Area della città etrusco-romana di Vulci
Canino, Via Volta Buia 2
- Dove: Canino, Via Volta Buia 2
- Indirizzo: Via Volta Buia 2
- E-Mail: info@vulci.it
- Telefono: +39 0766 89298
- Apertura: dal 1 Gennaio al 25 Marzo: 9 -17
dal 26 Marzo al 28 Giugno: 9 – 18
dal 29 Giugno al 31 agosto: 9 – 19
dal 01 Settembre al 30 Settembre: 9 - 18
dal 1 ottobre al 31 dicembre: 9 – 17
chiuso 24, 25 e 31 dicembre, 1 Gennaio - Costo: intero € 8, ridotto € 5
DESCRIZIONE:
Situata a poche centinaia di metri dal museo, Vulci, una delle più importanti metropoli dell'Etruria marittima resta ancora oggi in gran parte inesplorata, restituendoci insieme uno scorcio della Maremma etrusco-laziale. Attualmente interessata da un progetto che prevede la realizzazione del Parco archeologico, l'area urbana presenta poche ma significative emergenze, in prevalenza frutto di scavi estensivi condotti negli anni Cinquanta. La realizzazione di percorsi didattici aperti anche ai disabili consente sin d'ora una visita ai più importanti resti costituiti da settori della poderosa cinta urbana, dalla suggestiva Domus del Criptoportico, ricca ancora oggi di mosaici in bianco e nero e dotata di un impianto termale privato, da due edifici pubblici di età imperiale, dall'imponente Tempio Grande, la cui prima fase risale ad età arcaica, ad alcuni impianti residenziali e ad una parte dell'articolata rete stradale di età romana. Nei punti più alti del pianoro il visitatore può cogliere scorci suggestivi delle estese necropoli circostanti il centro urbano, mentre percorrendo in tutta la sua estensione il decumano massimo si raggiunge la riva del Fiora con i resti dell'antico Ponte Rotto.
Situata a poche centinaia di metri dal museo, Vulci, una delle più importanti metropoli dell'Etruria marittima resta ancora oggi in gran parte inesplorata, restituendoci insieme uno scorcio della Maremma etrusco-laziale. Attualmente interessata da un progetto che prevede la realizzazione del Parco archeologico, l'area urbana presenta poche ma significative emergenze, in prevalenza frutto di scavi estensivi condotti negli anni Cinquanta. La realizzazione di percorsi didattici aperti anche ai disabili consente sin d'ora una visita ai più importanti resti costituiti da settori della poderosa cinta urbana, dalla suggestiva Domus del Criptoportico, ricca ancora oggi di mosaici in bianco e nero e dotata di un impianto termale privato, da due edifici pubblici di età imperiale, dall'imponente Tempio Grande, la cui prima fase risale ad età arcaica, ad alcuni impianti residenziali e ad una parte dell'articolata rete stradale di età romana. Nei punti più alti del pianoro il visitatore può cogliere scorci suggestivi delle estese necropoli circostanti il centro urbano, mentre percorrendo in tutta la sua estensione il decumano massimo si raggiunge la riva del Fiora con i resti dell'antico Ponte Rotto.
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