Parco Reale

Philippe Daverio
 
Philippe Daverio
I Giardini della Reggia di Caserta | Foto: pavel dudek

Il Parco Reale, progettato da Luigi Vanvitelli (1700-1773) e completato dal figlio Carlo (1739-1821), si ispira ai modelli delle grandi residenze europee del tempo come Versailles o il Palazzo Reale della Granja di San Ildefonso.

Il Parco possiede un'estensione di 120 ettari, si sviluppa in lunghezza per circa 3 km ed è alimentato dall'Acquedotto Carolino che porta acqua alle vasche e alle fontane.
 
Sulla sinistra si sviluppa il Bosco Vecchio, parte del precedente giardino rinascimentale degli Acquaviva, dove si incontrano la Castelluccia e la Peschiera, luoghi di divertimento e svago per principi e sovrani.

Un lungo viale centrale conduce alla Fontana Margherita. Da qui si dipartono due rampe laterali semiellittiche, che assecondano l'andamento della collina.

Seguendo la celebre "via d'acqua", disposta su un asse sud-nord, si incontrano le fontane, ispirate a temi della mitologia classica, e sette vasche digradanti che formano altrettante cascate.
Nella Fontana dei Delfini, l'acqua fuoriesce dalla bocca di tre mostri marini. Segue una serie di quattro fontane: la Fontana di Eolo, la Fontana di Cerere, la Fontana di Venere e Adone e la Fontana di Diana e Atteone. Quest'ultima è posta alla basa di una grande cascata artificiale, perno dell'intero impianto scenografico.

Segnalato da: Philippe Daverio (critico d’arte)
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