Francesco Piccolo
Casertano di origine (è nato nella città campana nel 1964), vive ormai da diversi anni a Roma. Si è ritagliato un ruolo di primo piano nel panorama degli autori con numerosi romanzi e raccolte di racconti tra cui “Storie di primogeniti e figli unici” con cui si è aggiudicato il Premio Giuseppe Berto e il Premio letterario Piero Chiara.
Francesco Piccolo ha firmato diverse sceneggiature per il grande schermo come “Il Caimano”, “Caos calmo” e “Habemus Papam”.
Passando in carrellata i luoghi del cuore della sua città di origine, l’autore cita tra i più significativi Via Mazzini: a quella strada si legano i ricordi di infanzia e alcuni momenti importanti della sua vita.
Eppure l’immagine ricordo di Caserta è quella della Reggia, vista dalla stazione dei treni. “La stazione è proprio di fronte all’ingresso del complesso. E’ un’immagine che evoca il sentimento contrastato del mio ritorno a casa”.
Soffermandosi sulle potenzialità della sua città Francesco Piccolo sottolinea quanta strada debba essere ancora percorsa per valorizzare i pregi della località. Una strada è sicuramente quella di lavorare sulla messa a sistema del grande patrimonio artistico e culturale del territorio. “Caserta ha tutte le caratteristiche di una città possibile sia per cultura che vivibilità, ma ha tutti i difetti del meridione, il continuo mancare le possibilità” afferma l’autore. “Bisognerebbe cominciare a puntare sull’accoglienza: il luogo ha i pregi delle provincie della Pianura Padana, ma è totalmente devastato, a cominciare dalle isole pedonali che sono minuscole e non rispettate. E poi occorre valorizzare il legame con i borghi del territorio circostante: Casertavecchia, Sant’Angelo, San Leucio. Siti straordinari e strettamente connessi alla Reggia”.