Palazzo Ducale di Urbino
Urbino, Piazza Rinascimento 13
- Dove: Urbino, Piazza Rinascimento 13
 - Indirizzo: Piazza Rinascimento 13
 - Telefono: 199151123
 - E-Mail prenotazioni: callcenter@sistemamuseo.it
 - Apertura: Lunedì: ore 8:30 - 14 (chiusura biglietteria ore 12:30)
da martedì a domenica: ore 8:30 - 19:15 (chiusura biglietteria ore 18)
chiuso: natale, capodanno - Costo: intero € 6.50, ridotto € 4 (cittadini dell'unione europea da 18 a 25 anni 
e insegnanti di ruolo nelle scuole statali).
Gratuito cittadini dell'unione europea di età inferiore ai 18 anni, gruppi scolastici e insegnanti accompagnatori, studenti e docenti delle Facoltà di Storia dell'arte, architettura, Lettere indirizzo storico-artistico, conservazione dei Beni culturali, accademia di Belle arti, Scienze della Formazione, dipendenti Ministero per i Beni e le attività culturali, guide turistiche autorizzate nell'esercizio della propria attività, soci icoM, giornalisti con tesserino dell'ordine.
Gratuito prima domenica di ogni mese. 
DESCRIZIONE:
Il palazzo, voluto dal Duca di Urbino Federico da Montefeltro, venne costruito nel corso del XV secolo in fasi successive. Della progettazione della prima fabbrica fu incaricato nel 1454 l’architetto e scultore fiorentino Maso di Bartolomeo. Lo Scalone d'Onore, la Biblioteca, il Salone del Trono, la Sala degli Angeli, la Sala delle Udienze nel piano nobile vanno invece attribuiti all’architetto dalmata Luciano Laurana, autore anche della facciata dei Torricini e del celebre Studiolo del Duca.
L’artista, architetto e ingegnere senese, Francesco di Giorgio Martini si occupò infine di ultimare le parti incomplete e ideò il complesso impianto idrico del palazzo che ormai assumeva la forma di città. Nel XVI secolo, con il passaggio del Ducato alla dinastia Della Rovere, il palazzo fu ampliato e venne aggiunto il secondo piano nobile, detto anche “Appartamento roveresco”. Il processo di decadenza cominciò nel 1631 con la devoluzione del ducato alla Santa Sede. Dal 1912 il Palazzo è sede della Galleria Nazionale delle Marche che occupa circa ottanta ambienti, ovvero tutte le parti finora recuperate, e custodisce dipinti su tavola e su tela, affreschi, sculture, mobili, arazzi, disegni e incisioni cronologicamente riferibili a un arco di tempo che va dal Trecento al Seicento.
Culmine del percorso di visita è l’Appartamento del Duca che accoglierà il pubblico nell’universo rinascimentale di Federico anche attraverso l’esposizione di capolavori quattrecenteschi come la Flagellazione di Cristo e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca. Nella più sontuosa delle Sale di Rappresentanza, la Sala degli Angeli, sono invece custodite la Città Ideale di Leon Battista Alberti e Luciano Laurana, la Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand e la Profanazione dell'Ostia di Paolo Uccello, mentre il Salone del Trono, o Sala delle Feste, è decorato con una raccolta di arazzi seicenteschi realizzati su cartoni di Raffaello. Nell'ultimo appartamento del piano nobile, l’Appartamento della Duchessa, sono esposti tra gli altri il Ritratto di Gentildonna (la Muta) di Raffaello, la Resurrezione e l'Ultima Cena di Tiziano.
                Il palazzo, voluto dal Duca di Urbino Federico da Montefeltro, venne costruito nel corso del XV secolo in fasi successive. Della progettazione della prima fabbrica fu incaricato nel 1454 l’architetto e scultore fiorentino Maso di Bartolomeo. Lo Scalone d'Onore, la Biblioteca, il Salone del Trono, la Sala degli Angeli, la Sala delle Udienze nel piano nobile vanno invece attribuiti all’architetto dalmata Luciano Laurana, autore anche della facciata dei Torricini e del celebre Studiolo del Duca.
L’artista, architetto e ingegnere senese, Francesco di Giorgio Martini si occupò infine di ultimare le parti incomplete e ideò il complesso impianto idrico del palazzo che ormai assumeva la forma di città. Nel XVI secolo, con il passaggio del Ducato alla dinastia Della Rovere, il palazzo fu ampliato e venne aggiunto il secondo piano nobile, detto anche “Appartamento roveresco”. Il processo di decadenza cominciò nel 1631 con la devoluzione del ducato alla Santa Sede. Dal 1912 il Palazzo è sede della Galleria Nazionale delle Marche che occupa circa ottanta ambienti, ovvero tutte le parti finora recuperate, e custodisce dipinti su tavola e su tela, affreschi, sculture, mobili, arazzi, disegni e incisioni cronologicamente riferibili a un arco di tempo che va dal Trecento al Seicento.
Culmine del percorso di visita è l’Appartamento del Duca che accoglierà il pubblico nell’universo rinascimentale di Federico anche attraverso l’esposizione di capolavori quattrecenteschi come la Flagellazione di Cristo e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca. Nella più sontuosa delle Sale di Rappresentanza, la Sala degli Angeli, sono invece custodite la Città Ideale di Leon Battista Alberti e Luciano Laurana, la Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand e la Profanazione dell'Ostia di Paolo Uccello, mentre il Salone del Trono, o Sala delle Feste, è decorato con una raccolta di arazzi seicenteschi realizzati su cartoni di Raffaello. Nell'ultimo appartamento del piano nobile, l’Appartamento della Duchessa, sono esposti tra gli altri il Ritratto di Gentildonna (la Muta) di Raffaello, la Resurrezione e l'Ultima Cena di Tiziano.
FEDERICO DA MONTEFELTRO ● PALAZZO DUCALE DI URBINO ● PALAZZO DUCALE URBINO ● STUDIOLO DI FEDERICO DA MONTEFELTRO
                                
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