Necropoli della Banditaccia

Cerveteri, Via della Necropoli 43/45 - Cerveteri (Roma)

 
  • Dove: Cerveteri, Via della Necropoli 43/45 - Cerveteri (Roma)
  • Indirizzo: Via della necropoli 43/45 - cerveteri (Roma)
  • E-Mail: necropoli.cerveteri@biglietterie.teleart.org
  • Telefono: +39.06.9940651
  • Apertura: dalle 8.30 a un'ora prima del tramonto (da martedì a domenica)
    chiuso lunedì, 1 gennaio e 25 dicembre

  • Costo: intero € 6, ridotto € 3
    Prenotazione obbligatoria € 2
    cumulativo Museo + necropoli: intero € 8, ridotto € 4

 
DESCRIZIONE:
La necropoli etrusca della Banditaccia sorge su un’altura tufacea nei pressi di Cerveteri e si estende per circa 450 ettari ma la parte visitabile si riduce a 10 e racchiude circa 400 tumuli. Le più antiche sepolture risalgono al periodo villanoviano (IX secolo a.C.), le più recenti al periodo etrusco (III secolo a.C.). Nel complesso, ci troviamo di fronte alla necropoli più estesa e più antica dell’intera area mediterranea, entrambe valide ragioni per dichiarare il sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, insieme alla necropoli dei Monterozzi a Tarquinia.
Le sepolture effettuate dal IX e l’VIII secolo a.C., quando era diffusa la cremazione, sono caratterizzare dalla forma a pozzetto, successivamente sostituite da fosse per l’inumazione. Dal VII secolo compaiono invece le prime tombe a tumulo con pianta circolare e camere ipogeiche, e ancora più tardi quelle a dado, costruite su pianta quadrangolare e disposte regolarmente lungo vie sepolcrali per razionalizzare lo spazio.
A raccontare meglio gli usi degli etruschi, sono soprattutto le sepolture corrispondenti al periodo aureo della civiltà, ovvero quelle a tumulo la cui architettura racchiude vere e proprie rappresentazioni della casa del defunto con corridoi e stanze e piante tanto più complesse a seconda della ricchezza della famiglia a cui appartenevano. Un esemplare perfetto di questo genere di sepolcro lo offre la cosiddetta “tomba dei Rilievi” (IV secolo a.C.) dove, secondo le iscrizioni, riposano i membri della famiglia dei Matunas. Le condizioni in cui si è conservata questa tomba rendono leggibili gli affreschi che decorano le pareti e le colonne, ma per la fragilità delle pitture bisogna accontentarsi di ammirarla dietro un vetro.
I reperti raccolti nella necropoli sono in parte esposti nel Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma e in parte sparsi nei musei di tutto il mondo: solo una piccola parte dei corredi funebri è conservata nel Museo nazionale archeologico di Cerveteri.
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