Dal 21 aprile al Forte di Bard
La natura è in festa negli scatti del Wildlife Photographer of the Year
World of the snow leopard by Sascha Fonseca, Germany. Location: Leh, Ladakh, India. Sascha captured this image during a three-year bait-free camera-trap project high up in the Indian Himalayas. He has always been fascinated by snow leopards, not only because of their incredible stealth but also because of their remote environment, making them one of the most difficult large cats to photograph in the wild © Sascha Fonseca, Wildlife Photographer
Francesca Grego
17/04/2023
Aosta - In occasione della Giornata della Terra 2023, sbarcano in Italia le immagini vincitrici della 58° edizione del Wildlife Photographer of the Year, il più importante premio dedicato alla fotografia naturalistica nel mondo. Dal 21 aprile al 16 luglio il Forte di Bard, tra le montagne della Valle d’Aosta, sarà il teatro di un allestimento inedito, che vedrà le fotografie presentate all’interno di spettacolari light panel nella storica Sala delle Cannoniere. In mostra troveremo animali rari ritratti nel loro habitat, in comportamenti insoliti o in momenti rari, difficilissimi da catturare con l’obiettivo, ma anche composizioni dagli incredibili colori ed effetti grafici, pronti a sorprenderci da un remoto angolo del deserto, dagli abissi del mare o dall’intrico della giungla.
Promosso dal Natural History Museum di Londra, quest’anno il concorso ha visto darsi battaglia in 19 categorie quasi 40 mila scatti provenienti da 93 paesi, giudicati in modo anonimo da una giuria internazionale di esperti in base all'originalità, alla narrazione, all'eccellenza tecnica e alla pratica etica. Vincitrice assoluta, l’americana Karine Aigner è stata premiata come fotografa naturalista dell’anno per The big buzz, immagine di una palla ronzante di api cactus che rotola sulla sabbia calda in un ranch del Texas, presa dal punto di vista dei piccoli insetti. Dopo pochi minuti, la coppia al centro della palla - un maschio aggrappato all'unica ape femmina - è volata via per il rituale di fecondazione. Le api di tutto il mondo sono colpite dalla perdita di habitat, dai pesticidi e dai cambiamenti climatici. Il 70% delle specie di api nidifica sottoterra, è quindi sempre più importante che il suolo sia lasciato indisturbato.
The big buzz by Karine Aigner, USA. Winner, Behaviour: Invertebrates © Karine Aigner Wildlife Photographer of the Year
Il sedicenne tailandese Katanyou Wuttichaitanakorn, appassionato naturalista e fotografo dall’età di 12 anni, ha invece ricevuto il riconoscimento di Young Wildlife Photographer of the Year per The beauty of baleen: quando una balena di Bryde è emersa vicino alla sua barca, Katanyou è stato incuriosito dai colori e dalle consistenze contrastanti della pelle scura, della gengiva rosa e della massa dei fanoni simili a spazzole, e con eccezionale tempismo ha fissato il dettaglio in un’immagine alquanto singolare.
The beauty of baleen by Katanyou Wuttichaitanakorn, Thailand. Winner, 15-17 Years © Katanyou Wuttichaitanakorn Wildlife Photographer of the Year
La giovanissima fotografa italiana Ekaterina Bee, vincitrice nella categoria under 10, ha poi conquistato la giuria immortalando due stambecchi alpini impegnati nella lotta per la supremazia. Da segnalare infine le menzioni speciali di altri due fotografi italiani: Alessandro Gruzz, Highly Commended nella categoria Wetlands - The Bigger Picture con la foto The living reservoir scattata nelle paludi del lago Chungarà sulle Ande Cilene, e Lorenzo Shoubridge, Highly Commended nella categoria Mammals con la foto Dormouse as moth-catcher, che ha come protagonista un ghiro intento a cacciare nel Parco naturale del Mont Avic.
