Mostra Architettura instabile. Restless Architecture a Roma. Le informazioni sulla mostra Architettura instabile. Restless Architecture, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Architettura instabile. Restless Architecture del museo MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.

DS+R, The Shed, New York, 2019 | Foto: Iwan Baan |  Courtesy Diller Scofidio + Renfro

DS+R, <em>The Shed</em>, New York, 2019 | Foto: Iwan Baan |&nbsp; Courtesy Diller Scofidio + Renfro

Mappa

  • Città: Roma
  • Provincia: Roma
  • Indirizzo: Via Guido Reni 4/a
  • Sito ufficiale

Scheda Mostra

Architettura instabile. Restless Architecture


  • Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
  • Curatori: Diller Scofidio + Renfro
  • Città: Roma
  • Provincia: Roma
  • Data inizio: 25 Ottobre 2024
  • Data fine: 16 Marzo 2025
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Curata da uno degli studi di progettazione più celebri e influenti al mondo, che ne è anche protagonista, la mostra indaga il movimento come proprietà interna dell’architettura: edifici che cambiano configurazione, che hanno elementi mobili, che si gonfiano o si girano per accogliere i visitatori.

Viviamo in un mondo in costante movimento. Perché l’architettura dovrebbe restare ferma? Dall’inizio della Rivoluzione Industriale, l’incessante susseguirsi di sconvolgimenti politici, fluttuazioni economiche, riforme sociali, cambiamenti climatici e innovazioni tecnologiche ha dato forma al nostro mondo in continuo movimento. Per contro, l’architettura è rimasta lenta, pesante, costosa e inerte.

Il secondo dopoguerra, inoltre, ha introdotto una nuova resistenza all’ostinata rigidità dell’architettura che, motivata da ideali pragmatici e utopici, ha aspirato a liberarsi dalla stasi. E lo ha fatto muovendosi su quattro principi alla base di quest’ambizione e della mostra: mobilità, adattabilità, operatività ed ecodinamismo.

La mobilità consente agli edifici di essere fisicamente trasferiti, sia che siano costretti a essere spostati per evitare la demolizione, sia che vengano trasportati altrove per scelta. L’adattabilità gli consente di essere riconfigurati e di assorbire i cambiamenti tecnologici o programmatici indotti dagli sviluppi economici o sociali. L’operatività consente agli edifici di funzionare come macchine, sintonizzate sulle esigenze dei loro abitanti per servire scopi individuali o collettivi. E infine, mentre la maggior parte degli edifici forma una chiusura ermetica contro gli elementi, l’ecodinamismo integra le tecnologie per creare interfacce flessibili tra un edificio e il suo ambiente circostante.