Duomo di Modena
Modena, Corso Duomo
- Dove: Modena, Corso Duomo
- Indirizzo: corso duomo
- Telefono: +39 059 216078
- Apertura: dal martedì alla domenica: ore 7 - 19
Lunedì: ore 7 - 12:30 / 15:30 - 19
Le visite non sono consentite durante le funzioni religiose - Costo: ingresso gratuito
DESCRIZIONE:
Il Duomo di Modena, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997 assieme alla torre Ghirlandina e all’adiacente Piazza Grande, è uno dei più importanti monumenti in stile romanico d’Europa. La sua fondazione risale al 1099 quando per iniziativa dei cittadini e del clero si decise di costruire un tempio in cui custodire il sepolcro con le spoglie di San Geminiano, Vescovo e patrono di Modena morto nel 397, e affermare così i valori culturali e religiosi della Comunità.
L’architetto Lanfranco e lo scultore Wiligelmo avviarono la realizzazione della cattedrale. Dalla fine del 1100 fino al 1300 l’opera fu poi proseguita dai Maestri Campionesi, scultori e architetti lombardi provenienti da Campione a cui si devono diversi interventi come il rosone gotico della facciata, gli Arcangeli Gabriele e Michele posti alla sommità del tetto e dell’abside centrale, e la grandiosa Porta Regia. La sintesi tra cultura classica e arte lombarda stabilì un modello fondamentale per la civiltà romanica.
Edificato con pietre e marmi di una necropoli romana rinvenuta nei pressi del cantiere, il Duomo resistette senza danni al terribile terremoto del 1117 e ciò lo rese un riferimento per la costruzione delle cattedrali di Ferrara, Piacenza, Parma e dell’abbazia di Nonantola.
Le reliquie del Santo si trovano nella cripta e ogni anno il 31 gennaio vengono esposte alla devozione dei fedeli.
Il Duomo di Modena, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997 assieme alla torre Ghirlandina e all’adiacente Piazza Grande, è uno dei più importanti monumenti in stile romanico d’Europa. La sua fondazione risale al 1099 quando per iniziativa dei cittadini e del clero si decise di costruire un tempio in cui custodire il sepolcro con le spoglie di San Geminiano, Vescovo e patrono di Modena morto nel 397, e affermare così i valori culturali e religiosi della Comunità.
L’architetto Lanfranco e lo scultore Wiligelmo avviarono la realizzazione della cattedrale. Dalla fine del 1100 fino al 1300 l’opera fu poi proseguita dai Maestri Campionesi, scultori e architetti lombardi provenienti da Campione a cui si devono diversi interventi come il rosone gotico della facciata, gli Arcangeli Gabriele e Michele posti alla sommità del tetto e dell’abside centrale, e la grandiosa Porta Regia. La sintesi tra cultura classica e arte lombarda stabilì un modello fondamentale per la civiltà romanica.
Edificato con pietre e marmi di una necropoli romana rinvenuta nei pressi del cantiere, il Duomo resistette senza danni al terribile terremoto del 1117 e ciò lo rese un riferimento per la costruzione delle cattedrali di Ferrara, Piacenza, Parma e dell’abbazia di Nonantola.
Le reliquie del Santo si trovano nella cripta e ogni anno il 31 gennaio vengono esposte alla devozione dei fedeli.
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