenza quasi materica, ma anche nelle ceramiche, esemplari unici interamente realizzati secondo i metodi tradizionali cinesi ma dipinti con brillanti colori ad olio.
Attraverso vere e proprie epifanie di colore che si muovono su scala micro e macro, tra pieni e vuoti, artificio e natura i soggetti di Zhou Changxin danno vita a un vasto repertorio artistico costituito da paesaggi agresti ma anche marini, personaggi mitologici monumentali per le dimensioni e per il significato simili a dipinti parietali, figure sacre sospese tra sogno e realtà. L’artista è autore di un percorso che, confrontandosi attivamente con gli ambienti di Palazzo, crea nuovi livelli interpretativi delle opere singole e dell’insieme. Il dialogo tra tradizione e modernità, tra Oriente e Occidente è il leitmotif dell’intera mostra le cui opere, come una sorta di diario visivo, ricostruiscono le diverse fasi della vita dell’artista che corrispondono ai diversi stili abbracciati nel suo ethos artistico.
Zhou Changxin nasce nel 1973 nella provicia di Guangdong e sin dall’infanzia manifesta spiccate doti artistiche. Nel 1994 viene ammesso all’Accademia di Arte e Design dell’Università Qinghua, Pechino dove studia pittura ad olio; nel 2000 è ammesso come studente dei corsi master all’Accademia Centrale di Belle Arti, Pechino specializzandosi in pittura murale. Numerose pubblicazioni cinesi sono state dedicate al suo lavoro e la personale a Venezia segna l’inizio di un lungo tour mondiale.
Zhou Changxin muovendosi nella splendida cornice di Palazzo Barbarigo Minotto, dimora storica di grande prestigio lungo il Canal Grande a Venezia, omaggia attraverso il corpus di lavori in mostra sia i maestri del passato, da Giambattista Tiepolo a Francesco Fontebasso, da Mengozzi Colonna a Carpoforo Mazzetti che hanno lasciato ineguagliabili tracce sulle pareti e sui soffitti di Palazzo, sia la tradizione della pittura ad olio. Tale tradizione pur essendo radicata nella storia dell’arte occidentale è stata introdotta in Cina ad opera di missionari gesuiti nel XVII secolo, diffondendosi in maniera preponderante solamente nel XX secolo. Zhou Changxin, con le sue pennellate energiche ed evocative, attinge a piene mani a tale tradizione e rivitalizza motivi prettamente orientali traducendoli in un linguaggio occidentale. La combinazione del senso estetico ed elementi culturali prettamente cinesi convive con l’uso di colori ad olio e acrilici nei dipinti su tela dalla consistenza quasi materica, ma anche nelle ceramiche, esemplari unici interamente realizzati secondo i metodi tradizionali cinesi ma dipinti con brillanti colori ad olio.
Attraverso vere e proprie epifanie di colore che si muovono su scala micro e macro, tra pieni e vuoti, artificio e natura i soggetti di Zhou Changxin danno vita a un vasto repertorio artistico costituito da paesaggi agresti ma anche marini, personaggi mitologici monumentali per le dimensioni e per il significato simili a dipinti parietali, figure sacre sospese tra sogno e realtà. L’artista è autore di un percorso che, confrontandosi attivamente con gli ambienti di Palazzo, crea nuovi livelli interpretativi delle opere singole e dell’insieme. Il dialogo tra tradizione e modernità, tra Oriente e Occidente è il leitmotif dell’intera mostra le cui opere, come una sorta di diario visivo, ricostruiscono le diverse fasi della vita dell’artista che corrispondono ai diversi stili abbracciati nel suo ethos artistico.
Zhou Changxin nasce nel 1973 nella provicia di Guangdong e sin dall’infanzia manifesta spiccate doti artistiche. Nel 1994 viene ammesso all’Accademia di Arte e Design dell’Università Qinghua, Pechino dove studia pittura ad olio; nel 2000 è ammesso come studente dei corsi master all’Accademia Centrale di Belle Arti, Pechino specializzandosi in pittura murale. Numerose pubblicazioni cinesi sono state dedicate al suo lavoro e la personale a Venezia segna l’inizio di un lungo tour mondiale.
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