Battle stations by Ekaterina Bee, Italy. Winner, 10 Years and Under © Ekaterina Bee Wildlife Photographer of the Year
“I fotografi naturalisti ci offrono scorci indimenticabili sulla vita delle specie selvatiche, condividendo dettagli inediti, comportamenti affascinanti e reportage in prima linea sulle crisi climatiche e della biodiversità”, commenta Doug Gurr, direttore del Natural History Museum di Londra. Al Forte di Bard verrà aperta al pubblico in concomitanza con la prima delle tre date della Giornata della Terra dedicata al tema “Clima e biodiversità”, che il museo valdostano si prepara a celebrare con un nutrito programma di attività per i ragazzi in età scolare.
Promosso dal Natural History Museum di Londra, quest’anno il concorso ha visto darsi battaglia in 19 categorie quasi 40 mila scatti provenienti da 93 paesi, giudicati in modo anonimo da una giuria internazionale di esperti in base all'originalità, alla narrazione, all'eccellenza tecnica e alla pratica etica. Vincitrice assoluta, l’americana Karine Aigner è stata premiata come fotografa naturalista dell’anno per The big buzz, immagine di una palla ronzante di api cactus che rotola sulla sabbia calda in un ranch del Texas, presa dal punto di vista dei piccoli insetti. Dopo pochi minuti, la coppia al centro della palla - un maschio aggrappato all'unica ape femmina - è volata via per il rituale di fecondazione. Le api di tutto il mondo sono colpite dalla perdita di habitat, dai pesticidi e dai cambiamenti climatici. Il 70% delle specie di api nidifica sottoterra, è quindi sempre più importante che il suolo sia lasciato indisturbato.
The big buzz by Karine Aigner, USA. Winner, Behaviour: Invertebrates © Karine Aigner Wildlife Photographer of the Year
Il sedicenne tailandese Katanyou Wuttichaitanakorn, appassionato naturalista e fotografo dall’età di 12 anni, ha invece ricevuto il riconoscimento di Young Wildlife Photographer of the Year per The beauty of baleen: quando una balena di Bryde è emersa vicino alla sua barca, Katanyou è stato incuriosito dai colori e dalle consistenze contrastanti della pelle scura, della gengiva rosa e della massa dei fanoni simili a spazzole, e con eccezionale tempismo ha fissato il dettaglio in un’immagine alquanto singolare.
The beauty of baleen by Katanyou Wuttichaitanakorn, Thailand. Winner, 15-17 Years © Katanyou Wuttichaitanakorn Wildlife Photographer of the Year
La giovanissima fotografa italiana Ekaterina Bee, vincitrice nella categoria under 10, ha poi conquistato la giuria immortalando due stambecchi alpini impegnati nella lotta per la supremazia. Da segnalare infine le menzioni speciali di altri due fotografi italiani: Alessandro Gruzz, Highly Commended nella categoria Wetlands - The Bigger Picture con la foto The living reservoir scattata nelle paludi del lago Chungarà sulle Ande Cilene, e Lorenzo Shoubridge, Highly Commended nella categoria Mammals con la foto Dormouse as moth-catcher, che ha come protagonista un ghiro intento a cacciare nel Parco naturale del Mont Avic.
Battle stations by Ekaterina Bee, Italy. Winner, 10 Years and Under © Ekaterina Bee Wildlife Photographer of the Year
“I fotografi naturalisti ci offrono scorci indimenticabili sulla vita delle specie selvatiche, condividendo dettagli inediti, comportamenti affascinanti e reportage in prima linea sulle crisi climatiche e della biodiversità”, commenta Doug Gurr, direttore del Natural History Museum di Londra. Al Forte di Bard verrà aperta al pubblico in concomitanza con la prima delle tre date della Giornata della Terra dedicata al tema “Clima e biodiversità”, che il museo valdostano si prepara a celebrare con un nutrito programma di attività per i ragazzi in età scolare.
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