Claudio Capotondi. Poliedrogenesiosmosi
Dal 16 Giugno 2024 al 18 Agosto 2024
Tarquinia | Viterbo
Luogo: Museo Nazionale Archeologico
Indirizzo: Piazza Cavour 1a
Curatori: Lorenzo Fiorucci
Enti promotori:
- Società Tarquiniense d’Arte e Storia
Telefono per informazioni: +39 0766 858194
E-Mail info: tarquiniense@gmail.com
Sarà inaugurata domenica 16 giugno, alle 17,30, al Museo Nazionale Archeologico di Tarquinia, la mostra dello scultore Claudio Capotondi intitolata “Poliedrogenesiosmosi”.
Il cortile e il loggiato del secondo piano di Palazzo Vitelleschi accoglieranno una significativa selezione di opere dell’artista, che saranno visibili al pubblico fino al 18 agosto: dalle sculture in porfido alla serie di poliedri realizzati in PVC e ai disegni, che evidenziano la costante ricerca artistica dello scultore.
La rassegna è promossa dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia che, per il secondo anno consecutivo, rispondendo a un avviso pubblico di manifestazione d’interesse pubblicato dal Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, ha voluto proporre una serie di iniziative culturali di grande qualità, fra le quali rientra anche la “personale” di Capotondi, il cui taglio del nastro avviene significativamente in concomitanza con le Giornate Europee dell’Archeologia, la manifestazione internazionale coordinata in Italia dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Musei, in programma dal 14 al 16 giugno, con l’obiettivo di portare all’attenzione del pubblico la ricchezza e la varietà del patrimonio archeologico e delle attività a esso legate.
Nato a Tarquinia nel 1937, Capotondi ha lavorato a Roma e New York. Per grande parte della sua esistenza, ha vissuto a Pietrasanta, dove ha realizzato e scolpito le sue sculture. Ha prodotto 19 opere d'arte pubbliche in Italia, Stati Uniti, Giappone e Libia. Ha tenuto mostre personali a Roma, Firenze, Torino, Carrara, Bari, New York, Parigi e Finlandia e mostre collettive in molte città d'arte del mondo. Nel 2000 ha ricevuto l'ambito “Premio Michelangelo” dalla città di Carrara. Le sue sculture si trovano in diverse collezioni pubbliche e private. “I porfidi sono i testimoni della sfida affrontata in solitaria nell’eremo di Pietrasanta - afferma Capotondi -, al tempo della spavalda passione giovanile di totale dedizione e lontano dal presenzialismo nelle gallerie di Roma e New York e dalla precarietà dell’arte povera, la sfida a questa roccia magmatica effusiva intrusiva dal colore per me simbolico di sangue rappreso dell’umanità. Con disco diamantato, subbia al widia, scapezzino, mazzetta, martello pneumatico, unghietto, frullino e carte abrasive, ho lavorato in un capannone aperto. Quindi la sopraggiunta senilità e la scoperta ed utilizzo della nuova materia plastica del PVC (polivinilcloruro) e del collante cianoacrilato per immergermi nel mondo sconfinato dei poliedri nelle loro infinite combinazioni ed intrusioni. Infine, il privilegio di poter dare forma e corpo alla fantasia ribelle e nel dare un senso al non senso della vita. Gli obelischi ascensionali nella loro tensione verso lo spazio infinito”.
La mostra “Poliedrogenesiosmosi” ha il sostegno del Ministero della Cultura, il patrocinio della Presidenza e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio, del Comune di Tarquinia, del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, e il contributo della BCC Roma Gruppo BCC ICCREA.
Il cortile e il loggiato del secondo piano di Palazzo Vitelleschi accoglieranno una significativa selezione di opere dell’artista, che saranno visibili al pubblico fino al 18 agosto: dalle sculture in porfido alla serie di poliedri realizzati in PVC e ai disegni, che evidenziano la costante ricerca artistica dello scultore.
La rassegna è promossa dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia che, per il secondo anno consecutivo, rispondendo a un avviso pubblico di manifestazione d’interesse pubblicato dal Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, ha voluto proporre una serie di iniziative culturali di grande qualità, fra le quali rientra anche la “personale” di Capotondi, il cui taglio del nastro avviene significativamente in concomitanza con le Giornate Europee dell’Archeologia, la manifestazione internazionale coordinata in Italia dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Musei, in programma dal 14 al 16 giugno, con l’obiettivo di portare all’attenzione del pubblico la ricchezza e la varietà del patrimonio archeologico e delle attività a esso legate.
Nato a Tarquinia nel 1937, Capotondi ha lavorato a Roma e New York. Per grande parte della sua esistenza, ha vissuto a Pietrasanta, dove ha realizzato e scolpito le sue sculture. Ha prodotto 19 opere d'arte pubbliche in Italia, Stati Uniti, Giappone e Libia. Ha tenuto mostre personali a Roma, Firenze, Torino, Carrara, Bari, New York, Parigi e Finlandia e mostre collettive in molte città d'arte del mondo. Nel 2000 ha ricevuto l'ambito “Premio Michelangelo” dalla città di Carrara. Le sue sculture si trovano in diverse collezioni pubbliche e private. “I porfidi sono i testimoni della sfida affrontata in solitaria nell’eremo di Pietrasanta - afferma Capotondi -, al tempo della spavalda passione giovanile di totale dedizione e lontano dal presenzialismo nelle gallerie di Roma e New York e dalla precarietà dell’arte povera, la sfida a questa roccia magmatica effusiva intrusiva dal colore per me simbolico di sangue rappreso dell’umanità. Con disco diamantato, subbia al widia, scapezzino, mazzetta, martello pneumatico, unghietto, frullino e carte abrasive, ho lavorato in un capannone aperto. Quindi la sopraggiunta senilità e la scoperta ed utilizzo della nuova materia plastica del PVC (polivinilcloruro) e del collante cianoacrilato per immergermi nel mondo sconfinato dei poliedri nelle loro infinite combinazioni ed intrusioni. Infine, il privilegio di poter dare forma e corpo alla fantasia ribelle e nel dare un senso al non senso della vita. Gli obelischi ascensionali nella loro tensione verso lo spazio infinito”.
La mostra “Poliedrogenesiosmosi” ha il sostegno del Ministero della Cultura, il patrocinio della Presidenza e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio, del Comune di Tarquinia, del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, e il contributo della BCC Roma Gruppo BCC ICCREA.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 25 gennaio 2025 al 15 giugno 2025
Brescia | Palazzo Martinengo
LA BELLE ÉPOQUE. L'arte nella Parigi di Boldini e De Nittis
-
Dal 25 gennaio 2025 al 06 aprile 2025
Castelfranco Veneto | Museo Casa Giorgione - Teatro Accademico - Palazzo Soranzo Novello
Studiosi e libertini. Il Settecento nella città di Giorgione. Francesco Maria Preti
-
Dal 21 gennaio 2025 al 18 maggio 2025
Milano | Palazzo Reale
George Hoyningen-Huene. Glamour e avanguardia
-
Dal 25 gennaio 2025 al 27 luglio 2025
Roma | Museo Storico della Fanteria
Salvador Dalì. Tra arte e mito
-
Dal 31 gennaio 2024 al 04 maggio 2025
Fermo | Palazzo dei Priori
Rinascimento a Fermo
-
Dal 20 dicembre 2024 al 04 maggio 2025
Fermo | Palazzo dei Priori
Steve McCurry. Children