Girolamo Santacroce

Napoli 1502 - Napoli 1537

Courtesy of http://i.ebayimg.com | Girolamo Santacroce

È considerato, insieme a Giovanni da Nola, il massimo esponente della scultura napoletana del Cinquecento. Si formò presso la bottega dello spagnolo Bartolomé Ordóñez, con il quale collaborò a Carrara alla realizzazione  del monumento sepolcrale del cardinale castigliano Francisco Jiménez de Cisneros, conservato nella cattedrale di Alcalá de Henares (1521 ca). Al seguito di Ordóñez lavorò probabilmente anche all’altare Caracciolo, nella chiesa di San Giovanni a Carbonara (1516). Nonostante la scomparsa prematura (morì all’età di 35 anni), fu un artista fecondo e lasciò numerose testimonianze della sua attività artistica, svolta principalmente a Napoli. Tra le sue opere più importanti si ricordano l’altorilievo con l’Incredulità di san Tommaso di Santa Maria delle Grazie a Caponapoli (1528), l’altare del Pezzo nella chiesa di Monteoliveto con la Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Piero e il Cristo e san Pietro sulle acque di Tiberiade (1524), e il Monumento funerario di Carlo Gesualdo nel quarto priore della Certosa di San Martino (1523 ca).



Le opere