Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano

Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano, Chiesa di S. Marco – Spazio ARCA, Vercelli

 

Dal 10 September 2025 al 11 January 2026

Vercelli

Luogo: Chiesa di S. Marco – Spazio ARCA

Indirizzo: Piazza San Marco 1

Orari: da mercoledì a domenica 10.00 - 19.30 la biglietteria e l'ingresso chiudono un'ora prima

Curatori: Daniele Fenaroli

Enti promotori:

  • Comune di Vercelli
  • Fondazione Giuseppe Iannaccone

Costo del biglietto: Intero 13,50€, ridotti da 6,50€ a 11,50€. Gratuito bambini fino a 6 anni non compiuti soci ICOM (la tessera non dà diritto al saltafila, il biglietto verrà ritirato in cassa al momento della presentazione della tessera) possessori di coupon di invito possessori di Vip Card Arthemisia giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti in servizio previa richiesta di accredito da parte della Redazione all’indirizzo press@arthemisia.it) disabili 100%


Il 10 settembre 2025 nell’Ex Chiesa di San Marco – Spazio ARCA a Vercelli, aprirà al pubblico la mostra “Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano.

Per la prima volta, un nucleo significativo di opere realizzate tra il 1920 e il 1945 appartenenti alla sezione storica della Collezione Giuseppe Iannaccone, verranno riunite per raccontare un periodo straordinario della storia dell’arte italiana, a tutt’oggi ancora poco esplorato.

L’Espressionismo Italiano, attraverso i suoi esponenti quali Renato Birolli, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Fausto Pirandello, Aligi Sassu, Emilio Vedova e molti altri, ha saputo affermare con forza una visione indipendente, sottraendosi alle imposizioni culturali dominanti scegliendo, attraverso una ricerca personale spesso coraggiosa e controcorrente, di raccontare la fragilità, la solitudine e la tensione esistenziale dell’uomo, anziché aderire ai modelli celebrativi imposti.

Questi artisti hanno costruito una contro-narrazione silenziosa ma potente, fatta di corpi sbilanciati, nature morte inquietanti, città sognanti, figure ai margini e una disarmante quotidianità, lontana dalla retorica imperante.
 
Tra le opere esposte, ne spiccano alcune realizzate da artisti riconosciuti come i principali esponenti dell’Espressionismo italiano: Nudo in piedi (1939) di Lucio Fontana, Composizione (Siesta Rustica) (1924-1926) di Fausto Pirandello, Il Caffeuccio Veneziano (1942) di Emilio Vedova, I poeti (1935) di Renato Birolli, Lo schermidore (1934) di Angelo Del Bon, Ritratto di Antonino Santangelo (1942) e Ritratto di Mimise (1938) di Renato Guttuso.
 
Prodotta e organizzata dal Comune di Vercelli e dalla Fondazione Giuseppe Iannaccone in collaborazione con Arthemisia, e curata da Daniele Fenaroli, la mostra è il primo appuntamento di un progetto espositivo quinquennale.
Il progetto, pensato anche per creare un dialogo tra diverse discipline, ha come obiettivo di rivelare come la creatività e l’arte possano arricchirsi attraverso l’interazione tra linguaggi differenti, creando una sinergia tra la storia del luogo, l’arte contemporanea e altre forme di espressione culturale.
 
In questo contesto, ogni anno si metterà in luce un artista contemporaneo attraverso la relazione con le opere esposte nelle mostre.

Quest’anno l’attenzione sarà rivolta a un giovane artista talentuoso, Norberto Spina (Milano, 1995) di cui saranno esposte diverse opere, tra cui inedite installazioni site specific. La pratica dell’artista, formatosi tra Milano e Londra, si fonda sulla sovrapposizione di memoria personale e collettiva; un lavoro alimentato dalla ricerca di immagini d’archivio, fotografie storiche, momenti di vita quotidiana e iconografie della tradizione popolare italiana che, rielaborati e sovrapposti, si manifestano come frammenti di ricordi.

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