Un’arte senza tempo. La cucina e le sue tradizioni nelle stampe antiche dal XVI al XIX secolo

Un’arte senza tempo. La cucina e le sue tradizioni nelle stampe antiche dal XVI al XIX secolo

 

Dal 10 Dicembre 2016 al 05 Marzo 2017

Asiago | Vicenza

Luogo: Museo Le Carceri

Indirizzo: via Benedetto Cairoli 13

Enti promotori:

  • Comune di Asiago - Assessorato al Turismo e alla Cultura

Costo del biglietto: € 3, gratuito per disabili e bambini fino a 6 anni

Telefono per informazioni: +39 0424 600255

E-Mail info: info@asiago.to

Sito ufficiale: http://www.asiago.to



Dal 10 dicembre 2016 al 5 marzo 2017 al Museo Le Carceri, l’Amministrazione Comunale di Asiago, Assessorato al Turismo e alla Cultura, in collaborazione con Claudio Ceccato della Bottega delle Arti Stampe Antiche di Padova e l'Associazione Proloco Asiago e Sasso propone una mostra dedicata alla cucina e alle sue tradizioni nella rappresentazione incisoria.

Come la pittura, anche quest’arte si rivela sensibile alle tradizioni popolari e alle abitudini culinarie delle terre d’origine dei maestri incisori e questa mostra focalizza il rilevante ruolo ricoperto dal cibo e dalla sua raffigurazione nelle stampe antiche dal XVI al XIX secolo.

La scelta delle circa duecento stampe esposte, selezionate per la loro rarità e singolare curiosità, si basa su un criterio principalmente iconografico: il leitmotiv è il riferimento al cibo, alla sua preparazione e “al mangiare”. L’allestimento sfrutta la struttura del museo – ex carcere adibito a sede espositiva – per creare numerose sezioni tematiche, ospitate all’interno delle celle del piano terra e del primo piano.

“Il Comune di Asiago e la Bottega delle Arti di Padova - afferma Claudio Ceccato - propongono dunque, per la prima volta in Veneto, un inedito viaggio nell’arte, nel cibo e nei luoghi grazie all’esposizione di un genere come la stampa d’arte non facilmente accessibile al grande pubblico”.

Il visitatore sarà guidato in un percorso che intende affermare che il “cibo è arte”, un’arte tramandata da generazione in generazione, nella coltivazione, nella pesca, nell’allevamento, nella viticultura, e che attraverso le testimonianze artistiche è perpetuata nel tempo, mantenendo vivo il ricordo di tradizioni, gusti e sapori passati.

La mostra si apre con le allegorie dei mesi e delle stagioni per evocare quelle abitudini di epoche ormai lontane sulle quali però ancora oggi si basa la cucina internazionale, affiancate dai più diffusi mestieri che contraddistinguono questo mondo raffigurati in alcune delle più celebri serie incisorie, quelle da Annibale Carracci e di Gaetano Zompini. In questo modo grande rilievo è posto a venditori e mercanti ambulanti e di strada, come fruttivendoli, macellai, fornai ecc.

Una seconda sezione vede protagoniste le tavole imbandite, che trovano ampio spazio all’interno degli episodi evangelici dell’Ultima Cena o delle Nozze di Cana, o in raffigurazioni di ambito più popolaresco. A quest’ultimo tema sono dedicate due differenti sezioni, una più spostata verso l’interpretazione nordica della vita in osteria attraverso numerose incisione tratte dai dipinti di Tenier, un’altra ambientata in contesto italiano, soprattutto veneto, che mette in scena incisioni di Giovanni Volpato, Nicolò Cavalli, Francesco del Pedro raffiguranti scene di genere dal sapore fresco e familiare.

L’esposizione si chiude con due sezioni dedicate una alla disciplina della caccia, l’altra a quelle stampe che, con estrema precisione scientifica ma con indiscutibile bellezza tecnica e cromatica, rappresentano specie animali e vegetali. 
L’importanza di questa mostra risiede, oltre che nella familiarità del tema proposto, soprattutto nella possibilità di ammirare una selezione così accurata di incisioni originali, presentate per la loro bellezza e unicità.

“Le tematiche trattate in questa preziosa mostra d'arte incisoria - afferma l'Assessore al Turismo e alla Cultura Chiara Stefani - ben si prestano a spaziare nelle peculiarità culinarie e nei prodotti tipici del territorio altopianese. Al cuore artistico di questa mostra sono stati pertanto affiancati numerosi eventi per la realizzazione dei quali abbiamo coinvolto diverse realtà locali legate all'arte del cibo e alla conoscenza del centro storico di Asiago e dell'ambiente rurale dei dintorni”.

Durante i mesi invernali di apertura della mostra sono infatti previsti eventi di vario genere: visite guidate alla mostra, laboratori per bambini, aperitivi al Museo con incontri su temi specifici inerenti il cibo e la cucina, passeggiate guidate invernali ad Asiago e dintorni con tappe di degustazione di prodotti tipici, cene ed aperitivi a cura dei Ristoratori altopianesi e infine l'elegante Cena di gala nell'esclusiva cornice del Museo Le Carceri a cura della Scuola alberghiera di Asiago. 

Orario:
sabato 10 e 17 e domenica 11-18 dicembre 2016: 10-12.30 / 15.30-18.30
Dal 24 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017: tutti i giorni 10-12.30/15.30-18.30
Dal 9 gennaio al 5 marzo 2017: sabato, domenica e festivi: 10-12.30/15.30-18.30   

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